La versione PC di Ratchet & Clank: Rift Apart supporta la tecnologia DirectStorage 1.2 per la decompressione degli asset tramite GPU: una soluzione che consentirà di aumentare le prestazioni del gioco, gravando meno sia sul processore che sul disco.
Come saprete, infatti, i requisiti di Ratchet & Clank: Rift Apart per PC rivelano che si può giocare anche con un normale hard disk, sebbene solo a una risoluzione di 720p, con la qualità impostata al minimo e un frame rate target di 30 fps.
"DirectStorage garantisce dei caricamenti rapidi, mentre la decompressione via GPU viene utilizzata per poter effettuare lo streaming degli asset grafici di alta qualità in background, mentre si gioca", ha spiegato Richard van der Laan, senior lead programmer di Ratchet & Clank: Rift Apart.
"Tradizionalmente questo tipo di decompressione viene svolto dalla CPU, ma in alcuni casi c'è un vantaggio nel trasferire l'operazione alla GPU per via della maggiore banda passante dedicata allo streaming degli asset dal disco alla scheda video."
Il gioco che sembrava impossibile senza PS5
Ai tempi dell'annuncio di Ratchet & Clank: Rift Apart per PS5 si è fatto un gran parlare di come la meccanica dei portali fosse possibile solo grazie al velocissimo SSD della console Sony, e dunque non la si potesse riprodurre su macchine dotate di dischi più lenti.
A quanto pare, tuttavia, la verità sta nel mezzo: sebbene PlayStation 5 sia in grado di supportare al meglio quel tipo di soluzioni, con qualche ritocco e le tecnologie giuste (vedi appunto DirectStorage) il titolo di Insomniac Games può essere adattato anche a contesti differenti: vedremo i risultati il prossimo 26 luglio.