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Attenti alle dita

Il nuovo puzzle game degli autori di Tokyo Jungle sfrutta la realtà aumentata con risultati discutibili

RECENSIONE di Christian Colli   —   17/09/2013
Open Me!
Open Me!
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Quella della realtà aumentata è una feature sulla quale finora non si è puntato molto.

Attenti alle dita

Sì, ci sono parecchi giochi, sia per sistemi mobile sia per console, che la sfruttano più o meno in maniera consistente, ma c'è ben poco di originale o di concretamente innovativo. Le ragioni sono tra le più disparate, e la più comune, forse, è che è necessaria una precisa combinazione di fattori - posizione, luminosità, eccetera - per godere appieno di questa tecnologia. Di conseguenza, a fronte di un probabile fallimento nei risultati più che negli intenti, nessuno vuole scommetterci davvero. SCEA ha cercato a modo suo di invertire questa tendenza, inventandosi un puzzle game intrigante fin dal titolo. L'idea alla base di Open Me! è semplice quanto stuzzicante, il modello di acquisto molto interessante, la qualità... be', quello è un altro paio di maniche.

Aprimi tutto!

Si diceva che il concept di base di Open Me! è semplicissimo. Per certi versi, anzi, è geniale. Il rompicapo di SCEA si fonda principalmente su un'idea: aprire una scatola. Sembra una scemenza, ma è così. L'obiettivo del giocatore, infatti, è aprire le varie scatole proposte nel gioco per recuperarne il contenuto (varie amenità come merendine e altri oggetti) nel minor tempo possibile. Questo perché le scatole, in realtà, sono dei complessi enigmi tridimensionali che farebbero impallidire una squadra di artificieri. Ironicamente, si tratta di una complessità fittizia, perché per aprire le scatole basta premere qualche pulsantino qua e là; tuttavia, il problema posto al giocatore è capire come interagire con la scatola.

Attenti alle dita

Il tutto avviene, naturalmente, attraverso il touch screen e il touch pad di PlayStation Vita. Non c'è spazio per la croce direzionale o lo stick analogico: si gioca semplicemente toccando lo schermo. Interruttori e levette vanno premuti o trascinati e di tanto in tanto bisogna ricorrere anche alla tecnologia di riconoscimento vocale. Via via che si sbloccano nuove scatole, aumenta la complessità dei rompicapi, che cominciano a richiedere azioni combinate e pressioni simultanee in veri e propri sistemi a incastro. Alcune scatole sono anche delle trappole, in cui lame rotanti e altri trabocchetti mettono in "pericolo" le dita virtuali del giocatore, limitando dunque i tentativi a dieci prima di dover ricominciare da capo. Come già detto, il concept è semplice ma originale e alcuni enigmi sono veramente ingegnosi, ma tutta una serie di problemi tecnici mettono un freno al senso di soddisfazione che si proverebbe a completare un puzzle. Il problema riguarda soprattutto la superficialità con cui si è implementato il controllo tattile. Non c'è feedback al tocco, a parte un fievole e anonimo rumore sordo, di conseguenza non è facile capire se si sta interagendo con una parte importante della scatola oppure no. Alcuni puzzle, inoltre, sono piuttosto criptici, e si finisce quindi per procedere a tentoni, a casaccio, toccando lo schermo qua e là nel tentativo di interagire con il punto giusto e fare qualche progresso. Le soddisfazioni per aver aperto una nuova scatola senza essersi spremute le meningi, insomma, sono veramente poche, ma purtroppo è più spesso la regola che l'eccezione.

Nonostante le buone idee, Open Me! è la proverbiale ciambella riuscita senza il buco

Trofei PSVita

Sono 14 i Trofei acquisibili in Open Me! e tutti piuttosto semplici da sbloccare: 11 bronzo, 2 argento 1 oro. Basta completare i vari pacchetti del gioco e totalizzare dei punteggi discreti per aumentarne il numero.

Rottura di scatole

Bastano quattro o cinque ore di gioco per completare tutti i quarantotto rompicapi proposti in Open Me!, eppure ci abbiamo messo una settimana, perché spesso e volentieri abbiamo dovuto fare lunghe pause tra una scatola e l'altra onde evitare di prendere la nostra PlayStation Vita e buttarla fuori dalla finestra per la frustrazione. Il problema ruota tutto intorno alla realtà aumentata, croce e delizia dell'offerta SCEA, che non funziona come dovrebbe e che, pur essendo il fulcro fondamentale del gameplay, spesso ne è anche l'ostacolo più insormontabile. Le scatole, infatti, appaiono nell'ambiente ripreso dalla fotocamera della console: è sufficiente inquadrare una carta RA (dopo averla scaricata gratuitamente e poi stampata) o una superficie piana per qualche secondo, muovendo la console in modo che la fotocamera inquadri e registri le decine di indicatori necessari a ricreare il modello. È chiaro che questo sistema coinvolge due problematiche di base, soprattutto nel frequente caso in cui non si disponga di una carta RA: in primo luogo, è necessaria una combinazione di luminosità, superfici e colori sufficientemente adeguata;

Attenti alle dita

inoltre, è necessario anche molto spazio, sia in larghezza che in altezza, in cui potersi muovere liberamente. Insomma, Open Me! non è certo un gioco da autobus o, ehm, da gabinetto, e in tutta franchezza anche i risultati ottenuti con le carte RA non sono certo brillanti. Se l'idea di dover girare fisicamente intorno alla scatola virtuale formatasi sullo schermo per osservarne tutti i dettagli può sembrare a prima vista molto intrigante, di fatto l'esecuzione è decisamente sommaria e intermittente: basta un movimento brusco o uno spostamento involontario per perdere uno degli indicatori invisibili inquadrati dalla fotocamera, facendo sparire la scatola. A quel punto si dovranno aspettare parecchi secondi perché il processo si ripeta e la scatola ricompaia sullo schermo, ma molto più spesso saremo costretti a ricominciare la partita da capo. Senza contare che spesso le scatole vengono create in posizione inclinata o distorta, costringendoci a fare i contorsionisti per poterle osservare meglio.

Conclusioni

Prezzo: 7,99 €
Multiplayer.it
5.5
Lettori (2)
8.4
Il tuo voto

Insomma, nonostante le premesse Open Me! non funziona davvero, e richiede troppi compromessi per essere apprezzato pienamente. L'offerta è interessante: circa otto euro per il gioco completo composto da 48 scatole, oppure una serie di pacchetti da acquistare singolarmente a un prezzo più contenuto. Tuttavia, per completare i rompicapi serve spesso una pazienza da Jedi, e una volta che ci si è riusciti difficilmente si torna a giocarli solo per battere il tempo record, e sia la modalità multigiocatore sia l'editor lasciano parecchio a desiderare in termini di possibilità. Resta dunque un'esperienza interessante ma fugace, che meriterebbe sicuramente di essere riproposta in una versione decisamente riveduta e corretta.

PRO

  • Idea di base semplice ed intrigante
  • Vari modi per acquistarlo
  • Puzzle molto simpatici

CONTRO

  • Realtà aumentata implementata in modo più frustrante che soddisfacente
  • Rigiocabilità praticamente inesistente
  • Controllo tattile impreciso e poco intuitivo