24

Polemiche per il remake del gioco pro stupro Custer’s Revenge, premio di una campagna Kickstarter

Qualcuno ha pensato bene di realizzare un remake di Custer's Revenge e di renderlo uno dei premi di una campagna Kickstarter.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/07/2024
L'artwork di copertina di Custer's Revenge

Lo sviluppatore indipendente Pacnsac Games, specializzato nella realizzazione di giochi moderni per NES e noto per delle operazioni commerciali non proprio trasparenti, come la vendita del manga di Super Mario in una traduzione non ufficiale, o quella di giochi tratti da proprietà intellettuali di cui non ha licenza ufficiale, come Game of Thrones, ha deciso di tornare a far parlare di sé realizzando nientemeno che il remake di Custer's Revenge, uno dei primi giochi pornografici della storia del medium in un cui il generale Custer doveva raggiungere una donna indiana legata a un palo per stuprarla.

Depredato anche Metal Gear

Naturalmente anche in questo caso lo studio non ha la licenza di sfruttamento della proprietà intellettuale. C'è da dire però che non sta vendendo direttamente il gioco, ma lo sta dando come premio secondario della campagna Kickstarter di un'altra opera di suo abbastanza discutibile: Rescue Force - Heroes Unchained per NES, un presunto tributo a Metal Gear per sistemi a 8-bit, che sembra più che altro ripparne moltissimi elementi, tanto che potremmo considerarlo quasi un plagio (gli sprite sono quasi identici).

La campagna di suo ha già raggiunto l'obiettivo principale di appena 461€, quindi può essere considerata un successo secondo i parametri fissati da Pacnsac. Per avere una copia digitale del gioco bastano 20 dollari, mentre la copia fisica su cartuccia, giocabile sull'hardware reale, costa 60 dollari. L'offerta con il nuovo Custer's Revenge è quella da 40 dollari. Viene da chiedersi come mai realizzare una nuova versione di un gioco così brutto, a tutti i livelli (l'originale per Atari 2600 era davvero orrendo). Ma forse è meglio non porsi certe domande. Va specificato che nella nuova versione la donna indiana sembra ben felice di concedersi a Custer, ma la scelta, fatta probabilmente per evitare problemi legali, cambia di poco la questione di fondo, che è quella della celebrazione di un gioco considerato fortemente razzista già nei primi anni '80, quando fu originariamente pubblicato.