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Calamari alla riscossa

Zuppa di biliardo con calamari, più una spruzzata di giochi di ruolo. Pazzia? Forse, ma è venuta bene

RECENSIONE di Alessandro Bacchetta   —   02/07/2014
Squids Odyssey
Squids Odyssey
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Gli sviluppatori francesi di Squids Odyssey, i Game Bakers, si definiscono cuochi; e in effetti il nome potrebbe essere tradotto come "fornai di giochi", o qualcosa del genere. Con gli ingredienti di sicuro si divertono molto. Che sia nato dopo una notte spassosa o grazie a un semplice colpo di genio, il concept alla base di Squids Odyssey è una macedonia di sapori che mai e poi mai ci saremmo sognati di assaggiare insieme: biliardo, rpg e azione imbottigliati in acqua marina. La cosa sorprendente non è tanto l'idea, quanto il fatto che funzioni bene. Molto bene.

Calamari alla riscossa

Un po' di storia prima di addentrarci nella disamina del gioco vera e propria: Squids Odyssey è arrivato in esclusiva su console Nintendo, ma non ci è nato. Prima di avere l'onore di approdare su piattaforme specificamente da gaming, Squids, così si chiamava all'epoca, ha riscosso un enorme successo sugli smartphone. Di lì a poco sarebbe arrivato l'inevitabile seguito, e ora su Wii U (tra poco anche Nintendo 3DS) è racchiuso insieme al capostipite in un'unica edizione, ad un prezzo quasi triplicato rispetto alla somma dei due originali. Posto che stiamo parlando di circa tredici euro e non di cinquanta, ci sono state diverse polemiche relativamente alla cifra da pagare: forse sarebbe stato più giusto fermarsi a dieci Euro, ma il sovrapprezzo non è affatto immotivato. Perché vedere Squids Odyssey su uno schermo grande è tutt'altra cosa, perché lo si può giocare anche solo sul gamepad, perché ci sono dei livelli in più, degli oggetti e dei personaggi nuovi, e soprattutto perché il sistema di controllo è stato limato e ampliato, contemplando sia l'uso dello stilo che quello dello stick analogico. Al contrario che su cellulare poi, com'era prevedibile, non esistono contenuti extra da acquistare separatamente. Inoltre, notizia fresca e inaspettata, comprandolo su Nintendo 3DS potrete avere la copia per Wii U in omaggio, purché abbiate il Nintendo Network ID unificato; non è chiaro ancora se sia previsto anche il percorso opposto, ovvero download gratuito per Nintendo 3DS acquistandolo su Wii U, ma sembrerebbe di no - misteri degli shop online. Bene, ora occupiamoci di calamari.

È impossibile che siate in cerca di Squids, perché un altro gioco così proprio non esiste. Provatelo!

Buca!

A costo di sembrare incapaci, per comprendere velocemente le meccaniche di Squids Odyssey vi consigliamo di guardare il video che trovate qui vicino. Perché, davvero, è molto più semplice. Per chi volesse affidarsi comunque alle nostre parole, tentiamo di illustrarvi il concept nel miglior modo possibile: l'azione si svolge con inquadratura dall'alto, su delle zone che vanno da una singola piattaforma a varie aree connesse tra loro, comunque mai di enormi dimensioni. All'interno di questi stage ci sono (in base al tipo di missione) da un minimo di uno a un massimo di quattro calamari: il vostro plotone, in pratica.

Calamari alla riscossa

L'obbiettivo varia anch'esso, perlopiù si tratta di raggiungere una determinata zona del livello, alternativamente comprende l'uccisione di un particolare nemico o la sopravvivenza di almeno un membro della squadra per un certo numero di turni. Ogni capitolo poi ha diverse mete secondarie, come raccogliere una stella segreta o arrivare alla fine senza perdere nemmeno un compagno, il tutto a vantaggio della rigiocabilità (e sarete spinti a migliorarvi, statene certi). Ma in che modo tutto questo avrebbe a che fare col biliardo? Be', detto in breve, non si ha un controllo diretto dei calamari: vanno lanciati. Forse un esempio migliore sarebbe quello della fionda, ciò non toglie che dovrete afferrare il vostro alter ego (via control stick o stilo, il secondo forse è più intuitivo, ma funzionano bene entrambi), e tirarlo con più o meno forza verso una direzione o l'altra. Semplice e divertente. E questo procedimento vale sia per spostarsi, sia per attaccare: più forte si impatta contro un nemico, più danni si apportano. E via via si apprendono sempre più trucchi, come la possibilità di fare sponda contro una parete, eventualmente anche schiacciandoci contro un malefico granchio, così da inferirgli il doppio dei danni. Prima abbiamo citato i turni, e in effetti l'azione si evolve in questo modo, segmentata: in fase di esplorazione si passa da calamaro a calamaro, ognuno con un diverso numero di lanci in base alle potenzialità. La sequenza viene prevedibilmente intervallata durante i combattimenti dalle mosse dei nemici.

