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Il ritorno del generico eroe!

La "mascotte" Shin'en torna sui nostri schermi con un riuscito compendio di action/platform storici

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   05/12/2013
Jett Rocket 2
Jett Rocket 2
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Il ritorno del generico eroe!

Era il 2010 quando Shin'en, software house tedesca nota per la sua abilità tecnica nello sfruttare gli hardware Nintendo e per il suo essere affezionata al digital delivery, rilasciò su WiiWare il primo Jett Rocket, un platform 3D tra le cui ispirazioni si potevano certamente annoverare Mario (specie nelle sue incarnazioni "galattiche") ma anche, per tematiche e ambientazioni, un po' di Sonic. Restano i due formidabili simboli del platform i principali punti di riferimento anche del sequel, stavolta su eShop per 3DS, per quanto la mente corra addirittura fino a Mega Man nei momenti più riusciti. Un gioco che quindi non sembra fare nulla di originale, ma non è detto che prendere a prestito le ottime idee già avute da altri non possa portare a nulla di buono; tutto sta nel miscelare bene gli elementi e non limitarsi a scopiazzare senza dare "un'anima" al tutto. La prima volta Shin'en era riuscita a confezionare un buon gioco, sarà brava a concedere il bis?

L'effetto 3D

E' consigliata l'attivazione: non solo viene sfruttata da alcuni simpatici effetti quali i nemici eliminati che sembrano saltare in aria uscendo fuori dallo schermo, ma riesce ad essere anche funzionale al gameplay, mitigando un po' i problemi di visuale nei livelli 3D e misti 2D e 3D. Visto l'accento posto dagli sviluppatori sul mantenimento dei 60 frame al secondo, mettere al massimo la stereoscopia non influisce per nulla sulla fluidità, e bisogna ammettere che questo è un obiettivo che pochi giochi Nintendo 3DS, retail o DD, hanno mai ottenuto.

Kaiser Sö... Taikai!

La storia alla base di tutto non è niente di epocale, molto simile al primo episodio e, peraltro, palesemente ispirata a quella del primo Sonic the Hedgehog.

Il ritorno del generico eroe!

Nel mondo futur-favolistico di Jett Rocket, dove il nostro ricopre l'importantissimo ruolo di "ispettore planetario", l'insidia che i robot cattivi portano ai robot buoni è costante, e stavolta è il turno di una misteriosa macchina che si fa minacciosamente chiamare Kaiser Taikai. Il meccanico figuro rapisce tutti i robottini buoni e cari amici di Jett, spargendoli in tre mondi diversi ognuno costituito da cinque livelli (un robottino per ogni livello, bravissimi) più un guardiano finale, e costringendo l'eroe ad intraprendere un lungo, difficile e pericoloso viaggio per la loro liberazione. Mentre però il prequel era un platform 3D puro, in Jett Rocket II Shin'en cerca di mischiare un po' le carte, con alcuni livelli che appartengono allo stesso genere, altri che si potrebbero definire un misto tra 2D e 3D (prendendo spunto nientemeno che da Super Mario 3D Land, insomma) e altri ancora che sono in un purissimo 2D.

Il ritorno del generico eroe!

Sono proprio queste ultime fasi, sebbene una novità, ad esserci sembrate le più riuscite: prendono spunto, come dicevamo, dai primi titoli di Mega Man, e nel level design e nella difficoltà, in alcuni passaggi veramente diabolica e reminiscente dei gloriosi giorni dei platform 2D. Il perché di questa apparente stranezza è spiegato presto, e risiede nelle caratteristiche del protagonista: Jett, a dispetto del nome, è un personaggio dal passo molto lento e che possiede di base due soli movimenti, il salto e la "spin ball", che funge anche da doppio salto, anch'essa ripresa pari pari dai giochi del porcospino blu. A questi si aggiunge poi la presenza non costante di un jetpack per raggiungere le porzioni più elevate di uno stage. Nonostante la filosofia di questi ultimi sia diversa, la natura del personaggio non cambia, ed è nei livelli in 2D puro che si esalta, graziati questi pure da un level design molto indovinato e che punta di più sulla difficoltà rispetto alle altre due tipologie di gameplay platform. I livelli in 3D, pur ben disegnati, soffrono parecchio della lentezza di Jett abbinata alla scarsa presenza di nemici e a una visuale che non sempre permette di giudicare al meglio distanze e direzioni; problemi che si attenuano, non scomparendo, negli stage 2D/3D penalizzati però da una gestione della telecamera che ogni tanto fa i capricci.

