L'annuncio di Pokémon versione Bianca e Nera 2 ha scatenato non poche polemiche. Inutile negare che il franchise sia la proverbiale mucca da mungere per Nintendo, ma abbiamo sempre chiuso un occhio ad ogni nuova revisione della serie principale perché, in effetti, sono davvero ottimi giochi. L'iter è quasi sempre stato lo stesso: esce una nuova coppia di Pokémon in parallelo e dopo qualche tempo esce anche un nuovo titolo neutro appartenente alla stessa generazione, una sorta di crocevia tra i due titoli. Per esempio, Rubino e Zaffiro hanno avuto Smeraldo, per Diamante e Perla c'è stato invece Platino.
Non è successa la stessa cosa con le versioni Bianca e Nera: chi si aspettava la prevedibile versione Grigia, è rimasto di stucco di fronte all'annuncio del primo, vero sequel nella storia del brand. Scoprire che Game Freaks stava concentrandosi su questo "2" per Nintendo DS piuttosto che sull'attesissima edizione per 3DS, ha lasciato perplessi moltissimi fan. A questo punto bisogna chiedersi quanto sia giustificato questo sequel: è davvero qualcosa di nuovo, o siamo di fronte al più eclatante riciclaggio nella storia dei Pocket Monster?
Ritorno a Unima
La prima versione Bianca e Nera di Pokémon si contraddistingueva dalle precedenti generazioni per la presenza di una trama più incisiva e di personaggi meno superficiali del solito, in particolare il misterioso N. Alla fine di quell'avventura, alcune questioni erano rimaste in sospeso e Game Freaks ha deciso di fornire qualche risposta in più proprio con questo sequel, ambientato due anni dopo le vicende del precedente episodio: Unima è un po' cambiata da allora e il nuovo protagonista, il nostro alter ego, si imbatterà in vari volti noti che adesso ricoprono ruoli diversi.
C'è chi è diventato capo palestra e chi ha traslocato, e anche per il Team Plasma la situazione è cambiata, dato che si è spaccato in due fazioni, una delle quali ancora intenzionata a conquistare il mondo. Il problema è che Game Freaks ha involontariamente creato un vero pasticcio: non solo la nuova storia è decisamente forzata, ma anche ricca di incongruenze che fanno a pugni con la trama del precedente episodio. L'alone di mistero che avvolge Kyurem, per esempio, è a di poco incomprensibile, visto che molto probabilmente l'avete affrontato e perfino catturato nella precedente avventura, e le citazioni e le scenette sbloccabili importando il vecchio salvataggio non aggiungono nulla di particolare al già debolissimo intreccio.
Semmai, è piacevole riscoprire le zone esplorate più di un anno fa, adesso modificate per l'occorrenza, e visitare alcune aree di Unima precedentemente inaccessibili. Anche dal punto di vista del PokéDex la situazione è davvero magra: Pokémon versione Bianca e Nera 2 aggiunge all'ormai lunghissima lista di pokémon soltanto cinque creature, e tutte e cinque sono forme alternative di mostri già esistenti. Per la precisione, e questo è ulteriormente beffardo, parliamo della fusione di Kyurem con Reshiram o Zekrom e delle forme speciali che Landorus, Tornadus e Thundurus possono assumere... dopo averle sbloccate con il software RAdar Pokémon per Nintendo 3DS, disponibile sull'eShop. Insomma, a livello di nuove creature da collezionare, che poi è il motivo per cui qualcuno dovrebbe giocare Pokémon, ci troviamo di fronte a una proposta davvero debole, peraltro basata sopratutto su un software a pagamento progettato per un'altra console. Si potrebbe obiettare che le versioni "neutre" delle precedenti generazioni di Pokémon offrivano perfino meno pokémon inediti... ma questo è un sequel, no?
Questione di collezionismo
Non che ci siano pochi pokémon da catturare, beninteso. Anzi, il PokéDex di questa edizione è sicuramente il più ampio di sempre: stiamo parlando ormai di quasi seicentocinquanta pokémon e la maggior parte si può catturare proprio a Unima, indipendentemente dalla generazione di appartenenza. I nuovi percorsi disponibili in Pokémon versione Bianca e Nera 2 ci permettono di catturare vecchi pokémon assenti nel prequel e
la nutrita quantità di sfide e aree accessibili dopo aver completato il gioco e sconfitto i tradizionali Super Quattro permettono di rimpolpare ulteriormente la nostra personale collezione. È naturalmente possibile trasferire i pokémon catturati nelle versioni Bianca e Nera e in tutte quelle precedenti e alcuni pokémon che ci venivano preclusi nel prequel in base ad alcune scelte sono adesso accessibili in medesime o differenti circostanze. Basti pensare ai tre pokémon iniziali: potrete scegliere di nuovo tra Snivy, Oshawott e Tepig, in previsione del momento in cui trasferirete il vostro precedente pokémon iniziale in questa cartuccia.
