A Destiny, qui su Multiplayer.it, abbiamo dato 8.7 quando è uscito a settembre tra le polemiche di chi diceva che era troppo, per gli scarsi contenuti, e persino chi diceva che era troppo poco perché altri MMO (che fossero più o meno RPG) avevano goduto di maggior tolleranza rispetto alle carenze da lancio, alla luce soprattutto di meccaniche da shooter meravigliose.
Dovessimo fare i conti adesso, ci sentiremmo di dare anche di più dopo aver speso col nuovo lavoro Bungie più ore che con qualsiasi FPS degli ultimi cinque anni, con un grado di frequenza che possiamo ricordare solo per Halo 3. Questo però non ci fa scordare dei problemi del gioco, che sono senz'altro quelli dei contenuti da rivedere, ma anche quelli di un loot system troppo random e della mancanza di matchmaking per le incursioni, che non c'è per scelta, ma a cui non fa da contraltare una gestione dei clan che consenta di organizzare vere e proprie attività online. Insomma, di fronte a un gioco che ha qualcosa che tanti altri non hanno e che ti costringe a tornare in rete ogni giorno, la pubblicazione de L'Oscurità dal Profondo è la prima e più importante occasione per capire cosa ha in serbo Bungie per la sua creatura che, se davvero deve vivere per dieci anni, ha bisogno di cure continue ed efficaci.
Arriva Eris
Qualche tempo fa abbiamo intervistato il presidente di Bungie che ci aveva detto che uno dei punti di forza del primo DLC sarebbe stata la storia e gli esperimenti narrativi ad esso legati. Questi, in buona sostanza, si concretizzano in un nuovo personaggio, Eris unica guardiana sopravvissuta al combattimento con Crota, vera e propria divinità adorata dall'Alveare, una delle quattro razze aliene da combattere. Questo nuovo personaggio appare come vendor nella Torre e dà una serie di missioni al giocatore, missioni che per essere affrontate hanno bisogno della realizzazione di alcune taglie (le sidequest di Destiny).
In pratica, invece che tre nuovi capitoli tra cui correre, Bungie decide di cadenzare il ritmo obbligando il giocatore a una serie di step intermedi che aiutano a contestualizzare la storia, che resta piuttosto fumosa e in gran parte legata alle informazioni delle carte del grimorio che però possono essere solo lette sul sito web di Destiny. L'idea è interessante, così come lo sono le missioni (se ne aggiunge una quarta con la collaborazione di Xur, il mercante che appare sulla Torre nei fine settimana), ma che restano piuttosto brevi e in gran parte dislocate in zone delle mappe in cui i giocatori hanno girovagato in lungo e in largo per mesi. La sensazione di deja vu, poi, si estende anche ai nemici, che sono, salvo il reskin di alcuni boss, gli stessi del gioco base. In circa due ore (lo potete vedere dal A Pranzo Con in calce), abbiamo finito al primo tentativo la nuova parte legata alla storia giocandola al livello 30 di difficoltà e siamo arrivati alla fine del nuovo Assalto. Per gli utenti PlayStation ce n'è anche uno esclusivo ma che si risolve nel percorrere a ritroso l'ultimo livello della campagna base svoltando a un bivio per ritrovarsi di fronte a un portale energetico dietro al quale ci siamo domandati per mesi cosa potesse esserci: due stanze e uno scontro con i boss finali della Volta di Vetro più deboli e una versione coperta di muschio dell'idra da sconfiggere alla fine di uno dei vecchi Assalti, il Nexus. Parlando della Volta di Vetro, il precedente raid da giocare in sei giocatori contemporaneamente, ce n'è un altro a chiudere il pacchetto del PvE che porta il giocatore nelle profondità della Luna a sconfiggere Crota, la divinità dell'alveare sul punto di risvegliarsi e invadere il cosmo, e anche per l'espansione si rivela l'apice della produzione Bungie con meccaniche mai visitate prima dagli FPS che costringono ad alternare piccole intuizioni da avventura a fasi platform, combattimenti corpo a corpo e il solito copioso e intensissimo gunplay, che tiene prepotentemente incollati al pad.
Questa recensione è stata scritta sei giorni dall'uscita del DLC e subito dopo aver portato a termine la nuova incursione con la solita scarica d'adrenalina e il girovagare per una serie di mappe ispirate e fuori dal comune che però non rappresentano la qualità del contenuto generale de L'Oscurità dal Profondo, che resta più basso di quello proposto a settembre. Le nuove attività sono linfa vitale per chi gioca a Destiny da mesi, ma il level design, pur sempre di buon livello, è meno compiuto di quanto fatto in precedenza, con livelli che chiedono al giocatore meno impegno tattico e d'analisi delle ambientazioni, visto che per la maggior parte si tratta di andare e distruggere quel che ci si para d'innanzi stando solo attenti a pulire le aree prima di entrarci. Ci sentiamo di fare anche un'annotazione. Ogni settimana al giocatore viene proposto un assalto da fare come eroico e come Cala la Notte, ovvero il contenuto più difficile a disposizione del gioco, che diventa esaltante anche grazie all'ottima intelligenza artificiale dei nemici. Ogni giorno, invece, c'è un capitolo della storia che va affrontato a livello Eroico. Queste tre attività sono le sole consentono velocemente di ottenere alcuni degli elementi necessari per potenziare armi e armature e quando l'Assalto o il livello scelti provengono dall'espansione, ai giocatori che ancora non l'hanno comprata non resta alcuna possibilità di farli, limitando di fatto il contenuto a disposizione. È ovvio che con un DLC ci siano contenuti esclusivi che chi non acquista deve aspettarsi di non poter giocare, ma non c'è un buon motivo per cui chi ha comprato il gioco a settembre non possa continuare coi vecchi livelli in alcune attività che sono alla base dell'esperienza offerta da Destiny e sarebbe stato lecito aspettarsi una scelta tra vecchi e nuovi assalti e missioni così da non scontentare nessuno. A chiudere il pacchetto ci sono anche tre nuove mappe multiplayer, queste sì affrontabili in una playlist separata, ma che non aggiungono granché all'offerta, visto anche che possono essere giocate solo nelle modalità deathmatch, restando inspiegabilmente esclusa Controllo (almeno fino al 23 dicembre) .
