Che Shin Megami Tensei sia una serie, nata peraltro nell'ambito di un progetto mediatico esteso non solo all'intrattenimento elettronico, che ha dato vita a numerosi spin-off i quali poi hanno assunto vita e dignità propria (basti pensare a Persona), non è un mistero per nessuno. Devil Survivor in particolare è la declinazione che i ragazzi di Atlus hanno ideato per il Nintendo DS, combinando le classiche tematiche della saga e il suo esigente battle system con un gameplay strategico che meglio si adatta a una console portatile e che prende diversi spunti da un classico made in Kyoto quale Fire Emblem. Su Nintendo DS troviamo due episodi, e in virtù della loro bontà e del fatto che, in particolare il secondo, sono usciti un po' tardi nell'arco di vita della macchina, cosa c'è di meglio di un bel paio di remake sull'erede del portatile dual screen? Record Breaker, remake di Devil Survivor 2, si può quindi definire un'operazione commerciale, ma attenzione: se a una base già superlativa si aggiungono nuovo materiale e una cura certosina, anche un'operazione commerciale può essere manna dal cielo per il pubblico videogiocante.
Remake di un titolo ingiustamente trascurato sul vecchio Nintendo DS, torna Devil Survivor 2!
Una settimana da demone
Il setting di apertura è classicissimo per tante storie giapponesi, un liceo pieno di adolescenti alle prese con esami, problemi insormontabili di cui rideranno una volta adulti e misteriosi siti web che predicono, con tanto di video, la morte dei propri amici.
Una volta scelto il nome del protagonista, la prima cosa che venite a sapere dal suo vecchio amico Daichi è proprio l'esistenza di Nicaea, un sito internet che sembra andare per la maggiore tra i coetanei. Grazie alla moderna tecnologia degli smartphone v'iscrivete subito anche voi, scegliete il sesso dell'avatar che vi accompagnerà alla sua scoperta, venite a sapere che proprio l'altra sera una delle morti predette si è verificata esattamente com'era descritta nel relativo video visto da tutti i vostri compagni di classe, e per il momento la storia, sebbene un po' inquietante, sembra finire lì. Tornando a casa con Daichi, poi, incontrate e parlate anche con Io, una ragazza bella, timida e intelligente per la quale tutta la scuola sembra avere una cotta. Come migliorare quindi una giornata come questa? Semplice, con un bel video che predice la vostra morte sotto un treno deragliato, un enorme terremoto che sconquassa tutta Tokyo e un combattimento con dei mostruosi demoni usciti da chissà dove, i quali però una volta sconfitti passano al vostro servizio, coi telefonini che, distrutti i normali operatori, sembrano essere collegati solo al misterioso Nicaea che vi fornisce man mano informazioni e app. La storia che parte da qui vi vede coinvolti nel salvataggio del Giappone e del mondo intero dall'invasione dei demoni, con una sola settimana a disposizione che vi porterà di città in città e di battaglia in battaglia a scoprire l'origine del mistero.
Allenatore di demoni
Nell'arco dei sette giorni manderete l'orologio in avanti di mezz'ora scegliendo uno tra i vari eventi che vi vengono proposti. Li possiamo dividere in due categorie, battaglie e dialoghi, questi ultimi utili ad approfondire la trama, i personaggi e anche il rapporto del protagonista con essi. Una delle tante app che Nicaea mette a disposizione è infatti Fate, che come i Social Link di Persona tiene conto delle diverse relazioni del protagonista le quali diventando più strette danno accesso a nuove caratteristiche e abilità utilissime nella lotta.
