L'idea alla base di Depth non è affatto male: dei cacciatori di tesori marini si immergono in acque abitate da terribili squali bianchi e devono combattere per la loro sopravvivenza, mentre accumulano oro e risorse. In termini di gioco questo si traduce in un team di quattro subacquei armati fino ai denti che devono vedersela con un team di due squali bianchi armati solo dei loro denti.
Ognuna della due squadre offre un ottimo livello di personalizzazione dell'equipaggiamento, con i sub che possono comprare armi sempre più potenti con il proseguo della partita e gli squali che ottengono punti da spendere in abilità speciali. Il gameplay è ispirato a quello dei Left 4 Dead, con gli squali che devono cercare di isolare i sub e i sub che devono lavorare in squadra senza però dimenticarsi di raccogliere tesori e difendere il loro drone S.T.E.V.E., strumento indispensabile per scavare nelle profondità marine. Il drone non può essere distrutto completamente dagli squali, ma può essere messo temporaneamente fuori gioco, rallentandone il lavoro. Ne derivano delle dinamiche da gatto contro topi inizialmente nient'affatto male, con ogni squadra che deve badare bene a non esaurire le vite a sua disposizione, per non regalare la vittoria agli avversari. Ovviamente non esistono zone sicure per i sub, che sono sempre alla mercé dei giganteschi signori del mare, individuabili solo quando parecchio vicini al gruppo o quando stanno divorando un compagno (che può sempre difendersi con un coltello, anche se l'efficacia della contromossa è limitata). Gli stessi livelli sono costruiti come dedali letali, in cui gli squali possono attaccare da ogni direzione, magari sfondando alcune superfici più fragili per crearsi degli altri passaggi. La loro unica arma è la potente dentatura, che usano per straziare i sub (una volta afferrato un umano bisogna agitare il mouse per simularne lo squartamento). I sub invece, oltre a fucili, arpioni e mitragliatrici, dispongono anche di mine, bengala e altri oggetti utili per la difesa.
Depth ci porta in fondo al mare per una non troppo epica tenzone tra sub e squali
Stessa spiaggia, stesso mare
Il problema più grosso di Depth, a parte le difficoltà di accesso ai server di gioco per noi europei, di cui parleremo nel prossimo paragrafo, è la mancanza di varietà che emerge prepotente dopo poche ore. Certo, le prime partite scorrono vie lisce come l'olio grazie alle novità dello scenario e ad alcune meccaniche ben fatte, soprattutto quelle legate agli squali.
Anche vestire i panni dei sub e andare alla ricerca di tesori con il rischio di essere attaccati da un momento all'altro crea un'ottima tensione e regala buoni momenti che fa piacere rivivere di partita in partita. Così come il sistema di crescita dei livelli, che serve per sbloccare gradatamente nuovo equipaggiamento, è un buon movente per continuare a immergersi. Peccato però che l'unica modalità di gioco offerta non regga sulla lunga distanza, soprattutto per colpa delle poche mappe offerte. Insomma, sembra quasi che il team di sviluppo abbia concentrato tutte le risorse per creare squali e sub, senza curarsi troppo del resto. Questa impressione è consolidata dall'alto numero di bug e glitch presenti, con compenetrazioni continue, clipping e chi più ne ha più ne metta. Niente che renda Depth ingiocabile, a essere sinceri, ma vedere le gambe di un sub spuntare da dietro un muro non è un bello spettacolo. Come non è un bello spettacolo la grafica di gioco in generale. Non che si pretendessero meraviglie tecniche da una produzione così piccola, e a essere sinceri gli squali e i sub, ognuno con la propria muta, sono ben fatti, ma in generale tutto sa di vecchio e appassito, confermando che si è speso molto di più per le meccaniche di crescita e personalizzazione dei personaggi, che per tentare di regalare un po' di varietà in più al titolo.
Problemi di linea
Uno dei problemi più snervanti di Depth, almeno per noi europei, è la difficoltà di collegarsi ai server di gioco trovando una partita decente.
La situazione è migliorata rispetto ai primi tempi, ma i tempi di attesa rimangono spesso molto lunghi, con momenti in cui se non si ha tempo e pazienza è facile che si smetta completamente di provare a giocare dedicandosi ad altro. Certo, c'è sempre la possibilità di giocare contro i bot, ma la modalità single player è evidentemente pensata come una forma di allenamento e quando si sono capite le basi del gioco non offre più alcun appeal. Purtroppo non si tratta di un problema di poco conto, visto che non tutti possono permettersi il lusso di stare interi minuti ad attendere che il matchmaking trovi qualche partita accessibile. Speriamo che in futuro la situazione si stabilizzi, ma ormai è dai tempi della beta che chiediamo miglioramenti netti da questo lato, come potete verificare guardando la Sala Giochi che fa da corredo all'articolo, quindi non nutriamo grosse speranze, anche perché dopo l'eccitazione iniziale molti giocatori stanno migrando verso altri titoli.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows Vista e superiori
- Processore: Intel 2.4 GHz o AMD Athlon 2.6 GHz (richiesto dual-core)
- RAM: 3 GB
- Scheda video: ATI Radeon 4870/5770/6770 o Nvidia GeForce GTX 260/460/550 Ti
- Spazio su disco: 2 GB
- DirectX: 9.0c
- Varie: Richiesta connessione a internet a banda larga per il gioco online
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Windows 7 e superiori
- Processore: Intel Core i5-2300 o AMD Phenom II X4 940 o superiore
- RAM: 4 GB
- Scheda video: ATI Radeon 7870/R9 270 o Nvidia GeForce GTX 660 Ti/760
Conclusioni
Quando si recensiscono titoli incentrati sul multiplayer si corre sempre il rischio di essere ingannati dalle prime ore di gioco, sia in positivo che in negativo. Un titolo come Depth all'inizio può sembrare bello e innovativo grazie soprattutto all'inedita ambientazione sottomarina e alla presenza dei giganteschi squali bianchi, ma bastano poche ore di gioco per rendersi conto di quanto sia ripetitivo e di quanto poco alla lunga abbia da offrire. Purtroppo le ottime premesse, soprattutto la personalizzazione dell'equipaggiamento, non vengono sostenute dal gameplay, che nel tempo rivela dei grossi limiti. Aggiungiamoci anche la difficoltà per noi europei (pare che in altri continenti vada meglio) di trovare partite online giocabili in modo decente, e capirete perché abbiamo deciso di sconsigliarvelo. Magari tra qualche mese molti dei problemi saranno sistemati. Forse arriveranno delle belle mod ad aggiungere un po' di varietà. Nel frattempo, se non siete davvero presi dall'ambientazione sottomarina, potete evitarlo e tornare a fare snorkeling.
PRO
- Ambientazione interessante
- Buona personalizzazione dell'equipaggiamento
- Alcune meccaniche interessanti legate all'ambientazione sottomarina
CONTRO
- Diventa ripetitivo dopo breve tempo
- I giocatori nuovi partono svantaggiati
- Per noi europei può essere complicato entrare nei server