Tra i motivi che hanno spinto l'antitrust inglese (CMA) a chiedere chiarimenti a Microsoft sull'acquisizione di Activision Blizzard, con l'avvio di nuove indagini, spiccano nientemeno che Starfield e The Elder Scrolls 6 di Bethesda. Il motivo? Dopo l'acquisizione di Zenimax, Microsoft li ha resi due titoli esclusivi dell'ecosistema Xbox, quando prima erano multipiattaforma.
Il comportamento di Microsoft nei casi indicati viene sottolineato nel punto 27 del documento con le motivazioni della decisione di rinviare l'approvazione, in cui possiamo leggere:
"La CMA ha esaminato documenti interni e analisi economiche per valutare se Microsoft avrebbe un incentivo a precludere ai rivali i contenuti di ABK (Activision Blizzard Ndr). La CMA non ha limitato la sua analisi a una valutazione dei benefici a breve termine o costi "statici" per Microsoft derivanti da queste strategie. Piuttosto, la CMA ha preso in considerazione le strategie più ampie di Microsoft, come dimostrano i suoi documenti interni e il corso storico delle negoziazioni a seguito di transazioni simili avvenute in passato. La CMA ha rilevato che i potenziali vantaggi strategici che avrebbe Microsoft dal precludere i contenuti di ABK ai rivali, come l'espansione della base di utenti di Game Pass e il potenziamento degli effetti di network sul suo ecosistema, potrebbero superare qualsiasi perdita immediata in termini di ricavi provenienti dalle licenze. La CMA rileva che Microsoft ha seguito questo approccio in diverse acquisizioni passate, dove ha reso i giochi degli studi acquisiti esclusivi Xbox (come l'imminente Starfield e, sulla base delle dichiarazioni pubbliche di Microsoft, Elder Scrolls VI di Bethesda, uno degli studio acquisiti da Microsoft con l'accorda da 7,5 miliardi di dollari avuto con ZeniMax nel 2021)."
Nel punto 28, la CMA sottolinea come a essere danneggiata dall'acquisizione sarebbe in particolare la concorrente diretta di Microsoft, ossia Sony, lì dove Nintendo non avrebbe grossi danni perché su Nintendo Switch non è arrivato alcun Call of Duty, essendo la strategia della casa di Mario più orientata verso i prodotti per famiglie e su modi nuovi e originali di giocare e divertirsi.
Stando alla CMA (punto 29), PlayStation attualmente ha la fetta più grossa del mercato videoludico (settore console), ma Call of Duty è un prodotto importantissimo per la compagnia e perdendo l'accesso al franchise subirebbe enormi danni in termini di ricavi e base utenti. In particolare, gli effetti dell'acquisizione si sentirebbero all'inizio della prossima generazione, quando gli utenti saranno chiamati a scegliere quale hardware acquistare. Insomma, l'acquisizione finirebbe per indebolire moltissimo Sony e influirebbe in modo determinante sulla competizione nel mercato console.