Solo alcuni degli eventi proposti sono però obbligatori: molti sono disponibili solo per un periodo limitato e bisogna fare attenzione, perché se ci viene detto di trovarci alla determinata ora in un determinato posto e non lo facciamo andiamo incontro a conseguenze irreversibili quali la morte di un personaggio non giocante o l'impossibilità di accedere a parti intere della storia. In un solo playthrough è impossibile vedere tutto quello che c'è da vedere, cosa questa che favorisce la rigiocabilità per tutti quelli che avranno voglia di riaffrontare una buona sessantina di ore per amor di completezza. Il focus di tutta la questione sono però i tanti demoni che potremo schierare in battaglia. Il modo per procurarseli è un'asta nella quale si aggiudica il premio chi offre di più: già qui passerete diversi momenti perché di volta in volta viene proposta "merce" diversa e sempre più pregiata, ma ancora meglio è la possibilità di fondere due diverse creature per crearne una nuova, più potente e che erediterà alcune delle abilità dei "genitori". L'app Fusion è talmente divertente che costituisce quasi un gioco in sé, con il pregio di essere però fondamentale ai fini dei combattimenti: i demoni sono tanti, tutti molto ben caratterizzati sia esteticamente che come caratteristiche, e per di più su Nintendo 3DS sempre nuove fusioni sono disponibili tramite Spotpass. Scoprirli tutti è un piacere e ancora più piacevole è metterli alla prova sul campo di battaglia.
L'effetto 3D
Scarsamente utilizzato e ancor meno visibile, semplicemente per la scelta di utilizzare lo schermo superiore solo in alcuni tratti del gioco, per visualizzare elementi di gioco quali le varie statistiche, fondamentali ma che per la loro stessa natura non si prestano a spettacolarizzazioni estreme.
Il Napoleone degli Inferi
Mentre però i demoni assumono nuove abilità semplicemente livellando, non così i protagonisti umani, che prima di ogni battaglia devono scegliere a quale demone sottrarne una, e se il suddetto mostro viene ucciso da un'altra squadra la relativa abilità non è acquisita. Sebbene più in là a questa regola sarà possibile derogare in qualche modo, ciò non fa altro che rendere ancora più tattici ed esigenti i già difficili combattimenti, dei quali andiamo finalmente a parlare. Il campo di battaglia ci viene proposto nella classica forma di griglia isometrica, sulla quale controllare a ogni turno le diverse squadre decidendo se muovere, attaccare o usare le abilità. La tattica facile facile di muovere tutti i team verso un unico obiettivo e mazzuolare come si deve l'avversario viene scoraggiata dalla meccanica dello "skill crack" testé descritta, dalla conformazione stessa delle arene e dalle varie caratteristiche di amici e nemici, ma in generale le battaglie sanno essere molto difficili sia perché spesso obiettivi e condizioni cambiano in corsa, sia perché i demoni avversari sono estremamente tosti. I combattimenti veri e propri sono quelli classici della saga, tre contro tre a turni, e sin dall'inizio potrete scordarvi di avere vita facile rendendo necessaria un'attenta pianificazione dei team, che devono essere forti ed equilibrati. Al di là del poter scegliere, durante l'avventura, tra due diversi livelli di difficoltà, un modo per superare quest'ostacolo sono le Free Battle, eventi cui è possibile accedere senza gravare sul tempo, che danno meno punti esperienza delle battaglie normali ma sono utili a livellare i demoni meno usati e ad acquisire denaro da spendere nelle aste. Le Free Battle sono un concept quasi necessario nell'ottica del gioco, ma lasciano il fianco scoperto alla possibilità di abusarne alterando il delicato equilibrio messo in piedi dai programmatori, a maggior ragione vista l'eccellente fattura del combat system, e il non avervi posto un limite costituisce uno dei pochissimi difetti del prodotto. A porre tale limite sarà però necessariamente la voglia di andare avanti nella bella storia, una trama che, sebbene non brilli per originalità, risulta sempre interessante e ben scritta.
Rifacimenti intelligenti
Le tematiche horror e infernali, a tratti addirittura splatter, si accompagnano ad un'atmosfera pesante da genere catastrofico, che rende un grande senso di ansia e urgenza, ma non impediscono momenti molto più leggeri, umoristici e addirittura romantici, e classiche tematiche adolescenziali in salsa anime.
