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Shigeru Miyamoto spiegò il suo concetto di Game Design in una vecchia intervista

Il maestro Shigeru Miyamoto ebbe modo di spiegare il suo concetto di game design in una vecchia intervista, da poco tradotta.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/07/2023
Shigeru Miyamoto spiegò il suo concetto di Game Design in una vecchia intervista

Il maestro Shigeru Miyamoto, padre tra le altre delle serie Super Mario e The Legend of Zelda, spiegò in una vecchia intervista risalente al 1999, riesumata e tradotta meritoriamente dal sito shmuplations, il suo concetto di game design in modo chiaro e diretto.

Ne parlò insieme a Toshihiro Nagoshi di SEGA, attualmente noto per la serie Yakuza, ma allora impegnato soprattutto sui titoli da sala giochi della compagnia. Per spiegare la sua visione del game design, Miyamoto è partito da un esempio semplicissimo, relativo a Super Mario Bros. Più precisamente, dalla complessità del semplice "saltare":

"Sì, prendi ad esempio Super Mario. Come sai, è un gioco di azione in cui si avanza lateralmente saltando. Ma quella parola, "saltare"... cosa significa davvero, e come viene gestita nel gioco? Esiste una formula che descrive l'arco del salto? È tutta una sequenza di animazioni predefinite? E se sì, cosa succede quando salti da un'altezza elevata rispetto a quando salti da un'altezza inferiore? Inoltre, quanti frame dura il salto e come si correla con la pressione del pulsante di salto? Puoi scrivere tutti questi dettagli in modo tale che anche un bambino possa capirli, ma un bambino non avrebbe comunque idea di quanto sia complesso il semplice concetto di spiccare un salto. Trovare un modo per esprimere tutto questo in numeri e costruire un vero e proprio gioco è il significato di game design."

Miyamoto prosegue parlando di come spesso la stampa fallisca nel raccontare giochi come Dragon Quest, concentrandosi sulle storie raccontate e non sul ritmo, che secondo lui è molto più importante, per poi affrontare diversi temi come il design dei giochi per i controller delle console, dando delle opinioni illuminanti, valide ancora oggi.