Dopo il primo episodio su WiiWare, Jett Rocket torna su 3DS e riunisce tutti gli elementi del platform!

Faccio cose, vedo robot...

Che sulla varietà si punti molto è testimoniato anche dalle sfide coi boss, ognuno dotato di precisi pattern come da tradizione, e dai bonus stage che servono sia a diversificare il ritmo di gioco che a raccogliere vite extra. Ce ne sono di diversi tipi, da quelli che non variano il tema platform ma sono da completare entro un tempo limite, e si raggiungono sia scovando all'interno dei livelli canonici un particolare bonus, sia tra un livello e l'altro spendendo alcune delle celle solari raccolte negli stage, a quelli che sono paragonabili a dei veri e propri minigame, notevoli le sortite con la moto d'acqua e il deltaplano.

Il ritorno del generico eroe!

In più c'è un "mirror mode" che si sblocca dopo il completamento di tutte le missioni e che vi permette di riaffrontarle in una versione "specchiata", e una modalità Bonus Attack che vi lascia rigiocare tutti gli stage con l'obiettivo del punteggio più alto; questa si sblocca scovando alcune fotografie sparse per i livelli, che quindi, avrete capito, non sono lineari ma prevedono diverse deviazioni. Tutto ciò aumenta una longevità che di base non sarebbe eccelsa, sebbene graziata da una curva di difficoltà ben congegnata che trova i suoi picchi, anch'essa come il gameplay vero e proprio, nei livelli 2D. Parlando di Shin'en, ci si aspetta sempre una notevole qualità del reparto tecnico: ebbene, nel caso di Jett Rocket II i teutonici sviluppatori hanno preferito concentrarsi sulla fluidità, sempre a 60 granitici frame al secondo, un po' però a scapito della quantità di elementi a schermo che non è mai incredibile, e della loro varietà. In ogni caso la pulizia delle texture è di buon livello, e notevoli sono anche alcuni effetti di illuminazione. Un bel vedere tutto sommato, anche se forse, visto il ritmo piuttosto riflessivo del tutto, una diminuzione della fluidità in cambio di una maggiore ricchezza grafica non sarebbe stata un cattivo affare. Sonoro assolutamente generico e nella norma, così come del tutto anonimo è lo stile generale, specie per quanto riguarda il design del povero Jett che certamente non sarà celebrato come il personaggio più carismatico della storia dei videogiochi.

Conclusioni

Digital Delivery: Nintendo eShop
Prezzo: 8,99€
Multiplayer.it
7.0
Lettori (2)
8.2
Il tuo voto

Jett Rocket II - The Wrath of Taikai non è certo il gioco migliore che possiate trovare su eShop, né tantomeno, a 9 Euro, quello col miglior rapporto qualità/prezzo. Si tratta in buona sostanza però di un'offerta valida, che combina sapientemente elementi già visti in una formula che fa della varietà il suo miglior pregio, che trova delle punte niente male nei livelli in puro 2D (potrebbe essere un buono spunto per un eventuale terzo episodio) e che però nelle altre fasi, in ultima analisi preponderanti, non offre picchi particolari al di là di un moderato divertimento che comunque non viene mai meno. Fate quindi i vostri conti, visto il non felicissimo andazzo recente del genere anche su Nintendo 3DS il nuovo Shin'en, con tutti i suoi limiti, potrebbe andare a calmare la fame degli appassionati, magari nell'attesa di un ritorno di Mario, Sonic e Mega Man.

PRO

  • Buon compendio di tante versioni del platform game
  • Livelli in 2D veramente ben sviluppati
  • La fluidità stabile e granitica mantiene le promesse

CONTRO

  • Le fasi in 3D e quelle miste sono meno riuscite
  • Lunghezza dell'avventura non eccelsa
  • Stile e design veramente troppo generici e anonimi