Una grande completezza anche qui, insomma, senza contare i tanti misteri da risolvere e i numerosi personaggi da approfondire, con relativi colpi di scena dell'ultimo minuto che tengono incollati ai due piccoli schermi del 3DS, anche grazie ai dialoghi ottimamente scritti e doppiati e allo stile del disegno, caratterizzato dall'eccellente tratto manga di Suzuhito Yasuda, molto moderno e intrigante e che dona grande personalità a demoni e umani. Dialoghi, in parte riscritti e interamente doppiati, e disegni ottimizzati per una superiore risoluzione, sono tra i protagonisti dell'operazione remake, che ha invece interessato solo parzialmente il reparto tecnico vero e proprio, il quale si avvale semplicemente di una maggiore pulizia. Se ciò per quanto riguarda le belle e varie musiche di Kenji Ito, che spaziano dal rock all'elettronica fino a componimenti estremamente disturbanti, è un plus solo gradito, lo stesso discorso non si può fare per la grafica, un 2D che risultava eccellente sul vecchio Nintendo DS ma che qui viene semplicemente riproposto un pochettino più pulito, così come è stato pochissimo sfruttato lo schermo superiore e le sue capacità stereoscopiche, per statistiche e poco più.
Il punto fondamentale di questo remake è però un altro, ben più sostanziale: una vera e propria seconda parte dell'avventura, che prende le mosse dalla fine degli eventi narrati nella prima e che è giocabile sin dall'inizio per chi abbia già vissuto l'originale. Più corta della base, questa seconda parte si aggira comunque sulla trentina di ore mantenendone la stessa qualità sotto tutti gli aspetti, e vista la lunghezza media dei videogiochi di questi tempi da sola varrebbe ampiamente il prezzo del biglietto. In fin dei conti un senso molto maggiore donato a un remake che non una semplice rivisitazione tecnica. Tutto questo ben di demone viene presentato però, e siamo al grosso limite di tutta la produzione, solo ed esclusivamente in inglese. Vista la complessità di trama e sistema di gioco questo taglia fuori una grossa fetta di giocatori nostrani, e sebbene non si possa parlare di un difetto un vero e proprio ma solo relativo a una parte di videogiocatori, è un fattore che va assolutamente considerato nell'ottica di un acquisto che per il resto può ritenersi addirittura indispensabile per gli amanti del genere, e consigliatissimo per tutti quanti.
Conclusioni
Non abbiamo che grattato la superficie di Shin Megami Tensei Devil Survivor 2: Record Breaker, un SRPG eccellente in tutto e per tutto, che svetta tra le produzioni del genere non tanto per questa o quella caratteristica particolarmente vistosa, quanto per il complessissimo e ricco sistema di gioco sia a livello strategico che tattico, e che però riesce a mantenere un equilibrio perfetto in ogni situazione, fatto salvo il non abusare delle Free Battle. Accompagnato da una storia sempre interessante e da un'estetica squisita, questo remake lascia un tantino a desiderare in quanto a tecnica, ma sfoggia una buona trentina di ore di gioco interamente nuove e per nulla inferiori al materiale originale. Ingiustamente trascurato su Nintendo DS, Devil Survivor 2 ha l'occasione di prendersi il posto che si merita tra i grandi SRPG di tutti i tempi e nell'olimpo della produzione Nintendo 3DS, con la sola mancanza di una localizzazione in italiano, mancanza importante per molti, ce ne rendiamo conto, ma che non può sminuire il valore di tutta la produzione.
PRO
- Sistema di gioco molto complesso, vario ed equilibratissimo
- Trama non originalissima ma sempre interessante, personaggi affascinanti
- Estetica anime di grande valore
- Una nuova avventura che potrebbe essere un gioco a sé
CONTRO
- Il sistema di Free Battle rischia di rovinare un po' l'equilibrio
- Remake tecnicamente pigro
- Solo in inglese