Arriva finalmente il primo, attesissimo DLC di Destiny: L'Oscurità dal Profondo!
New economy
Il passaggio più importante segnato da L'Oscurità dal Profondo è l'innalzamento del level cap per i personaggi al 32 che va raggiunto come prima trovando o comprando pezzi d'armatura con dentro luce sufficiente a salire. Laddove prima il limite era 30 particelle di luce si passa a 36 per pezzo d'equipaggiamento. Servono quindi tre oggetti leggendari trovati nella nuova incursione e almeno un oggetto esotico. La cosa positiva è che chiunque, anche i giocatori che non hanno comprato l'espansione, possono arrivare almeno a 31 semplicemente comprando dai vendor quanto serve.
Eris porta con sé tutta una nuova serie di Taglie giornaliere legate ai nuovi contenuti e all'ambientazione lunare dell'espansione e, soprattutto, vende i nuovi materiali ascendenti necessari per potenziare le armature trovate durante la Fine di Crota, la nuova incursione. Questi materiali si trovano solo lì e quindi arrivare al 32 sarà cosa lunga e impegnativa visto che, come sempre, il loot lo si può ottenere una sola volta a settimana. Di più, in attesa di una patch decisamente urgente, la precedente e bella incursione, la Volta di Vetro, diventa sostanzialmente inutile perché rilascia materiali ascendenti inutilizzabili per le nuove armi/armature e soprattutto perché non sono state aggiornate le statistiche dei pezzi rinvenibili che quindi sono, tranne un'arma, tutti più deboli di quelli che chiunque può comprare semplicemente andando alla Torre e spendendo una manciata di marchi dell'Avanguardia e del Crogiolo, ovvero quelli che si ottengono tra PvE e PvP ogni settimana. Anche le armi subiscono un boost di prestazioni, raggiungendo un limite massimo di attacco che passa da 300 a 331. Le nuove armi si comprano o si trovano soprattutto giocando alla nuova playlist degli assalti (il livello di difficoltà passa dal 24 al 26) o in PvP, mentre per le vecchie, per le quali magari si sono spese giornate intere di farming per potenziarle, bisogna aspettare che il famigerato Xur offra nel fine settimana la possibilità di resettarle e portarle al nuovo livello, obbligando però il giocatore a riattivare tutti i perk rifacendo le stesse attività di sempre, visto che i nuovi contenuti si limitano, come detto, a tre capitoli storia e un assalto (due, se si gioca la versione PlayStation).
Questo, però, se si parla di armi e armature Esotiche, le più rare e potenti. Tutte le armi e armature leggendarie non possono essere recuperate e vanno ricomprate o trovate di nuovo giocando, vanificando quanto fatto sinora. Anche qui, è abbastanza normale che in un MMO con una nuova espansione il vecchio armamentario diventi obsoleto e che si debba acquistare il nuovo pacchetto per proseguire, ma qui si sta parlando non solo delle nuove armi previste dall'espansione, ma di tutte quelle vecchie che vanno riottenute rifacendo le stesse attività di prima e nelle stesse zone perché quelle nuove non sono sufficienti né a trovarle né a dare tutti gli oggetti necessari per potenziarle. L'Oscurità dal Profondo offre discreti contenuti a livello qualitativo, confermando l'eccezionalità delle incursioni e uno stile artistico e tecnico che trasmettono, a seconda di cosa si stia facendo, esaltazione, paura, divertimento o anche solo semplice tempo per chiacchierare con amici come nel più classico degli MMO, unito però a meccaniche shooter che hanno pochi paragoni sul mercato. Serve più coraggio, però, la risoluzione di alcuni problemi che oramai Destiny si porta dietro da settembre e il rilascio di contenuti più continuo e non legato solo alle nuove espansioni a pagamento perché i 20€ richiesti non sono pochi a meno di non aver preso il season pass cosa che chi sta continuando a giocare avrà già fatto o non potrà non fare perché rinunciare all'esperienza offerta da Bungie è dannatamente difficile. Chi scrive ha giocato e continuerà a giocare quotidianamente a Destiny per le prossime settimane, ma per arrivare ai dieci anni previsti per il progetto, se non alla pubblicazione del prossimo DLC, serve una correzione di rotta.
Conclusioni
PRO
- La nuova incursione è sempre bella
- Il sistema delle taglie che scandiscono gli step della storia
- Chi ama Destiny ci giocherà inevitabilmente ore e ore
CONTRO
- Il nuovo sistema di economia e il reset virtuale dell'equip è una scelta potente
- Per il prezzo, ci si sarebbero aspettati più contenuti
- La vecchia incursione diventa obsoleta