Pensate quanto può apparire esotico un dado con venti facce per chi non ha mai partecipato a un gioco di ruolo cartaceo in vita sua. Per gli altri invece riporta quasi sempre alla mente ricordi di pomeriggi e serate interminabili, stretti con gli amici intorno a un tavolo a impersonare chierici, maghi, ladri e guerrieri in lotta contro ogni sorta di nemico, dall'infimo goblin al subdolo mimic. Tutto per l'oro, i punti esperienza e la gloria che solo un'arma potente sa regalare al suo possessore. Ma soprattutto per il gusto di raccontare una storia insieme al narratore, quella santa donna o sant'uomo che perdeva ore a preparare un'avventura per un gruppo di giocatori che appena vedeva un villaggio pensava solo a come saccheggiarlo e darlo alle fiamme, sgranocchiando patatine nei momenti di pathos, commentando i gol della domenica durante il gioco e in generale interpretando una versione di se stessi che riscattasse su villici senza colpe le frustrazioni di una vita scolastica poco esaltante. Ripensate a quei momenti, o provate a immaginarli, e poi aprite gli occhi su Knights of Pen and Paper +1 Edition, che ci mette proprio nei panni di giocatori che, insieme al narratore, stanno partecipando a una sessione di gioco di ruolo cartaceo. Un meta gioco di ruolo quindi, perché i giocatori sono anche i personaggi dell'avventura, e mentre li interpretano fanno commenti sul gioco stesso, entrando e uscendo dal proprio ruolo.
Questa è la grande trovata di Knights of Pen and Paper +1 Edition, che sprigiona così tutta la sua ironia. Prima di scegliere le classi dei nostri personaggi dobbiamo infatti scegliere il tipo di giocatore, che va dalla nonna al mostro alieno, passando per la figlia di papà, il metallaro, il fratello minore e tanti altri tipi che tutti hanno incontrato nella loro vita. Questi non solo offrono bonus particolari ma fanno anche commenti irresistibili tipici del loro modo di essere. Paris, la bella della scuola con il conto in banca stracolmo, esordisce per esempio dicendo che nella vita ha provato tutto ma mai un gioco da nerd e durante il gioco gioisce quando intasca delle monete d'oro. Immaginate ora cinque persone diverse che interagiscono con battute e commenti sul gioco in corso, alternandosi con le sofferte considerazioni del narratore, e capirete quanto può essere divertente per un appassionato di giochi di ruolo rivivere da fuori con occhio distaccato quei momenti che lo hanno impegnato per tante piacevoli ore. L'aspetto migliore di Knights of Pen and Paper +1 Edition è tutto nel gusto di vedere scomparire il muro della stanza, che lascia il posto all'ambiente di gioco, come se l'immagine suggerita dalle parole del narratore prendesse forma davanti a noi, mentre alle sue spalle compaiono di volta in volta personaggi non giocanti e nemici. Solo il tavolo e i giocatori rimangono in scena e, senza tanti fronzoli, la loro storia ha inizio nel Villaggio Qualunque.
Knights of Pen & Paper ha stile ed ironia, ma deve farsi le ossa se vuole giocare tra i grandi
Tira un dado per l'iniziativa
Il +1 si riferisce al fatto che questa è un'edizione riveduta e ampliata del gioco uscito prima per iOS. Dopo il successo riscosso sui cellulari gli sviluppatori hanno deciso infatti di venderlo anche su PC. Il gioco comunque è lo stesso e tra l'altro uscirà in questa versione anche per iOS e Android. Quello che colpisce subito è la quantità di contenuti: si raccolgono risorse, c'è il fabbro, tante classi extra da sbloccare, nuove persone da invitare al tavolo e soprattutto oggetti divertentissimi che non riguardano il mondo di gioco. Possiamo infatti comprare bibite e merendine, nuovi narratori dalle sembianze stravaganti, mascotte, oggetti bizzarri, tappeti, tavoli da gioco di materiale diverso, arredi per la stanza e molto altro ancora.
Tutti questi extra forniscono un bonus particolare ai giocatori e arricchiscono l'esperienza di gioco. Ovviamente ci sono poi tutte le pozioni e gli oggetti che esistono solo nel mondo immaginario del gioco, ma quelli sono classici e poco ispirati. Peccato solo che per accumulare oro a sufficienza per acquistare questi extra dobbiamo ammazzarci di grinding e questo, oltre a essere di una noia mortale, è anche inutile, perché il gioco è molto facile e si sale di livello talmente in fretta che non si capisce perché dovremmo bruciare le tappe solo per riempirci le tasche e trovarci poi davanti un'avventura fin troppo semplice da superare. In realtà diventa tutto più chiaro quando ci accorgiamo che Knights of Pen and Paper ha un sistema di micro transazioni. Niente di male per sé - lo abbiamo ignorato senza problemi - ma rivela ancora di più che questa è un'App per iOS, una gran bella App a essere sinceri, ma che perde molta della sua ragione d'essere su PC. Infatti le micro transazioni, il grinding monotono e soprattutto la natura casual dei combattimenti vanno bene per una fruizione occasionale e frammentata tipica del gioco con i cellulari. In quel caso staccare da WhatsApp per uccidere due mostri non scoccia a nessuno. Al contrario aprire Steam, lanciare li gioco, rinunciare a titoli di ben altro calibro, uccidere mostri in scontri banali e spendere perfino denaro reale è una prospettiva poco invitante. Badate bene però: se preso a piccole dosi questo gioco è comunque intrigante, ma solo per il gusto di sapere cosa diranno i giocatori davanti all'ennesimo viaggio nella stessa città, o per la curiosità di fare sedere insieme al tavolo improbabili abbinamenti di personalità. Per il resto ci sono solo nemici da uccidere.
