Il Neo Geo era la console perfetta per gli appassionati di videogiochi da sala, un mostriciattolo capace di prestazioni 2D ben al di sopra della media ma che non ha mai goduto di una distribuzione ufficiale al di fuori del Giappone. Il perché è presto detto: si trattava di un sistema molto, molto costoso. Oltre ai 650 dollari necessari per acquistarlo, infatti, ogni cartuccia veniva venduta a prezzi spropositati (fino a 300 dollari) in base alle dimensioni del chip. Un lusso che pochi potevano concedersi, insomma. È forse per questo motivo che la sua ludoteca negli ultimi anni sta tornando sotto forma di "classici" per le varie piattaforme digitali, App Store e Google Play inclusi, così da dare la possibilità a tutti di provarli... senza spendere cifre folli.
Nel caso di Blazing Star, ci troviamo di fronte a uno sparatutto a scorrimento orizzontale di stampo classico, che su iOS e Android offre un paio di interessanti opzioni alternative allo story mode: la modalità missioni, per rigiocare i livelli completati alla ricerca dell'high score, e il multiplayer cooperativo per due giocatori via Bluetooth. È anche possibile personalizzare i controlli, ma in modo alquanto limitato: si può scegliere fra i comandi touch "invisibili" e un d-pad virtuale, nonché spostare i pulsanti A e B, le cui ridotte dimensioni però creano in ogni caso qualche problema per via della mancanza dell'autofire. Alcuni vedono questa feature quasi come una sorta di cheat, un trucco che consente di sconfiggere i nemici senza troppi sforzi, ma in realtà sui dispositivi mobile si tratta di un'esigenza non da poco, perché lo sparo automatico ci consente di concentrarci sul movimento della navicella e non richiede una continua sollecitazione del touch screen, cosa che talvolta può tradursi in un input recepito male proprio in un momento chiave dell'azione.
Trascina, trascina...
I sette livelli che compongono la campagna in single player di Blazing Star sono pieni di nemici differenti e di boss grossi e cattivi, caratterizzati da un buon design e da una struttura "modulare" che va distrutta pezzo per pezzo. È interessante notare come le varie parti di un boss siano responsabili di determinati tipi di attacco, dunque possiamo decidere di concentrarci sulle armi più pericolose, distruggendole per poi passare al resto.
A nostra disposizione avremo ben sei navicelle, ognuna pilotata da un personaggio abbastanza stereotipato (vedi le ragazze, tutte "pettorute") e, soprattutto, dotate di armi e velocità di movimento differenti. Purtroppo la resa dei veicoli più lenti rispetto ai comandi touch ci è sembrata disastrosa: bisogna "trascinare" in continuazione il dito sullo schermo per spostarsi ed evitare il fuoco nemico, operazione che diventa davvero frustrante nelle fasi più avanzate. A differenza degli sparatutto Cave, in cui è presente una "cornice" che consente di non occupare l'area con le dita, qui non ci sono accortezze di tal genere né una risposta ai comandi degna delle aspettative. Se con le navicelle più lente lo spostamento diventa arduo, infatti, non si può dire che con i modelli più veloci la situazione sia molto migliore, e il confronto con gli episodi di Bug Princess in tale frangente è impietoso. Il che è un vero peccato, perché il valore di Blazing Star in termini di meccaniche e struttura è indiscutibile e, pur non ponendosi fra i migliori titoli del genere su App Store e Google Play, lo sparatutto prodotto da SNK poteva senz'altro rappresentare un'alternativa interessante.
Conclusioni
Blazing Star è un ottimo sparatutto a scorrimento orizzontale, senz'altro uno dei migliori per la piattaforma Neo Geo, e dal punto di vista tecnico il lavoro di conversione effettuato da DotEmu appare privo di sbavature. Purtroppo, però, per adattare le meccaniche di un gioco del genere ai dispositivi touch c'era bisogno di qualche extra: in primo luogo l'implementazione dell'autofire per potersi concentrare sul movimento della navicella; in secondo luogo una maggiore precisione e reattività al trascinamento, visto che allo stato attuale risulta francamente difficile manovrare le unità più lente. Sul fronte strutturale e del gameplay i dubbi sono invece pochi, visto l'alto grado di sfida, i sette livelli e le sei navicelle differenti a disposizione. Speriamo che con qualche aggiornamento i limiti evidenziati possano essere eliminati, fino ad allora andate pure sui prodotti Cave.
PRO
- Buon numero di livelli e navicelle differenti
- Grado di sfida considerevole
- Bel design, specie i boss
CONTRO
- Manca l'autofire
- Controlli touch poco precisi e reattivi
- La grafica, chiaramente, è poco definita