Per quanto possa apparire tutto molto bello ed esaltante, c'è da dire che a questo punto la maggior parte dei giocatori proveniente dalla versione Bianca e Nera avrà già scambiato e ottenuto la maggior parte dei pokémon di Unima, iniziali compresi. Viene quindi a mancare il senso di meraviglia e scoperta del prequel; tutto sa di già visto, dalla scelta dei pokémon alle circostanze in cui riusciremo a ottenerli. Sembra quasi, e in effetti da questo punto di vista ha molto più senso, che Game Freaks abbia pensato questo sequel per consentire ai nuovi giocatori di mettere le mani su vecchi pokémon assenti nella precedente versione. Per i veterani, però, non ci sono molte sorprese neanche dal punto di vista del gameplay: Pokémon si gioca sempre nello stesso identico modo e le nuove abilità si contano davvero sulla punta delle dita. Ciò non toglie che si tratti sempre di un RPG incredibilmente profondo e intricato, nonostante l'apparenza fanciullesca e l'atmosfera spensierata, e sotto questo aspetto non si può restare delusi: Pokémon versione Bianca e Nera 2 è, a mani basse, l'esperienza Pokémon più completa di sempre.
E le novità?
A questo punto si potrebbe pensare che Pokémon versione Bianca e Nera 2 sia un mero copia e incolla del prequel con qualche nuova creatura e poco più, ma sarebbe ingiusto nei confronti del lavoro svolto da Game Freaks che, tutto sommato, ha aggiunto una generosa dose di nuovi contenuti. Il primo e meno interessante l'abbiamo già menzionato: si tratta dell'Unima Link, un menù che permette di importare il salvataggio del prequel o di RAdar Pokémon. Tuttavia, l'Unima Link permette anche di trasferire le "chiavi", premi che si ricevono raggiungendo specifici momenti dell'avventura o completando particolari sfide.
Le chiavi si possono attivare una volta completata la prima parte del gioco e sostanzialmente sono delle opzioni che modificano alcuni parametri della partita, come la difficoltà o l'accesso ad alcune aree speciali. La caratteristica più interessante di questa feature è la possibilità di inviare le chiavi sbloccate ai propri amici, influenzando le loro partite. Simili alle chiavi, ma non altrettanto utili, sono le medaglie: in pratica, gli "achievement" di Pokémon versione Bianca e Nera 2. Come potete intuire, le medaglie si sbloccano compiendo particolari azioni o soddisfacendo specifici requisiti; non servono a nulla ma testimoniano i progressi e l'abilità del giocatore, costituendo un altro elemento collezionistico che farà la gioia degli utenti più tenaci.
A svariati accorgimenti e miglioramenti un po' meno visibili delle meccaniche, come lo snellimento dell'interfaccia o qualche nuova funzione del C-Gear, sopratutto per quanto concerne l'ancora ottima infrastruttura multigiocatore, si aggiungono altre due attività extra che si possono intraprendere in qualsiasi momento, una volta sbloccate: il Torneo e Pokéwood. Il Torneo è proprio quello che il nome suggerisce: una competizione tra i migliori allenatori di tutto il mondo, l'occasione perfetta per colpire al cuore i fan di lunga data, facendoci affrontare i capipalestra e altri volti noti dei precedenti episodi in una serie di sfide a eliminazione. Pokéwood, invece, è un mini-gioco come il precedente Pokémon Musical, ma molto più ispirato e accattivante: i nostri pokémon potranno diventare delle star del cinema in una serie di copioni che fanno il verso a vari generi cinematografici. La cosa più interessante è che si possono compiere delle semplici scelte che modificano la sceneggiatura, permettendoci di personalizzare il "film", nella speranza che incontri i gusti del pubblico e ci faccia diventare sempre più ricchi e famosi, con conseguente pioggia di premi e ricompense.
Conclusioni
Pokémon versione Bianca e Nera 2 è una faccenda complicata. È il solito Pokémon, pieno zeppo di contenuti che impegneranno i giocatori per decine di ore, e Game Freaks è anche riuscita a inventarsi degli eventi extra davvero godibili. Il problema è che tutto il resto appare ancora più riciclato del solito. È la prima volta che abbiamo a che fare con un sequel nella serie, ma l'impressione è quella di trovarsi semplicemente di fronte a ciò che lo sviluppatore non era riuscito a infilare nella prima cartuccia. Più che un sequel, sembra un'espansione: di conseguenza, è difficile consigliarla a chi ha già abbondantemente spolpato il prequel, a meno che non muoia dalla voglia di tornare a Unima per cinque nuovi pokémon e un po' di storia in più. Fortunatamente, l'avventura è perfettamente fruibile anche da chi si è perso il primo capitolo e, in quel caso, Pokémon versione Bianca e Nera 2 è decisamente consigliato grazie alla ricchezza di contenuti e a vari miglioramenti tecnici.
PRO
- Longevo e ricco come sempre
- Gameplay e interfaccia migliorati
- Nuovi contenuti extra ottimi
CONTRO
- Riciclaggio ai massimi livelli
- Soltanto cinque "nuovi" pokémon
- Poche novità per chi ha spolpato il prequel