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Connessione persa

Ubisoft prova a replicare su Wii U il successo che Nintendo ottenne con Wii Sports: com'è andata?

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   06/12/2012
Sports Connection
Sports Connection
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Come oramai sanno anche i sassi, Wii Sports è stato non solo il titolo che ha letteralmente battezzato la precedente console Nintendo, ma anche il più forte sostenitore delle incredibili vendite della piattaforma. Wii U è però un hardware completamente diverso sia nelle caratteristiche sia nella filosofia, ed il gigante di Kyoto ha giustamente preferito affidare il ruolo di apripista ad un gioco di tutt'altro genere come Nintendo Land, lasciando scoperta la casella relativa ai titoli sportivi multievento. Ubisoft non si è certo lasciata sfuggire l'occasione di occupare questo spazio con Sports Connection, il quale però dimostra purtroppo di avere ben poco a che spartire con il suo illustre predecessore...

Meglio giocare all'aperto

E dire che Sports Connection parte con le buone intenzioni di offrire un divertimento multiplayer immediato e senza fronzoli, mettendo sul piatto sei diverse specialità sportive (tennis, golf, calcio, football americano, baseball e corsa sui kart) nelle quali un utente sfrutta il GamePad ed il suo schermo integrato, mentre un massimo di altri quattro giocatori dotati di altrettanti Remote seguono l'azione sul televisore.

Connessione persa

Purtroppo, al di là di innalzare di una unità il numero di persone che possono essere coinvolte simultaneamente rispetto ad una "normale" console, il prodotto Ubisoft fa ben poco per ampliare il discorso imbastito da Wii Sports sei anni fa, risultando anzi inferiore per moltissimi aspetti al titolo Nintendo. Tanto per cominciare, Sports Connection denota da subito una scarsa cura per l'impianto estetico ed il design, facendo sfoggio di menu anonimi, avatar sgradevoli -peraltro personalizzabili solo in minima parte- e di una grafica in-game che di certo non rappresenta la miglior vetrina per le performance di Wii U, anzi: non solo le ambientazioni appaiono spoglie ed i personaggi realizzati ed animati alla bell'e meglio, ma il gioco denota pure un frame rate ballerino che peggiora man mano che aumenta il numero di utenti coinvolti nelle partite. Che si tratti di un prodotto realizzato al risparmio lo si intuisce però da diversi altri segnali: pochissima varietà di scenari all'interno delle discipline, continue (ed ingiustificabili) richieste di calibrazione dei Remote, caricamenti incredibilmente lunghi e spiegazioni spesso oltremodo sommarie dei comandi, destinate a creare non poca confusione negli utenti meno esperti. A tutto ciò va aggiunto l'aspetto più grave di tutti, ovvero il fatto che i sei minigiochi, nonostante l'innovativo hardware su cui girano, suscitano una noiosa sensazione di deja-vu che sovente sfocia nell'irritazione causata dal mal funzionamento degli stessi. Si "salvano" solo il tennis ed il golf, di fatto delle brutte copie di quanto già offerto da Wii Sports nelle stesse specialità, contraddistinte però da una rilevazione dei movimenti del Remote infinitamente meno precisa anche se si utilizza il Motion Plus. La situazione per le rimanenti quattro discipline rasenta invece il drammatico. Football americano e baseball, già poco appetibili alla stragrande maggioranza pubblico nostrano, dimostrano rispettivamente un'inaccettabile macchinosità ed una scarsa intuitività delle movenze da far compiere all'utente armato di Remote, rivelandosi senza dubbio i due minigiochi più deboli dell'interno pacchetto. La corsa sui kart è svilita invece da pochi ed anonimi tracciati, da un sistema di controllo molto impreciso e da un frame rate azzoppato nonostante la povertà della grafica. Non va meglio con il calcio, troppo limitato per poter essere anche lontanamente divertente e che trova un minimo di inventiva solo per ciò che concerne l'esecuzione dei rigori, con l'incaricato del tiro che deve tracciare la traiettoria desiderata sul touchscreen del GamePad ed il portiere che si butta in base alla direzione impressa dal Remote.

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Se si esclude questo esempio e pochissimi altri, Sports Connection fallisce anche per ciò che concerne l'applicazione del concetto di multiplayer asincrono, ovvero quel sistema inaugurato proprio dalla console Nintendo tramite il quale chi usa il GamePad assolve ad una funzione diversa da chi impugna il Remote rivolgendosi verso la TV. E' qui che la mancanza di impegno degli sviluppatori Ubisoft si manifesta in tutta la sua evidenza, con un'inventiva quasi nulla che esplode in casi come quello del golf, in cui il GamePad ha una funzione del tutto marginale e gli utenti devono giocare a turno usando il solo Remote. Insomma, Sports Connection rappresenta l'espressione finora più azzeccata di quello che NON dovrebbe essere il gaming sulla nuova console Nintendo: anziché tentare con convinzione nuove vie per sfruttare le caratteristiche peculiari di Wii U, il prodotto Ubisoft si è limitato a riproporre idee trite e ritrite aggiornandole maldestramente ai nuovi standard dell'hardware Nintendo. Il risultato è un copia-incolla di rara superficialità, un vero e proprio pasticcio di scarsa tecnica ed infelici idee di design che si è tradotto in uno sportivo multievento che finisce per fare letteralmente acqua da tutte le parti.

CI PIACE

  • Sei sport diversi...

NON CI PIACE

  • ...ma tutti realizzati male
  • Povero di tecnica e di idee
  • Troppi problemi di controllo