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Catene d'oro

Ubisoft si lancia nel mercato dei titoli free-2-play su console; prepariamoci a combattere!

RECENSIONE di Dario Rossi   —   22/07/2013
Spartacus Legends
Spartacus Legends
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Una delle sorprese di quest'estate, Spartacus Legends è il secondo titolo free-2-play ad approdare sul market place 360 dopo l'interessante Happy Wars. Completamente gratuito per gli utenti Gold, questo picchiaduro curato da Kung Fu Factory ci proietta ai tempi dei mitici gladiatori, ispirandosi alla serie televisiva prodotta nel 2010. Nonostante il nome però non ci troviamo ad impersonare il mitico schiavo di Tracia, ma siamo piuttosto nei panni di un manager in grado di gestire una variegata scuderia di guerrieri. Il motivo è abbastanza chiaro fin da subito, Spartacus Legends è un titolo incentrato sulle micro transazioni, dove la valuta in argento recuperabile all'interno del gioco viene affiancata da quella in oro, che è possibile acquistare nello store con soldi veri. Saranno riusciti i programmatori a mantenere un equilibrio accettabile tra giocatori paganti e non?

Catene d'oro

Gloria e sangue

Ambientato nell'antica Capua, il gioco presenta una struttura vagamente articolata e con venature gestionali. Possiamo muoverci lungo i quartieri della città per affrontare duelli dalla difficoltà crescente.

Catene d'oro

Ogni area propone un determinato numero di combattimenti che differiscono per l'arma utilizzata. Se non segnalato diversamente dalle regole siamo costretti ad affrontare determinati scontri con un'arma prestabilita, sullo stile delle cilindrate di un Gran Turismo per intenderci, condizione che obbliga a edificare una scuderia di combattenti specializzati nella specifica arma bianca. Si parte dal classico spada e scudo ai pugnali, la doppia lama, i martelli e addirittura i tridenti. Altri parametri da prendere in considerazione sono quelli relativi alla fama e il guadagno. La prima permette di salire di livello, condizione necessaria per sbloccare nuove aree, armi e avversari. Nella palestra ci occupiamo di crescere i nostri nerboruti gladiatori, acquistandoli dal mercato interno per poi dotarli delle attrezzature migliori, anche queste disponibili a pagamento in un apposito negozio. Armi e corazze sono acquistabili con la valuta interna del gioco, a patto di soddisfarne il livello richiesto, altrimenti è possibile saltare queste condizioni pagando gli item di livello superiore con soldi reali. Oltre a questo ogni gladiatore può usufruire di un determinato numero di slot per utilizzare dei perk specifici che offrono diversi vantaggi. I più ghiotti, come quelli che permettono l'aumento di fama e denaro, sono disponibili esclusivamente tramite esborso di denaro reale. Questi aspetti cominciano a proiettare la minacciosa ombra del pay to win, una piega non molto lusinghiera di un prodotto free-2-play dove ha la meglio chi spende più soldi rispetto a chi investe in tempo e la mera abilità.

Catene d'oro

Tasche bucate

Il peso delle microtransazioni si fa decisamente sentire nelle meccaniche di Spartacus Legends, fortunatamente però il gioco non ne rimane schiacciato. E' possibile affrontare illimitatamente gli scontri per guadagnare nuovo argento e fama, una caratteristica tutto sommato apprezzabile per un tipo di prodotto come questo. L'aspetto che destava maggiore preoccupazione era quello dei decessi. Gli scontri possono terminare con la morte permanente dell'avversario, nel nostro caso è sufficiente eseguire una fatality spettacolare se siamo riusciti ad esaltare adeguatamente il pubblico (c'è anche un perk apposito), mentre per quanto riguarda la cpu rimane un parametro stabilito dal livello di letalità nelle statistiche. Il particolare scottante è che una volta che siamo stati uccisi perderemo definitivamente il nostro gladiatore, a meno di resuscitarlo pagando cifre insanguinate. Questa trovata aumenta indubbiamente la tensione dei combattimenti, ma rischiava al contempo di spezzare delicati equilibri ludici. Kung Fu Factory però è stata molto scaltra ad aggirare il problema, permettendo di trasferire la sudata attrezzatura e svincolando il livello di esperienza accumulato dai singoli lottatori. L'aggiornamento del roster è anzi agevolato dal gioco stesso e permette di scoprire combattenti molto diversi tra loro. Non attaccatevi morbosamente al vostro gladiatore virtuale insomma, perché potete perderlo in qualsiasi momento.

