Kenta, il protagonista di Sakura Angels, viene attaccato in pieno giorno da un demone, ma in suo aiuto arrivano due ragazze angelo custode, che oltre ad avere dei vestiti che lasciano poco all'immaginazione, soprattutto per via degli smisurati attributi mammellari, sono anche le sue protettrici personali da lungo tempo. Nonostante Kenta sia il perfetto medioman da visual novel, pare che il destino gli abbia riservato un ruolo fondamentale per il futuro del pianeta terra.
Le due non si presentano immediatamente, ma Kenta se le ritrova in classe (ovviamente è uno studente), vestite da strappone in divisa. Qui farà la loro conoscenza, apprenderà i loro nomi: Hikari e Sayaka; e scoprirà di più sul suo fato, a parte quello di essere una persona insulsa. Presto farà la conoscenza anche di chi vuole rapirlo (ovviamente porta la quinta e gira con il seno di fuori), assisterà a feroci combattimenti smutandati tra ragazze e incapperà in ogni genere di incidente sexy immaginabile avendo sempre intorno due tipe simili, in puro stile film pecoreccio degli anni '70. Nel mentre, con una mano sul mouse e l'altra libera verso il paradiso, il giocatore assisterà impassibile al susseguirsi sullo schermo di immagini soft erotiche incorniciate da situazioni banali, con queste ultime che sembrano uscite dal manuale del genere. Winged Cloud, lo sviluppatore, cui dobbiamo il pessimo Sakura Spirits, il mediocre The Guardian's Spell e il buon Pyrite Heart, tutte visual novel, ricade un'altra volta nel tranello di puntare sulla bellezza delle forme femminili fuori misura senza scostarsi di un millimetro dai cliché narrativi più abusati. Il problema non è l'erotismo in sé, che nelle visual novel può starci e, anzi, in alcuni casi è fondamentale: purtroppo in Sakura Angels, oltre ai seni, s'intravede solo una disperata mancanza di creatività, che viene compensata in minima parte dai bei disegni e dall'uso consapevole della sintattica del genere.
Niente di rilevante
In tutta la storia, esauribile in una manciata d'ore, l'intervento del giocatore è minimo.
I personaggi che formano il cast sono tre più il protagonista, mentre le possibilità di alterare la trama sono nulle. Al massimo si possono fare delle scelte scontate che permettono di sbloccare artwork differenti (per la cronaca: basta giocare un paio di volte per sbloccarli tutti e vivere felici), ma la progressione narrativa è identica in ogni caso, con solo alcune battute cambiate. Poco importerebbe di fronte a testi ben scritti e a situazioni davvero intriganti, ma così non è. Che poi il problema non sono solo i cliché, ma l'incapacità dimostrata di rielaborarli. Ormai di visual novel tradotte, quantomeno in inglese (anche questa non ha l'italiano), ce ne sono a decine, alcune anche molto belle e ben scritte, quindi è facile che gli appassionati del genere abbiano a disposizione i mezzi culturali adeguati per fare i dovuti confronti. Insomma, innamoramento per le ragazze a parte, ci sono pochi motivi per i quali qualcuno dovrebbe scegliere Sakura Angels su altri titoli. Per dire, Nekopara Vol. 1 costa lo stesso prezzo, dura di più e non nasconde il suo voler mostrare delle ragazze svestite dalle tette grosse dietro a una storia avventurosa (volendo in quel caso c'è anche la versione eroge, ma non divaghiamo troppo). Oltretutto è anche tecnicamente migliore. Insomma, Sakura Angels dalla sua ha davvero pochissime carte da giocare, carte che non gli bastano per elevarsi dalla massa.
Nonostante le tette, Sakura Angels non riesce ad andare oltre i cliché delle visual novel di genere
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7 -4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 8.1
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP
- Processore: 1.2 GHz Pentium 4
- RAM: 1 GB
- Spazio su disco: 200 MB
- DirectX: 10
Conclusioni
Sakura Angels è una pessima visual novel per tutti i motivi espresso nell'articolo. Se vogliamo possiamo aggiungerne altri qui nei commenti, visto che comunque lo spazio c'è e non è giusto farci crescere delle ragnatele. Ad esempio potremmo dire che i disegni degli scenari sono troppo generici e asettici, ossia non fanno nulla per rappresentare i sentimenti espressi nei testi. Oppure potremmo ribadire che il buon Kenta è davvero un personaggio insulso, tanto per aggiungere un altro tassello al disastroso quadro. La sostanza cambierebbe poco: il consiglio è quello di evitare accuratamente questo titolo e di puntare ad altre visual novel. Ce ne sono di migliori, in ogni possibile senso, anche quello di esercizio della mano portante.
PRO
- Disegni non male
- Buona colonna sonora
CONTRO
- Trama con troppi cliché e generalmente noiosa
- Situazioni sexy prevedibili
- Protagonista inutile