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La febbre del lunedì sera

Arene futuristiche colorate, un commentatore esagitato e una serie di personaggi estremi

RECENSIONE di Mattia Armani   —   04/05/2012
Super Monday Night Combat
Super Monday Night Combat
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Con questo secondo capitolo della serie dedicata alle arene futuristiche, che abbraccia la sempre più popolare formula free to play, Uber Entertainment prova a mescolare con ancora più forza i classici titoli DotA-like, caratterizzati da combattimenti prolungati e controllo della mappa, con il gameplay tipico degli shooter.

La febbre del lunedì sera

La conseguenza diretta è un aumento dei punti ferita dei personaggi che mette in secondo piano le meccaniche action dello shooter e valorizza torrette, difensori, medici e assassini. In verità (nonostante la presenza di altri personaggi nella relativa classe n.d.r.) di assassino vero e proprio ce n'è uno solo ed è Wascot, un ninja paffutello e ben poco umano, che è più vulnerabile dei compagni, più difficile da usare, ma al contempo è letale e capace di alterare gli equilibri della partita. In ogni caso anche le altre classi sono differenziate in modo marcato attraverso la velocità di movimento, la resistenza, le armi imbracciate, la possibilità di paralizzare gli avversari e ovviamente l'estetica. Ognuna insomma ha un approccio diverso al combattimento ma tutte possono sbloccare i bonus presenti sulla mappa e possono comprare nuovi robot da aggiungere a quelli che già si contendono l'arena. Le meccaniche di Super Mondey Night Combat includono infatti ondate e ondate di automi che partono da entrambe le basi a intervalli regolari con l'obiettivo di disattivare gli scudi delle strutture nemiche e renderle così attaccabili dai giocatori. I robot, come i jumper per salire sui tetti della mappa, possono essere acquistati con il denaro guadagnato sterminando tutto quello che si muove. Inoltre, a intervalli regolari, si attiva una speciale postazione, generalmente piazzata in qualche punto elevato e difficilmente raggiungibile, che mette a disposizione il temibile robot Annihilator. Chi arriva prima, e riesce a difendere la posizione, lo può vedere schierato dalla propria parte con un consistente vantaggio offensivo.

La febbre del lunedì sera

Lo scopo finale è quello di abbattere una grossa palla luminosa che si trova nella base avversaria, in un'unica modalità disponibile escluso il training, ma le strutture nemiche causano ingenti danni e dunque robot e medici sono fondamentali. Se a questo sommiamo difensori in armatura pesante, con tonnellate di punti vita, la collaborazione diventa dunque più che necessaria, con le unità che infliggono danni pesanti, quasi sempre a cortissimo raggio, che devono essere coperte e curante durante l'eliminazione dei difensori. Purtroppo nei match random un tasso così elevato di cooperazione e il caos che si crea tra jetpack, turbo, molle gravitazionali rende ancora meno utili le classiche armi a distanza. Il problema è che l'inquadratura e le meccaniche di base richiamano allo shooter e se questo non funziona al meglio un minimo di frustrazione è inevitabile, soprattutto per chi pensava di trovarsi in uno sparatutto multiplayer. In ogni caso il tutto è frutto di scelte volontarie, compresa la mira non troppo precisa, altra pugnalata per i personaggi di basso livello, che può però essere migliorata attraverso bonus di vario tipo.

Uno shooter atipico

In Super Monday Night Combat ci sono due tipi di livelli e di bonus ovvero quelli in gioco e quelli permanenti che si ottengono nei menù esterni. Quelli in gioco, funzionali alle meccaniche prese in prestito da multiplayer online battle arena, consentono di acquistare e potenziare le abilità, la resistenza e il danno, mentre i bonus permanenti vengono dall'esperienza generale e dai premi, con oggetti che consentono per esempio di aumentare la mira di una data percentuale, oppure dagli acquisti. SMNC è infatti un titolo free to play con microtransazioni, raggiungibile tramite Steam, che consentono di sveltire il potenziamento del proprio profilo. L'incremento del livello del personaggio all'interno di una partita è una meccanica portante, ovviamente legata alla componente da battle arena del titolo, e salire più rapidamente degli altri garantisce bonus netti. Ma la differenza tra i personaggi si avverte ancora di più, nelle dinamiche shooter, rispetto a quanto non succeda in un contesto hack & slash e le situazioni frustranti, con l'impossibilità di abbattere un avversario anche con una mira invidiabile, si sprecano.

La febbre del lunedì sera

Inoltre le partite 5 contro 5 si traducono in un alto livello di disconnessioni, comprensibili vista l'estrema durata di alcuni match, e la struttura a livelli non consente l'entrata di nuovi giocatori a partita iniziata. Dal punto di vista tecnico un ruolo importante è giocato dall'audio che deve sostenere un contesto ironico/fantascientifico. Fondamentale dunque il commentatore che si tiene sul generico ma regala pathos alla partita e si accompagna con ospiti speciali che arricchiscono ulteriormente il parlato. Musiche ed effetti sonori poi, per quanto non trascendentali, sono sufficientemente fantasiosi e accordati all'atmosfera di un'arena futuristica sospesa tra sci-fi e goliardia. Purtroppo in termini tecnici non ci sono picchi apprezzabili e il titolo, qualitativamente, resta confinato nella fascia media degli shooter free to play. La cura per il dettaglio inoltre non spicca con collisioni pessime, che spesso portano a colpire superfici trasparenti, e con i personaggi che pattinano e cozzano rigidamente gli uni contro gli altri. In ogni caso il titolo è contraddistinto da colori vividi e non si fa mancare panoramiche della mappa pre-partita, visuale strategica a volo d'uccello durante il respawn e inquadrature speciali per le mosse in corpo a corpo. In sostanza Super Monday Night Combat si lascia guardare e bilancia le mancanze con una buona varietà garantita da svariati effetti per le diverse armi, mosse speciali, scorciatoie da sbloccare, combattimenti su più piani, decine di unità e superfici trasparenti.

Conclusioni

Prezzo: Free to Play
Multiplayer.it
7.8
Lettori (13)
5.3
Il tuo voto

Super Monday Night Combat ha ancora bisogno di bilanciamenti (l'uscita rocambolesca oltre che prematura non aiuta) offre una sola modalità di gioco e le meccaniche shooter non riescono a decollare a causa delle scelte legate alla componente in stile DotA del titolo. Ma chi cerca un'esperienza diversa dal solito potrebbe trovare svariate ore di sano divertimento grazie alle peculiari tattiche di gioco che includono torrette, robot e mosse speciali. Inoltre, come in ogni freemium che si rispetti, il tutto è in continuo bilanciamento dunque dare un'occhiata, se si apprezza il concept e il suo predecessore, è assolutamente consigliabile.

PRO

  • Classi varie e ben distinte
  • Robot, torrette e sinergie di squadra arricchiscono il gameplay
  • Una visione diversa delle classiche arene...

CONTRO

  • ...ma le meccaniche DotA e shooter presentano qualche incompatibilità
  • Caos eccessivo e collisioni pessime inficiano la componente sparatutto
  • Una sola modalità

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Core i7 920
  • Memoria: 6 GB
  • Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 570

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP(SP3)/Vista/Windows 7
  • Processore: 2 GHz
  • Memoria: 1 GB
  • Scheda Video: DirectX 9.0c/Shader3.0, 512 MB di video ram (NVIDIA GeForce 7800 o ATI Radeon X1900)
  • Spazio su disco: 2 GB