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Se ti bloccano su X, adesso potrai comunque vedere il profilo e i post di chi l'ha fatto

Il nuovo sistema permette agli account bloccati di vedere i post pubblici, limitando però le interazioni, una scelta che sembra essere un p0' un controsenso.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   04/11/2024
Una ragazza con lo smartphone e il logo di X

Il social X, in data 3 novembre, ha apportato un cambiamento significativo alla funzionalità di "blocco" degli account, suscitando polemiche e preoccupazioni tra gli utenti. Secondo le nuove regole, un account bloccato potrà comunque visualizzare i post pubblici dell'utente che lo ha bloccato, sebbene non possa interagire con essi (come mettere "Mi piace", commentare o condividere). Tale cambiamento è stato introdotto con l'obiettivo dichiarato di aumentare la trasparenza sulla piattaforma.

Le motivazioni dietro la scelta

Il centro assistenza di X, sebbene non riporti con esattezza la data di inizio della modifica, ha chiarito che la visibilità dei post pubblici da parte degli account bloccati è parte della nuova policy. Gli utenti, per impedire l'accesso ai propri contenuti da parte degli account bloccati, sono quindi costretti a impostare i loro post come "protetti", limitandoli ai soli follower approvati. Con questa scelta, X spinge verso una visione più ampia di accesso ai contenuti, seppur a costo di ridurre le opzioni di privacy per chi cerca di limitare l'accesso ai propri post. Secondo X, la possibilità di vedere i post di chi ha bloccato un account permette agli utenti di verificare eventuali contenuti dannosi o diffamatori, dando così più controllo agli stessi utenti. In questo modo, X intende limitare l'uso del blocco come uno strumento di censura o nascondiglio di informazioni negative sugli utenti bloccati.

La reazione degli utenti

La scelta di X, però, non è stata accolta con favore, soprattutto dai gruppi che si occupano di privacy e protezione contro le molestie. Questo nuovo sistema, infatti, non impedisce agli stalker di seguire i contenuti pubblici delle loro vittime, costringendo chi cerca protezione a rinunciare alla visibilità pubblica. Anche nel sistema precedente, uno stalker avrebbe potuto aggirare il blocco creando nuovi account; tuttavia, la visibilità degli account bloccati sembra andare nella direzione opposta rispetto alle esigenze di protezione personale. Tra le varie lamentele, inoltre, sembra esserci anche quella legata al consenso: a prescindere da che questa scelta presa dall'azienda sia valida o meno, il problema ora sono i contenuti già pubblicati. Una funzione del genere è certamente retroattiva, e di fatto tutto questo comporta un cambiamento non informato che potrebbe creare non pochi problemi a molte persone.