Creato dallo scrittore Joe Dever nella seconda metà degli anni '70 e protagonista di una serie di librogame e romanzi a partire dal 1984, Lone Wolf, in Italia "Lupo Solitario", è l'ultimo sopravvissuto dell'antico ordine dei cavalieri Kai ("Ramas" da noi), una sorta di monaco guerriero dotato di abilità sovrannaturali, come ad esempio la capacità di comunicare con i lupi, prevedere le mosse dell'avversario, usare la telecinesi e brandire la potente Spada del Sole, un'arma magica che racchiude nel proprio metallo l'ardente calore di una stella.
Quando Dever ha annunciato la realizzazione di un tie-in basato sulla sua opera, tantissimi fan sono corsi nudi in strada per l'entusiasmo, salvo autoflagellarsi nel momento in cui lo scrittore ha specificato che si sarebbe trattato di un mobile game per i dispositivi iOS e Android. In realtà - possiamo dirlo con cognizione di causa - mai come in questo caso il "peso" della piattaforma, o quantomeno la cognizione generale rispetto alle produzioni mobile, non influisce in alcun modo sul valore del progetto, che fin dai primi istanti si rivela ispirato e solidissimo. L'idea degli sviluppatori italiani di Forge Reply era quella di miscelare un vero e proprio librogame, da sfogliare sul proprio smartphone o tablet in modalità portrait (un effetto impossibile da ottenere sulla TV di casa, per inciso), con una serie di quick time event e meccaniche RPG in stile Final Fantasy, il tutto distribuito lungo quattro "atti" che possono essere acquistati singolarmente su App Store e Google Play oppure tutti insieme, attraverso il collaudato sistema del season pass. L'oggetto di questa recensione è appunto la prima parte dell'avventura, Joe Dever's Lone Wolf - Neve Rosso Sangue, che ci mette nei panni del guerriero Kai mentre accorre in soccorso degli abitanti del villaggio di Rockstarn, attaccato da un esercito di Giak, creature patetiche e violente, molto simili agli orchi.
Scegli il tuo destino
Il gioco chiede spesso e volentieri di fare delle scelte, a cominciare da quelle che riguardano la creazione del nostro personaggio. Si tratta di un combattente forte e istintivo oppure di un abile stratega? Brandisce un'ascia, una mazza o una spada? Quali sono le abilità speciali che costituiscono il suo repertorio?
Una volta impostato il profilo, la storia (scritta naturalmente dallo stesso Dever) comincia a scorrere mentre l'inchiostro compare sulle pagine del libro, da sfogliare esattamente come un ebook, finché non si verifica una situazione che richiede il nostro intervento. Utilizzeremo un approccio cauto a costo di vanificare un'occasione? Oppure ci lanceremo a testa bassa nell'azione? O ancora faremo ricorso al sesto senso per capire quale sia il modo migliore di comportarci? Alla scelta effettuata potrà seguire eventualmente un quick time event (la rapida pressione di un tasto sullo schermo oppure la tracciatura di linee) che ne determinerà il successo o meno, quindi la trama andrà avanti di conseguenza, prendendo uno dei possibili "bivi" che avremo appena creato. Una mappa del villaggio ci consentirà talvolta di scegliere la meta successiva anziché seguire il corso degli eventi, e nel passaggio da un luogo all'altro potremo dedicare un po' di tempo alla meditazione per recuperare le energie impiegate in battaglia. Sono tre gli indicatori che ci interessano in tale frangente: il primo, rosso, conta i punti ferita disponibili; il secondo, celeste, l'energia mistica; il terzo, verde, il vigore fisico. Quando incontriamo un gruppo di Giak, tutte e tre le barre svolgono un ruolo centrale nell'economia del combattimento e ci permettono di vincere laddove le nostre scelte strategiche si rivelino efficaci.
Joe Dever's Lone Wolf - Neve Rosso Sangue è un prodotto eccellente, un'esperienza unica nel suo genere
Il patto dei lupi
Come accennato in precedenza, quello adottato da Joe Dever's Lone Wolf - Neve Rosso Sangue è un sistema di combattimento a turni di tipo tradizionale, in cui però è importante anche la tempistica. Toccando l'arma potremo attaccare l'avversario selezionato sferrando un colpo rapido, medio o lento, con gli ultimi due che richiedono azioni supplementari in forma di QTE; oppure avremo modo di usare lo scudo per prepararci alla fase del nemico.
