Lo State of Play di ieri sera è stato fortemente caratterizzato dalla presenza di Deathloop, come anticipato da Sony stessa, ma nel corso dell'evento hanno trovato spazio anche la Director's Cut di Death Stranding e varie altre produzioni.
Proprio il modo che la casa giapponese ha scelto per annunciare lo streaming, chiarendo che God of War, Horizon Forbidden West e PSVR 2 non sarebbero stati presenti, ha contribuito ad abbassare le aspettative di chi, legittimamente, sta ancora aspettando una risposta allo showcase Xbox dell'E3 2021.
È davvero finita l'epoca delle grandi conferenze per Sony? Oppure la tanto vociferata PlayStation Experience arriverà finalmente a soddisfare la voglia di un evento più strutturato, di ampio respiro, con grandi annunci e tanti contenuti? Difficile dirlo in questo momento, onestamente.
Di certo stemperare gli entusiasmi ha aiutato l'azienda a mettere a segno un paio di colpi notevoli, su tutti il controverso trailer di Death Stranding Director's Cut, che in effetti ha fatto parecchio discutere proprio per quelle che sono le novità di questa riedizione.
Il lungo gameplay di Deathloop non ha fatto che confermare le qualità del titolo targato Arkane Studios, anch'esso finito sotto i riflettori più che altro per i complimenti di Xbox, che sono suonati come una sorta di buffo cortocircuito comunicativo.
Importanti conferme sono arrivate anche per Lost Judgment, con un nuovo trailer che ha ribadito la bontà della trama di questo secondo capitolo e rivelato alcune interessanti attività con cui potremo cimentarci nei panni di Takayuki Yagami.
Nel complesso, gli annunci dello State of Play disegnano il quadro di un evento solido, forse anche più interessante rispetto alle premesse, ma che tuttavia non va ancora a delineare quella che sarà la seconda metà del 2021 per PlayStation.
Per arrivare a quel punto magari bisognerà davvero attendere la PlayStation Experience ed è possibile che Sony stia aspettando di avere delle conferme circa l'uscita di Horizon Forbidden West per poterla organizzare. Oppure chissà, dovremo "accontentarci" di un nuovo State of Play, in barba alle grandi conferenze del passato.