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Scontri mortali

I carismatici maghi di Magicka si danno agli scontri a squadre

RECENSIONE di Mattia Comba   —   16/05/2015
Magicka: Wizard Wars
Magicka: Wizard Wars
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Se siete arrivati a questa recensione perché avete amato Magicka, sappiate fin da subito che Wizard Wars non è Magika 2, per quello dovrete aspettare ancora qualche mese. Il piano di Paradox Interactive infatti è stato di dividere il franchise in due filoni, con il team Arrowhead impegnato a dar vita alla campagna del secondo capitolo della serie, e Paradox North con il compito di crearne una variante multiplayer competitiva, sulla falsa riga dei MOBA. Sulla carta il tutto potrebbe sembrare eccellente: lo stile grafico accattivante, i piccoli maghi divertenti, un numero enorme di incantesimi e combo a cui si va ad aggiungere una struttura team based che poggia su un valido modello free to play. Gli ingredienti per un ottimo titolo ci sono tutti, ma come ci ha insegnato anche e soprattutto la storia recente, è l'esecuzione a fare la differenza tra un titolo meritevole e uno dimenticabile. In più la competizione in questo ambito è più che mai serrata con DOTA2 e League of Legends a dominare incontrastati, Smite in continua espansione e Heroes of the Storm quasi pronto ai nastri di partenza. Riuscire a competere con i giganti non è mai semplice, ma al suo arco Magicka: Wizard Wars mantiene intatta la vena scanzonata e un gameplay più complesso della media che sicuramente faranno breccia nel cuore degli appassionati... anche se non siamo sicuri che puntare sul sentimentalismo possa bastare.

Magicka: Wizard Wars porta gli scontri competitivi a squadre all'interno del franchise Paradox

Maghi da battaglia

Se avete già avuto occasione di giocare a un titolo della serie, vi troverete subito a vostro agio con Wizard Wars. Sposando la filosofia dei titoli solamente competitivi e distanziandosi diametralmente dalla solida componente narrativa che ha caratterizzato il primo Magicka, in questo caso senza troppi preamboli ci ritroviamo immediatamente al centro dell'arena a testare la solidità del combat system.

Scontri mortali
Scontri mortali

Per chi fosse a digiuno c'è un corposo tutorial che introduce le basi sia delle meccaniche di gioco sia dei controlli, questi ultimi come da tradizione semplici e intuitivi da capire ma difficili da padroneggiare con efficacia. In tal senso ne gioveranno i veterani del genere: rimanendo fortemente ancorato al gameplay della serie, anche i più smaliziati si troveranno fin da subito a doversi confrontare con un numero di tasti decisamente sopra la media e con un ritmo di gioco scandito dal tempo di preparazione di ciascuna magia. Ogni attacco deve essere preparato prima di essere eseguito, ma a differenza del titolo precedente abbiamo a disposizione solamente tre elementi da combinare invece di cinque, aumentando di conseguenza il ritmo e la spettacolarità degli scontri. Un fattore da non sottovalutare in tal senso è la presenza del fuoco amico sempre attivo e la possibilità di "incrociare i flussi" per dar vita a nuove e potentissime magie. È proprio la grande duttilità della magie del nostro mago a dare spessore e profondità al gameplay ampliando a dismisura l'utilizzo di ogni singola abilità rispetto a quanto siamo abituati a vedere nei MOBA più blasonati. L'interazione ha risvolti molto più complessi di quel che potrebbe apparire a una singola occhiata. Se ad esempio un vostro compagno lancia una scarica di fulmini sul team nemici, voi fate piovere per ampliarne ancor di più la portata distruttiva; allo stesso modo se siete voi ad essere sotto attacco avrete a disposizione un vasto campionario di magie con cui bloccare gli avversari e proteggere i vostri compagni ad esempio facendogli cascare addosso uno scroscio d'acqua per limitare i danni di una magia di fuoco avversaria. Gli scontri sono quindi incentrati pesantemente sul lavoro di squadra, sulla tattica e sul giusto tempismo di esecuzione molto più che sull'attacco frenetico e forsennato. Attaccare a testa bassa è di gran lunga la strategia meno auspicabile e proprio per questo Wizard Wars dà il meglio se giocato in compagnia di amici utilizzando cuffia e microfono.

