Create nel 1984 da Kevin Eastman e Peter Laird, le Teenage Mutant Ninja Turtles hanno mosso i primi passi sulle pagine di un fumetto che subito ha raccolto grande successo, aprendo al franchise la strada dei cartoni animati, dei videogame (indimenticabile e bastardissimo quello per NES) e dei giocattoli.
L'apice è stato raggiunto con le produzioni cinematografiche dei primi anni '90, dopodiché la popolarità delle tartarughe è calata un bel po', specie fuori dagli USA; almeno fino al recente rilancio, che ha portato fra le altre cose alla produzione di una nuova serie animata per il network Nickelodeon. È proprio dal rinnovato stile del cartone animato che parte Teenage Mutant Ninja Turtles, un picchiaduro a scorrimento per Xbox 360, Wii e Nintendo 3DS che si pone fin dalle prime battute come il fratello povero del recente Usciranno dall'Ombra, che pure non aveva impressionato. Alternandoci ai comandi di Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo, la nostra missione è chiaramente quella di mettere i bastoni fra le ruote al malvagio Shredder, che sembra abbia pianificato alcuni pericolosi attentati in varie zone di New York insieme ai suoi scagnozzi mutanti.
Teenage Mutant Ninja Turtles è indubbiamente uno dei peggiori giochi dell'anno, davvero impresentabile
A picchiare si picchia, ma...
La campagna di Teenage Mutant Ninja Turtles è composta da sedici livelli relativamente brevi, che si completano nel giro di tre o quattro ore, ed è coadiuvata da una serie di piccole modalità extra che vanno sbloccate raccogliendo determinati oggetti nel corso dell'avventura. Sullo schermo le tartarughe ninja non si alternano, bensì stanno tutte insieme e si mettono un (bel) po' i bastoni fra le ruote, dato che gli sviluppatori hanno pensato bene (anzi, male) di rompere uno dei pochi tabù appartenenti al genere dei picchiaduro a scorrimento, ovvero rendere i personaggi della squadra in grado di toccarsi e dunque di intralciarsi durante le fasi più concitate dell'azione.
Questa è però solo la punta di un iceberg che coinvolge, anzi travolge il sistema di rilevamento delle collisioni nella sua interezza, fin da subito davvero problematico: al di là del numero di colpi che sferriamo utilizzando una delle quattro tartarughe (si può passare dall'una all'altra agendo sulla croce direzionale), i nemici spesso e volentieri non vengono toccati per un motivo o per l'altro, magari perché l'arma in dotazione ha un raggio d'azione troppo corto oppure c'è un qualche oggetto che si incastra fra noi e l'obiettivo. Ma sono valutazioni ottimistiche: nella maggior parte dei casi l'attacco non va a segno e amen. A questo grosso limite se ne aggiunge un secondo, altrettanto grave: la mancanza di qualsivoglia sensazione di impatto durante i combattimenti. Possiamo dire tutto il male che vogliamo di Usciranno dall'Ombra, tuttavia il precedente action game dedicato alle TMNT da Activision di certo non lesinava da questo punto di vista e ci forniva botte credibili, sottolineate da una bella coreografia per le combo e da brevi bullet time che le valorizzavano ulteriormente. Tutta roba che al nuovo Teenage Mutant Ninja Turtles manca completamente, il che per un picchiaduro a scorrimento è come dire di aver realizzato un platform senza conferire al protagonista la capacità di saltare.
Obiettivi Xbox 360
I trentasei Obiettivi presenti in Teenage Mutant Ninja Turtles si ottengono semplicemente battendo i sei boss principali del gioco, potenziando al massimo tutti i personaggi, distruggendo gli oggetti presenti negli stage e dedicando un po' di tempo alle modalità di contorno, in particolare il Time Attack.
Tutto un programma
Il comparto tecnico del gioco sviluppato da Magic Pockets, team già autore del pessimo Battleship per le piattaforme Nintendo, si basa evidentemente sulla versione Wii e arriva su Xbox 360 semplicemente adattato alla nuova risoluzione. I modelli poligonali dei personaggi in cel shading non sono orribili, ma lo sono senz'altro le loro animazioni, e quando le tartarughe ninja si mettono a correre tutte insieme, mosse peraltro da un'intelligenza artificiale pressappoco nulla, la cosa appare molto chiara.
L'azione si svolge all'interno di scenari anch'essi scialbi, privi di dettaglio e personalità, con qualche cassa o qualche bidone interattivi per raccogliere bonus o farci finire dentro gli avversari. Il doppiaggio in italiano si distingue per il valore degli attori coinvolti, ma si realizza ben presto la mancanza di una direzione degna di questo nome, e infatti molte frasi vengono pronunciate senza la minima idea del contesto. Gli interpreti, insomma, si sono trovati con un copione in mano e senza la minima idea di cosa accadesse sullo schermo, come purtroppo spesso accade nei lavori di localizzazione dei videogame in Italia. Purtroppo le voci sono l'unico aspetto positivo di un accompagnamento sonoro che negli effetti risulta particolarmente brutto e quasi del tutto assente nelle musiche.
Conclusioni
Teenage Mutant Ninja Turtles è un gioco molto, molto brutto. Indubbiamente uno dei peggiori dell'anno, tanto da farci parzialmente rivalutare il pur imbarazzante Ride to Hell: Retribution. La scusante del target di giovanissimi in questo caso davvero non regge, perché al di là di un comparto tecnico vecchio di due (se non tre) generazioni, il gameplay soffre di enormi problemi nella rilevazione delle collisioni, di un'intelligenza artificiale pressoché nulla e di un'assoluta mancanza di qualsivoglia sensazione di impatto durante i combattimenti. E stiamo parlando di un picchiaduro a scorrimento. Un ottimo regalo per quel nipotino che vi sta davvero tanto sulle scatole, in definitiva.
PRO
- Le tartarughe ninja hanno sempre un certo fascino
CONTRO
- Enormi problemi nella rilevazione delle collisioni
- Estremamente banale e ripetitivo
- Comparto tecnico molto al di sotto degli standard, anche per Wii
- Pessima intelligenza artificiale