Uscito nell'ormai lontano 2013 ma capace di dominare le classifiche anche in tempi recenti, Geometry Dash ha sdoganato con successo il concetto di "sfida casual", nella fattispecie un'esperienza a metà fra platform e rhythm, caratterizzata da una base endless e da un approccio da un lato semplice e immediato, dall'altro assolutamente spietato in termini di difficoltà. Al comando di un buffo personaggio "quadrato", il nostro obiettivo nel gioco è infatti quello di completare un set di percorsi evitando trappole e baratri, cercando di mantenere una precisione e un tempismo pressoché perfetti e memorizzando gli stage in ogni singolo dettaglio, così da poterli portare a termine dopo decine e decine di prove ed errori. A ogni game over si ricomincia da capo, con l'unica consolazione di veder memorizzata la percentuale di progresso nello scenario, motivati dunque a tentare ancora e ancora e ancora. Una formula, dicevamo, che ha saputo attrarre un gran numero di utenti e che ha portato alcuni giorni fa alla pubblicazione su App Store e Google Play di una nuova versione introduttiva del gioco, gratuita seppur limitata (al momento) a soli tre percorsi: Geometry Dash Meltdown.
Geometry Dash Meltdown è un piccolo, godibilissimo concentrato di immediatezza, design e sfida
Prova e riprova
Mettere a punto un gameplay in grado di unire immediatezza e sfida non è semplice, men che meno riuscire a farlo evitando di ottenere un'esperienza troppo frustrante: avendo portato a termine con successo entrambi questi compiti, l'autore di Geometry Dash Meltdown meriterebbe quantomeno un piccolo monumento.
Come detto, ci troviamo di fronte a un prodotto molto semplice da giocare ma davvero difficile da padroneggiare, in cui c'è un percorso che scorre automaticamente e che propone man mano situazioni differenti, che si tratti di evitare spuntoni o baratri, oppure di cimentarsi con vere e proprie variazioni sul tema in cui il nostro personaggio acquista momentaneamente la capacità di volare oppure si trasforma in una sorta di ruota magnetica. Un "practice mode", inoltre, consente di fare un giro dei livelli approfittando di tentativi multipli e riprese immediate dell'azione a ogni game over, costruendo un ulteriore substrato. La filosofia è per molti versi la stessa di Flappy Bird, ma in termini qualitativi i due titoli sono distanti anni luce. Geometry Dash Meltdown vanta infatti tre stage predeterminati (a cui in futuro se ne aggiungeranno altri) e non generati al momento, dunque una sfida che non risulta fine a se stessa e ci invita a memorizzare le caratteristiche di ogni scenario per capire come e quando toccare lo schermo per saltare, accompagnando il tutto con una grafica fluida e stilosa, nonché con una colonna sonora dubstep i cui ritmi sono spesso collegati a ciò che succede sullo schermo, tanto da assumere i connotati di un rhythm game. I banner pubblicitari e i trailer che partono di tanto in tanto rappresentano il prezzo da pagare per un gioco di fatto gratuito, che non include alcun acquisto in-app (toccando l'icona "full version" si finisce sulla pagina dell'originale Geometry Dash) e che si pone dunque come un download obbligato per chi vuole provare questa peculiare esperienza.
Conclusioni
Geometry Dash Meltdown è un piccolo, godibilissimo concentrato di immediatezza, design e sfida. Un prodotto realizzato con l'intenzione di attrarre nuovi utenti verso l'edizione originale del titolo di RobTop Games, in attesa di un vero e proprio sequel, ma che possiede una sua dignità e si lascia giocare con piacere, peraltro in maniera completamente gratuita. Certo, per gustarvi il gioco dovrete entrare nel mood della sfida (quasi) impossibile che propone, memorizzarne i percorsi e interagire in modo infallibile con il touch screen. Ne sarete capaci?
PRO
- Immediato, stiloso e gratuito
- Una sfida assurda e per questo affascinante
- Due modalità disponibili...
CONTRO
- ... ma al momento ci sono solo tre stage
- Aspetti rhythm talvolta fuorvianti
- Dovrete giocarlo in un luogo isolato acusticamente