Se invece tocchiamo il fodero dei coltelli, potremo appunto lanciarne uno o tre, verso un singolo bersaglio oppure distribuendoli fra tutti i Giak presenti. Ancora: toccando la testa del nostro personaggio potremo ricorrere alla Spada Solare, anche qui con un quick time event (rapida pressione di un pulsante) per determinare il successo della manovra, un potentissimo colpo di fuoco che danneggia l'avversario anche per i turni successivi a causa delle fiamme. Infine, toccando le gambe di Lupo Solitario potremo accedere al menu relativo alle arti mistiche e selezionarne una fra quelle che figurano nel nostro profilo: colpo psionico, richiamo del lupo, lettura delle mosse, telecinesi, guarigione e così via. Il grado di sfida del gioco dipende da vari fattori, ma non è affatto banale e gli scontri più avanzati sapranno mettervi in seria difficoltà, costringendovi magari a ricominciarli dopo la sconfitta e a gestire meglio oggetti come le immancabili pozioni curative. Nel bilanciamento conta molto il tipo di personaggio creato: nel nostro caso specifico, abbiamo completato l'avventura (o meglio, questa prima parte) due volte facendo scelte diametralmente opposte, ma optare per armi più pesanti e capacità belliche piuttosto che strategiche si è rivelato fondamentale per superare in scioltezza anche i temibili guerrieri Drakkar.
Breve ma intenso
Arriviamo dunque a tirare le somme su questa esperienza che, sia chiaro, figura certamente fra le più interessanti uscite nel 2013 su App Store e Google Play. Joe Dever's Lone Wolf - Neve Rosso Sangue è un titolo molto ambizioso e il primo atto non costituisce che un mero assaggio di una struttura che prende corpo sotto i nostri occhi e che vanta enormi potenzialità.
Il valore produttivo è altissimo, con un ampio uso di cinematiche davvero ben realizzate (ma senza sottotitoli in italiano, il che è inspiegabile considerando che tutti i testi sono stati tradotti), una colonna sonora d'atmosfera e una grafica in-game eccellente per stile, fluidità e dettaglio. I modelli poligonali sono forse un po' sacrificati in nome della retrocompatibilità, ma la qualità è tuttavia molto alta, gli scenari discretamente vari e le animazioni convincenti. Il prodotto è molto semplice sulla carta, ma è fatto dannatamente bene e alla fine del primo atto è tanta la voglia di continuare l'avventura, il che ci porta all'unico, vero problema di questo capitolo iniziale: è un po' troppo corto.
Al primo giro, con tutta l'inesperienza del caso e un personaggio votato alla strategia più che all'efficacia, ci sono volute circa tre ore per completare tutto, mentre al secondo giro abbiamo fatto una sorta di speed run con un Lupo Solitario che menava come un fabbro, chiudendo il discorso in due ore appena ma senza soffermarci sui brani già letti. Il punto è che allungare un po' il brodo non avrebbe scalfito a nostro avviso la bontà dell'esperienza, di fatto sarebbe bastato introdurre un altro paio di location e magari indurci a visitarne nuovamente delle altre per ottenere un'ora extra di gameplay. Speriamo che la pianificazione dei prossimi atti prenda in considerazione anche questo aspetto.
Conclusioni
Joe Dever's Lone Wolf - Neve Rosso Sangue è un prodotto qualitativamente eccellente, foriero di un'esperienza unica nel suo genere. Il gioco unisce dell'ottima narrativa a qualche intrigante minigame basato sui QTE, il tutto montato su di una struttura RPG di stampo tradizionale, che sfocia in combattimenti a turni molto spettacolari e dall'alto tasso strategico. La possibilità di creare personaggi differenti (sono disponibili tre slot) e utilizzare approcci variabili durante le situazioni che si presentano apre certamente la strada alla rigiocabilità, seppure i connotati della trama appaiano fondamentalmente già tracciati. Questo primo atto crea un'incredibile voglia di vedere come la storia prosegua, e da questo punto di vista prende forse un po' troppo sul serio il proprio ruolo introduttivo, lesinando sulla durata effettiva. Nonostante ciò, ci troviamo di fronte a un titolo da non perdere.
PRO
- Altissima qualità produttiva
- Elementi narrativi di pregio
- Combattimenti coinvolgenti e spettacolari
- Discretamente rigiocabile...
CONTRO
- ... ma un po' troppo breve
- Controlli touch non sempre infallibili nei QTE