Problemi strutturali

La differenza di abilità tra un nuovo giocatore e uno navigato diventa quindi palpabile, sottolineando ancora una volta quanto i titoli legati a Magicka siano sì facili da avvicinare, ma estremamente complessi e profondi quanto di tratta di padroneggiarli alla perfezione. Questo potrebbe scoraggiare i più, soprattutto in vista di un sistema di crescita del personaggio davvero molto lento che in tal senso va a premiare coloro che decideranno di mettere mano al portafogli.

Scontri mortali
Scontri mortali

Trattandosi comunque di acquisti di boost di punti esperienza, fortunatamente il tutto non va a incidere sulle prestazioni in game con i giocatori chiamati comunque a dare sfoggio della propria abilità per avere la meglio sugli avversari. Si possono acquistare chiavi per sbloccare premi giornalieri causali, ma se si gioca con la dovuta costanza Wizard Wars può essere goduto interamente come un vero titolo free to play. Se il modello economico si è dimostrato sostenibile, è l'infrastruttura online che sorprendentemente ha fatto un buco nell'acqua, compromettendo gran parte dell'esperienza ludica del titolo Paradox North. Come in ogni MOBA, il modo migliore per approfondirne le meccaniche e progredire più velocemente è sicuramente quello dei match online che però soffrono tantissimo in fase di aggregazione dei giocatori. Il livello del giocatore viene determinato dalle statistiche più importanti come il numero di uccisioni effettuate, i punti ottenuti in ogni partita e il tempo di gioco complessivo, salvo poi venire completamente ignorato in fase di matchmaking. Il risultato sono squadre spesso sbilanciatissime dove a farne le spese sono in egual misura neofiti e veterani, sia sotto il profilo ludico che del divertimento. Ritrovarsi contro avversari fortissimi durante le prime partite è sicuramente una cosa traumatica che non può far altro che scoraggiare i giocatori a continuare il proprio percorso, così come avere una partita buttata alle ortiche ancor prima di iniziare perché il sistema ha messo nella nostra squadra un giocatore alle prime armi non ha senso. Questa situazione è sicuramente figlia della community ancora circoscritta del titolo, ma un sistema simile può davvero compromettere alla base l'esperienza di gioco remando in direzione opposta all'ottimo gameplay, appagante e divertente. Inoltre manca completamente un sistema di notifica agli sviluppatori per i comportamenti scorretti e di penalizzazione per le disconnessioni, fin troppo frequenti visti gli infelici abbinamenti di cui sopra. Oltre alla classica modalità PvP a squadre, ci sono i duelli uno contro uno, una modalità con i punti di controllo da conquistare e una terza tipologia in cui fronteggiare creature controllate dall'intelligenza artificiale da uccidere velocemente per abbattere le difese nemiche e distruggergli la base. Non tantissima varietà dunque, che sicuramente non aiuta a mettere una pezza ai conclamati problemi di matchmaking.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processoree Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 980
  • Windows 8 a 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore 2.4 GHz Dual Core CPU
  • 2 GB RAM
  • Scheda video 512MB NVIDIA GeForce 9800 / ATI Radeon HD 2600 XT
  • 2 GB di spazio su disco

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
7.3
Lettori (8)
7.8
Il tuo voto

Purtroppo questo spin off della serie Magicka non è riuscito a convincerci completamente. Magicka: Wizard Wars è un titolo molto vicino alla filosofia dei MOBA, che tuttavia cade fragorosamente sui fondamentali: il sistema di matchmaking non funziona, mancano i richiami e non c'è penalità alcuna per le disconnessioni. Essendo un titolo online ci sarà modo di migliorare questi aspetti con patch e aggiornamenti futuri, ma al momento è più il potenziale sprecato da un'infrastruttura online non adatta allo scopo, piuttosto che i meriti per aver messo in piedi un titolo multiplayer basato su un gameplay solido, profondo e stratificato capace di catturare il giocatore senza obbligarlo a fargli spendere un euro.

PRO

  • Gameplay profondo e stratificato
  • Veramente free to play
  • Tante varietà tra gli incantesimi
  • Graficamente piacevole

CONTRO

  • Sistema di matchmaking da rivedere
  • Manca il sistema di "reporting"
  • Poche modalità