Sul sito ufficiale il gioco promette di lasciarci fare le veci anche del narratore, ma questa è una mezza verità. In realtà possiamo solo decidere se seguire missioni con la stella o viaggiare in cerca di altri tipi di missioni. La differenza? Quelle con la stella ci fanno proseguire con la storia principale, le altre no, ma in entrambi i casi dobbiamo sempre e solo uccidere dei mostri. Tra l'altro siamo noi a decidere quanti ne vogliamo affrontare tutti insieme, così da sceglierci da soli il livello delle sfide, che rimane comunque basso. In compenso la fluidità del gioco e la varietà di nemici e oggetti speciali rende gustose tutte le sessioni sotto i quindici minuti. A piccole dosi, Knights of Pen and Paper +1 Edition lascia sempre un sorriso. Se invece vi chiedete come siano i combattimenti è presto detto. Ogni giocatore ha un'abilità passiva e tre attive nelle quali spendere punti esperienza. Gli scontri avvengono a turni. Quando tocca a uno dei nostri giocatori possiamo scegliere se stare sulla difensiva, attaccare con un'abilità o usare un oggetto. Se il livello di difficoltà fosse elevato ci sarebbe spazio per un bel po' di strategia, mentre ce la siamo cavata quasi sempre premendo gli stessi pulsanti a ripetizione. Verso la fine del gioco abbiamo sconfitto nemici di livello trenta e oltre con un gruppo di livello venticinque di media (Paris il bardo si è unita dopo ed era di livello 18 - si vede che doveva prima asciugarsi i capelli). Eppure, nonostante i difetti, non ci siamo pentiti del tempo trascorso con questo gioco. Merito di tutto quello che ci sta intorno e che, in questo caso, è la vera sostanza del gioco.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-2600K 3.40GHz
- RAM 8 GB
- Scheda video GeForce GTX570
- Sistema operativo Windows 7 64 bit
Requisiti minimi
- Processore 2000 MHz
- RAM 512 MB
- Scheda video compatibile con Direct3D/OpenGL e almeno 128MB
- Direct X 9.0c
- Sistema operativo Windows XP o successivo
Tutto merito degli anni '90?
Balza subito all'occhio lo stile grafico di Knights of Pen and Paper +1 Edition, un tripudio retrò di pixel che fanno bella figura anche sullo schermo del PC. L'effetto, per chi ama questo stile grafico, è splendido. Mostri e personaggi sono dettagliati con amore e strappano volentieri un sorriso. D'altronde gli sviluppatori non hanno mai fatto mistero di essersi ispirati ai giochi di ruolo elettronici degli anni '90, un tributo riconoscibile anche nelle musiche insistenti con i tipici suoni dell'epoca e nel gameplay vecchia scuola. Ma ancora più della grafica può sui cuori dei giocatori più nerd e in là con gli anni il citazionismo del gioco, che ci fa incontrare le tartarughe ninja in una fogna sotterranea della città o ci consente di scegliere Yoda come narratore alternativo. E in perfetta armonia con la scenografia esplodono fuochi d'artificio d'ironia che sono l'aspetto migliore del gioco. Le battute spiazzanti e i commenti dei giocatori su loro stessi che giocano sono sempre un'ottima ragione per riprendere in mano il gioco che, seppure con tutte le sue limitazioni, regala anche momenti di sano combattimento a turni - prima picchi tu poi rispondo io - come si usava una volta. Se avete un cellulare con iOS o Android non c'è neppure da starne a parlare: compratelo per quel formato e aggiungete pure mezzo punto al voto. Altrimenti valutate se una distrazione brillante pochi minuti al giorno può valer la pena per voi.
Conclusioni
Knights of Pen and Paper +1 Edition ha tutto quello che serve per essere un ottimo gioco per il mercato mobile, sua terra di origine. Le micro transazioni per pollici compulsivi, lo stile casual dei combattimenti e la facilità eccessiva si notano invece troppo sul grande schermo del PC, che non perdona. Se perciò potete giocarci sul telefono e siete fan dei giochi di ruolo cartacei comprate l'applicazione e non ve ne pentirete. Altrimenti considerate che il punto di forza di questo gioco sono il senso dell'umorismo, i commenti dei giocatori e del narratore sulla sessione di gioco e le tante citazioni nerd. Il tutto servito in deliziosa arte pixel. Questi aspetti non perdono nulla nel passaggio di piattaforma e, se per voi bastano a farvi sorvolare sui combattimenti smilzi e ripetitivi, allora avrete contenuti sufficienti a trascorrere qualche ora rivangando con gioia il vostro passato mitico di giocatori.
PRO
- Ricco di contenuti e citazioni nerd
- Il primo meta gioco di ruolo della storia?
- Ironia brillante
CONTRO
- Il succo è meno appetitoso della confezione
- Presto ripetitivo
- Quello che funzionava su iOS stona su PC