Dobbiamo ammettere di non essere dei grandi fan degli spin-off dedicati ai Pokémon. Sono veramente pochi quelli che sono riusciti a catturare l'essenza della serie madre, trasportandola in forme di gameplay completamente nuove e diverse. Ricordiamo ancora con piacere Pokémon Pinball, mentre Pokémon Mystery Dungeon non ci ha mai fatto impazzire, per esempio.
Nei confronti di Pokémon Rumble, uno degli spin-off più recenti, il sentimento non è mai stato molto positivo. La serie, nata come gioco per Wii Ware, è sempre stata un divertissement di poche pretese pensato soprattutto per i fan più piccini di Pikachu e compagni. Un passatempo, però, venduto a prezzo pieno, che si sognava la qualità e la profondità persino degli altri spin-off. Non è cambiato molto con questo Pokémon Rumble U, ma quantomeno Nintendo ha ridimensionato le pretese del gioco, proponendolo a basso prezzo tramite eShop. Per essere la prima volta che i pokémon girano su Wii U, insomma, non è esattamente un ingresso trionfale...
Gonna kill'em all (with fire)
Alla base di Pokémon Rumble U c'è un'idea veramente carina. Questi non sono i soliti pokémon che conosciamo, ma dei "gashapon", piccoli pupazzetti chiusi dentro sferette di plastica, spesso venduti tramite degli appositi distributori automatici. In Giappone vanno fortissimo da sempre, e scommettiamo che qualcuno l'avete visto anche voi fuori dai tabacchini o i supermercati della vostra città. Il breve filmato introduttivo del gioco delinea una storia semplicissima ma accattivante, che ci ricorda - e non deve essere un caso - la serie Toy Story di Disney e Pixar: quattro sferette cadono accidentalmente da una scatola e vengono trascinate da un fiume in un luogo sconosciuto. Al loro interno ci sono Pikachu, Oshawott, Snivy e Tepig; l'obiettivo del giocatore è quindi riportarli al negozio, affrontando - uh - svariati stage in cui dozzine e dozzine di altre statuine... no, vabbé, è persino avvilente dare un senso alla trama. Pokémon Rumble U nasce come un semplice gioco arcade in cui si controlla un pokémon per volta all'interno di una squadra di quattro, mentre gli altri tre sono controllati da altrettanti amici con il loro controller o una lacunosa intelligenza artificiale. Si comincia con i quattro mostriciattoli suddetti:
a un tasto è legata una mossa speciale, a un altro tasto ne è collegata un'altra, lì ci sono i nemici. Andate e picchiate. Le meccaniche di base sono di una semplicità disarmante, anche perché Pokémon Rumble U è stato spogliato da quasi tutti i tecnicismi simil-RPG che caratterizzavano i due predecessori, sopratutto la versione per Nintendo 3DS di due anni fa. Non ci sono più mappe da esplorare, ad esempio, ma soltanto piccole arene colorate e sufficientemente diversificate in cui affrontare dozzine di pokémon contemporaneamente, spesso capitanati da boss e mini-boss più coriacei che magari possiedono attacchi speciali che costringono il giocatore a riflettere sui propri movimenti. Dal punto di vista tecnico, Pokémon Rumble U si presenta sorprendentemente bene, considerato il basso budget: lo stile spigoloso, essenziale e "giocattoloso" con cui sono stati rappresentati i pokémon ci ha deliziato, e siamo sicuri che i bambini troveranno irresistibili le esplosioni di colori ed effetti speciali sullo schermo. Tuttavia, il gameplay si riduce essenzialmente a una ripetuta pressione dei due tasti di attacco, o alla saltuaria interazione con il Gamepad, e questo potrebbe annoiare persino loro.
Pokémon Rumble U è troppo semplice e ripetitivo, ma ai bambini piacerà molto collezionare tutti i mostri
Hudson sa da dove escono tutti quei mostri
Pokémon Rumble U sfrutta le funzionalità del Gamepad in modo abbastanza interessante: non solo è possibile giocare con il controller senza guardare minimamente lo schermo della TV, ma talvolta è possibile interagire con il gioco toccando il display per eliminare alcuni ostacoli o collezionare certi oggetti. Si tratta di un'interazione discreta, ma che rende il gameplay un po' più movimentato e piacevole, sopratutto per i più piccoli. L'altra feature di Wii U che Pokémon Rumble U sfrutta in modo molto più interessante è il sistema NFC: in teoria, permetterebbe di leggere i "codici" delle statuine commercializzate da Nintendo insieme al gioco. La fregatura, però, è che nel momento in cui stiamo scrivendo questa recensione non ci sono ancora piani chiari per quanto riguarda la distribuzione in Italia di queste graziose statuine. Non aspettatevi meccaniche neanche lontanamente simili a quelle di Skylanders, comunque: Pokémon Rumble U è perfettamente e interamente fruibile senza le statuine.
È possibile collezionare tutti e 649 i pokémon del gioco (che in sostanza sarebbero tutti quelli creati fino a Pokémon Bianco 2 e Nero 2) ad eccezion fatta di quelli cromatici, disponibili soltanto in forma di statuina. Il problema è che solo i pokémon ottenuti tramite le statuine possono essere modificati: tutti gli altri, compresi gli stessi pokémon acquisiti in gioco, dispongono soltanto di un paio di mosse speciali che il giocatore non può modificare o sostituire in alcun modo. Se si desidera un Rattata con mosse diverse da quello appena "catturato", l'unica cosa da fare è ripetere lo stage in cui è possibile acquisirlo e incrociare le dita. Del resto, i nuovi pokémon si ottengono così: totalmente a caso. Sconfiggendo le orde di pokémon nemici, c'è una possibilità di ottenere i pokémon di quello stage; oppure si possono completare le varie sfide relative a quell'arena, che magari richiedono di utilizzare determinate mosse speciali o pokémon di un certo elemento, e sbloccare i pokémon rari che non si potrebbero ottenere in altro modo. Peccato che gli obiettivi da completare ci vengano riferiti soltanto alla fine della partita, costringendoci a memorizzarli prima di ricominciare il livello da capo, e che alcuni siano piuttosto complicati e richiedano di compiere azioni molto precise che spesso vengono vanificate dalla scarsa intelligenza artificiale dei nostri compagni. Insomma, serve forse fin troppa pazienza.
Conclusioni
In realtà, considerato il suo prezzo e il pubblico a cui è rivolto, Pokémon Rumble U non è un brutto gioco. Non si sente neppure la mancanza delle graziose statuine, se per questo. Il problema, ancora una volta, è la ripetitività del gameplay, che in questo caso è stata portata alle stelle: l'intera esperienza si basa sul collezionare i tantissimi pokémon del gioco, cosa che comunque richiede soltanto tanta pazienza e fortuna. Nel caso si voglia arrivare alla fine senza preoccuparsi di completare la collezione, bastano circa cinque ore, che in compagnia di qualche amico possono rivelarsi anche divertenti. Da soli, invece... non ci siamo proprio.
PRO
- Prezzo contenuto
- Graficamente molto piacevole
- Si possono collezionare TUTTI i pokémon
CONTRO
- Gameplay davvero troppo semplificato
- Ripetitivo al massimo
- Per ora niente statuine in Italia