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Tanto sonno

Dopo i trascorsi su iOS e Android, Mojo Bones debutta su 3DS

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   31/07/2014
Siesta Fiesta
Siesta Fiesta
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In un periodo solitamente povero di grandi uscite come quello estivo c'è più spazio per i titoli indipendenti come Siesta Fiesta, che rappresenta l'esordio su console - e nello specifico su Nintendo 3DS - per lo sviluppatore inglese Mojo Bones, finora attivo soltanto su iOS e Android (Tongue Tied, The Curse). Avere il campo un po' più libero dagli ingombranti blockbuster non è però ovviamente garanzia di successo, perché la qualità della produzione rimane requisito fondamentale e imprescindibile. Siesta Fiesta fortunatamente sembra avere tutte le carte in regola, partendo da un'idea allo stesso tempo solida e in parte originale.

Siesta Fiesta è una più che gradevole rivisitazione della formula classica di Breakout

L'effetto 3D

Quasi del tutto assente, appare addirittura deleterio rendendo meno definita l'immagine al prezzo di un minimo effetto profondità. Molto meglio lasciarlo spento.

Il titolo realizzato da Mojo Bones si sviluppa infatti sulle fondamenta della formula di Breakout e dei suoi innumerevoli cloni: in pratica bisogna far rimbalzare una pallina su un barra controllata dal giocatore per distruggere i blocchi presenti su schermo. Semplicissimo, immediato e rapidamente comprensibile. Addirittura gli sviluppatori si sono sforzati di immaginare una trama all'interno della quale il protagonista, un certo Siesta, programmando una pennichella si trova invece a cadere in un sonno profondissimo, durante il quale non si accorge che il suo letto sta viaggiando verso un'isola popolata da bizzarre e colorate creature chiamate Fiesta.

Tanto sonno

Ed è proprio qui che Siesta, sempre continuando a dormire, assume la forma di una pallina destinata a rimbalzare sul suo letto, controllato dal giocatore attraverso analogico, croce direzionale o stilo. Pura follia che comunque non serve ad altro che a dare una giustificazione a ciò che accade su schermo, che come detto in apertura raccoglie a piene mani dal gameplay di Breakout. Ciò nonostante, Siesta Fiesta introduce anche alcune variazioni sul tema che contribuiscono a dare freschezza al prodotto, a cominciare dall'assenza dello schermo fisso sostituito da uno scrolling laterale forzato, e dalla possibilità di aggiungere ulteriore slancio al rimbalzo della pallina premendo il tasto A al momento dell'impatto col letto. Questa scelta produce in primo luogo un maggior dinamismo nello sviluppo dei livelli, che possono così garantire una varietà di situazioni notevole: le strutture di blocchi, pur mai eccessivamente complesse, si presentano in maniera tale da richiedere al giocare sempre un certo livello di analisi e valutazione in merito a quale sia la maniera migliore per attaccarle.

Tanto sonno

Sì, perché ovviamente la sfida non sta soltanto nel cercare di ripulire le schermate, quanto nel costruire combo tali da aumentare il punteggio per ottenere così una medaglia: se il bronzo è alla portata di tutti e l'argento richiede un po' di impegno, per l'oro sono necessarie le proverbiali sette camicie e diversi tentativi. Peccato che lo sforzo non sia ripagato, rendendo il tutto un po' fine a sé stesso: non ci sono particolari extra da sbloccare o classifiche, ragion per cui le motivazioni tendono a mancare. Anche dal punto di vista puramente estetico si sarebbe potuto fare qualcosa in più per sottolineare la realizzazione delle combinazioni migliori così da esaltare maggiormente gli sforzi del giocatore. Malgrado questo, la buona - seppur incostante - cura nel level design è evidente soprattutto per la varietà che gli sviluppatori hanno cercato di garantire, non solo con blocchi di diverso aspetto e consistenza, ma anche con elementi puzzle e variazioni sul tema principale come livelli a tempo e scontri con boss. Questi ultimi, posizionati alla fine di ognuno degli otto mondi (per un totale di 64 livelli), richiedono anche un minimo di riflessione e strategia per essere portati a termine. Il sistema di controllo invece, pur con le diverse opzioni descritte in apertura, si risolve necessariamente nell'utilizzo dello stilo che è effettivamente l'unica maniera per garantire la reattività e la rapidità necessaria per assecondare il ritmo di gioco. Piuttosto gradevole la componente grafica, molto colorata e con uno stile che ricorda un po' quello di Rayman, pur non potendo vantare una caratterizzazione dei personaggi nemmeno lontanamente paragonabile. Notevole però la varietà delle ambientazioni, che contribuisce a rendere fresca e piacevole la progressione.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 4,49 €
Multiplayer.it
7.3
Lettori
ND
Il tuo voto

Siesta Fiesta è una interessante e gradita new entry nel catalogo eShop del portatile Nintendo: pur poggiando sulle fondamenta di un classico come Breakout, gli sviluppatori di Mojo Bones hanno trovato soluzioni di gameplay intriganti capaci di dar vita ad un prodotto ideale per brevi sessioni. Approfondendo l'esperienza vengono a galla alcuni limiti, come gli scarsi stimoli a migliorare le proprie prestazioni e alcune leggerezze di game design, ma tutto sommato è difficile non premiare il più che discreto lavoro fatto dal team britannico.

PRO

  • Buona rivisitazione di una meccanica classica
  • Impegnativo se si vuol ottenere il massimo punteggio
  • Tecnicamente molto piacevole

CONTRO

  • Level design non sempre interessante
  • Qualche imperfezione nel ritmo di gioco