Xbox Series X non deve costare 600 dollari, afferma Paul Tassi di Forbes, perché un prezzo simile avrebbe un impatto negativo sulla console in termini di mercato, facendole ripetere l'errore già commesso da Microsoft con Xbox One, che al lancio costava 100 dollari in più di PS4, e da Sony con PS3, che provò a vendere la sua nuova macchina a 600 dollari ottenendo ben magri risultati.
Ma come si è arrivati a questo prezzo? Il tutto parte dall'analisi di Bo Moore su IGN che, componenti di Xbox Series X alla mano, ha analizzato i loro costi, usando come riferimento il mercato dei componenti PC, arrivando alla cifra di 600 dollari.
Per il giornalista di Forbes però, il prezzo più giusto per la console sarebbe di 500 dollari, perché così non partirebbe subito svantaggiata contro PS5. Sony di suo potrebbe essere tentata di vendere PS5 a 400 dollari come fatto con PS4, per avere uno sprint iniziale in più. Tassi ha però fatto giustamente notare che, a differenza di Microsoft, la multinazionale giapponese avrebbe più difficoltà a vendere l'hardware in perdita, perché i suoi affari dipendono ormai in larga parte dal settore videoludico. Insomma, in linea teorica deve provare a guadagnare sin da subito con l'hardware, lì dove Microsoft ha le spalle più larghe e potrebbe permettersi una politica di prezzi differente con Xbox Series X.
Ovviamente non c'è bisogno di dire che queste sono tutte speculazioni. Vedremo in fase di annuncio quale sarà il vero prezzo di entrambe le console al lancio.