Spartacus Legends strizza l'occhio agli amanti della serie televisiva

Obiettivi Xbox 360

400 punti giocatore attendono chiunque voglia cimentarsi con Spartacus Legends, nonostante la presenza di una modalità online, per conquistarli tutti e sufficiente completare la campagna per singolo giocatore. Dei 12 obiettivi i più ambiti sono quelli relativi al livello massimo raggiungibile, il cinquantesimo, e il (meritato) premio per aver battuto i terribili gladiatori leggendari.

Sangue e arena

Una volta scesi nell'arena è facile appurare la natura della produzione Kung Fu Factory, ovvero quella di un picchiaduro a incontri con un sistema di combattimento piuttosto elementare. Le mosse sono ridotte all'osso: un colpo potente, uno leggero, una presa, una sorta di counter e due mosse evasive, non c'è davvero molto altro, anche se la varietà delle armi e relativi approcci conferisce un certo dinamismo di situazioni. I problemi sono altri e vengono rapidamente identificati nel dubbio sistema di collisioni, l'intelligenza artificiale e la scarsa reattività dei lottatori, quest'ultima davvero snervante, tanto da obbligare a premere più volte i tasti senza la sicurezza che la mossa venga effettuata. Il rischio di sfociare nel becero button mashing è forte, acuito dalla facilità con cui è possibile abbattere la maggior parte degli avversari con una singola e reiterata mossa. L'intelligenza artificiale è basata su elementari calcoli matematici vincolati alle statistiche del lottatore, una volta al cospetto delle Leggende, combattenti particolarmente ostici che presidiano i distretti, le cose si fanno problematiche e con il rischio praticamente certo di perdere il lottatore in caso di sconfitta. Risulta chiaro come sia praticamente impossibile sconfiggere un avversario di ranking clamorosamente superiore al nostro, caratteristica estesa anche ai match online, dove è possibile affrontare avversari in carne e ossa attraverso un sistema di matchmaking evoluto, ma in questo caso il divario tra giocatori gratis e paganti è quasi insostenibile. Graficamente Spartacus Legends è tutt'altro che esaltante, con lottatori anonimi, animazioni legnose, rallentamenti e una sporcizia video notevole, il gioco utilizza filtri di antialiasing particolarmente aggressivi, col risultato di presentare un'immagine terribilmente sfocata. La modellazione poligonale è talmente misera da sembrare appartenente alla scorsa generazione. Piuttosto appagante invece la violenza a video, adeguata per il tipo di ambientazione, con schizzi di sangue che imbrattano progressivamente l'arena e mosse finali particolarmente truculente. Il gioco è in inglese con testi in italiano.

Catene d'oro

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery: Xbox Live Arcade, PlayStation Network
Prezzo: Gratis
Multiplayer.it
6.5
Lettori (32)
7.2
Il tuo voto

Spartacus Legends è un free-2-play che merita attenzione per una serie di caratteristiche interessanti, come la fase gestionale e una certa tensione conferita dal fatto di poter perdere il proprio gladiatore. Per contro, la parte relativa al combattimento è molto più farraginosa a causa di una lentezza nei comandi snervante e un'intelligenza artificiale poco elastica, mentre gli scontri online sono eccessivamente influenzati dal peso delle microtransazioni. A prescindere da questo dobbiamo fare un plauso a Kung Fu Factory per essersi sforzata di mantenere un certo equilibrio per coloro intenzionati ad investire tempo senza aprire il portafoglio.

PRO

  • Alcune caratteristiche interessanti
  • La tensione derivata dal poter perdere il lottatore
  • Si può giocare senza spendere nulla

CONTRO

  • Graficamente mediocre
  • Lentezza nella risposta ai comandi
  • Intelligenza artificiale poco elaborata