Frittura mista

Ma la scansione a turni non è l'unico elemento di contatto tra Squids Odyssey e il mondo dei giochi di ruolo. Innanzitutto, rimanendo nell'ambito dell'azione vera e propria, sia i vostri calamari che i nemici hanno una barra di energia che viene scalata ad ogni contatto con l'avversario. Inoltre i personaggi vanno costantemente aggiornati, comprando degli oggetti attraverso le perle raccolte negli stage, o addirittura barattandole per l'avanzamento di livello, eventualità che, come al solito, comporta un miglioramento globale delle statistiche.

Calamari alla riscossa

In questo campo i designer sono caduti in una lieve ingenuità, e cioè l'affastellarsi delle migliorie dei vari oggetti: pur avendone equipaggiato un solo, singolo esemplare, una volta ottenuti i vantaggi di un (ad esempio) cappello, questi non scompaiono sostituendolo con uno nuovo, ma si sommano. Il che rende un po' artificioso il procedimento di scelta. I calamari, a fine avventura circa trenta, sono suddivisi in quattro categorie: gli esploratori, che possono contare su un'ulteriore accelerazione dopo il lancio iniziale, i pistoleri, in grado di sparare a lieve distanza dai nemici, i combattenti, resistenti oltre che capaci di colpire più avversari contemporaneamente, e infine i guaritori, utili a curare i compagni in caso di contatto (la stessa meccanica che consente di danneggiare i nemici, qui ribaltata). Ma soprattutto, e in questo aspetto lo spirito di Squids Odyssey si lega inestricabilmente con l'essenza degli RPG, i calamari sono caratterizzati brillantemente. Nelle gag e nei dialoghi che introducono ogni missione, ma anche nel disegno e nella personalità. Questo universo, sorprendentemente ricco, consente di connettere elementi tra loro contrastanti in modo omogeneo: più che pensare allo strano mix tra biliardo, profondità marine e Final Fantasy, mentre si gioca si è concentrati a non far morire il caro vecchio Sammo, fissato col cibo e sempre pronto a prendere botte per gli altri. Ed è solo un esempio, perché anche il lavoro grafico è encomiabile, ambientazioni e animazioni comprese: un tratto grottesco ma raffinato. I difetti naturalmente non mancano: la curva d'apprendimento è troppo ripida, i nemici non sono abbastanza variegati e l'equipaggiamento degli oggetti, come detto prima, è un po' ingenuo. Sebbene divertente negli ingranaggi basilari, l'azione alla lunga - e ci sono tante missioni - diventa un po' ripetitiva. Ma di sicuro nessuna di queste ruggini compromette la qualità dell'opera nella sua interezza.

Conclusioni

Versione testata: Wii U
Digital Delivery: Nintendo eShop
Prezzo: 12,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
6.9
Il tuo voto

Nel complesso non possiamo che dichiararci sorpresi: come questi "fornai" francesi siano stati capaci di armonizzare una trama epica con dei calamari animati, delle meccaniche da biliardo con alcune da RPG, rimane un mistero. Ma ci sono riusciti, e il successo di Squids è il suo miglior passaporto. Mostra il DNA da smartphone solo nell'immediatezza e nella brevità delle missioni, per il resto, ci riferiamo soprattutto alla qualità e alla durata del gioco, non ha niente da invidiare ai migliori giochi su e-shop. Anzi.

PRO

  • Concept unico
  • Grafica semplice e raffinata
  • Personaggi ben caratterizzati
  • Controlli precisi

CONTRO

  • Prime missioni troppo ostiche
  • Pochi nemici
  • Upgrade degli oggetti caotico