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The Last of Us Multiplayer cancellato: è la conferma che la svolta live service non funziona?

La cancellazione di The Last of Us Multiplayer sembrerebbe una concreta conferma del fatto che la svolta live service su PlayStation proprio non funziona.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   15/12/2023
The Last of Us Multiplayer cancellato: è la conferma che la svolta live service non funziona?

The Last of Us Multiplayer è stato cancellato, come riportato la scorsa notte, e molti addetti ai lavori vedono quanto accaduto come la conferma che la svolta live service non funziona per PlayStation, checché se ne dica.

Anzi, volendo unire i puntini esiste la concreta possibilità che l'addio di Jim Ryan sia legato proprio all'esito di questa strategia, che l'ormai ex presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment ha fortemente voluto.

Anche a dispetto dei malumori interni e delle evidenti difficoltà, se persino un team di sviluppo stellare come Naughty Dog si è ritrovato a dover cestinare anni di lavoro impiegati inutilmente su di un progetto così importante.

Un periodo di tempo che gli autori di Uncharted e The Last of Us avrebbero potuto impiegare in maniera decisamente più produttiva, realizzando magari un nuovo capitolo dei loro franchise più celebri oppure creando una proprietà intellettuale inedita.

Tutto questo rispettando, però, le prerogative che finora hanno contribuito allo straordinario successo dello studio: il focus sulle esperienze single player a base narrativa, che hanno consentito a Neil Druckmann e colleghi di spostare costantemente l'asticella e stabilire nuovi standard qualitativi.

Se dunque è vero che i live service sono utili al fatturato e i loro incassi possono senz'altro contribuire a finanziare altre tipologie di progetti, è ugualmente vero che determinate svolte non possono essere forzate, pena il disastro.

Abbiamo affrontato l'argomento un paio di mesi fa, ma il tema è tornato oggi di grandissima attualità e valgono gli stessi ragionamenti: non puoi imporre la realizzazione di un prodotto che non è nelle corde di un pur talentuoso team di sviluppo, se vuoi che ne venga fuori qualcosa di buono.

Una lezione per il futuro

Jim Ryan
Jim Ryan

Il mese scorso è arrivata la notizia che Sony ha rinviato sei giochi dei dodici live service previsti, per questioni di qualità, e francamente non ci stupirebbe leggere di ulteriori cancellazioni nei prossimi mesi.

Investire in maniera così convinta su di un segmento che non è mai stato parte della storia di PlayStation potrebbe essere stato un grave errore e aver tolto preziose risorse alla produzione dei giochi single player che da sempre caratterizzano il tradizionale catalogo della piattaforma Sony.

La speranza è che chi succederà a Jim Ryan riesca a rimettere le cose nella giusta prospettiva, trovando un equilibrio fra sperimentazione e modelli consolidati che possa consentire a PlayStation di crescere ulteriormente senza però prendersi troppi rischi: la penuria di giochi first party nel corso del 2023 è già stato un eloquente campanello d'allarme.

Voi che ne pensate di tutta questa storia? Parliamone.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.