È evidente ormai che gli endless runner, o running game o quale che sia la definizione precisa con cui siete soliti indicare questi giochi dove essenzialmente si corre, rappresentino ormai una sorta di archetipo videoludico post-moderno. Da Canabalt in poi, ma probabilmente anche da prima, qualcosa è scattato nella mente dei videogiocatori che a quanto pare hanno trovato subito una sintonia particolare con questi giochi che richiedono esclusivamente di correre, evitare ostacoli e arrivare il più lontano possibile.
Quando l'evasione dal mondo reale in un universo di gioco diventa una vera e propria fuga a gambe levate, verrebbe da dire: probabilmente è proprio l'azione tutta gambe e poco cervello a creare quell'alchimia particolare che ha consentito al genere di proliferare in pochi anni in maniera così massiccia, anche se la relativa facilità nello sviluppo potrebbe essere stato un altro fattore determinante a questo riguardo. Qualunque sia stato il meccanismo psicologico alla base di questo fenomeno di massa, fatto sta che i giochi di corse li abbiamo visti ormai in qualsiasi salsa, da semplici reskin di Canabalt a titoli che hanno provato ad aggiungere elementi nuovi, da cloni di Temple Run a giochi che hanno cercato effettivamente una mediazione tra la struttura classica del platform e quella dell'endless runner, con risultati variegati. In un panorama del genere, ReRunners si presenta quantomeno con un paio di punti di forza: a prima vista è la caratterizzazione grafica folle e cartoonesca a farlo stagliare rispetto alla grande massa di giochi similari, ma è poi la sua struttura fondamentalmente multiplayer a rappresentare il maggior elemento di caratterizzazione per questo titolo di Game Alliance, che rappresenta il classico esempio in cui una singola idea ben implementata riesce a far emergere l'intero progetto. Invece di correre da soli contro il tempo, in ReRunners ci troviamo a correre contro il resto del mondo, con una manciata di "fantasmi" registrati dalle performance di altri giocatori lanciati in maniera random all'interno della nostra partita, in modo da metterci contro avversari sempre diversi e temibili. È un'idea semplice ma che riesce perfettamente ad arricchire e caratterizzare un'esperienza di gioco altrimenti che risulterebbe altrimenti trita, oltre a dare un senso particolare di sfida e vivacità.
Sfidate tutto il mondo contemporaneamente a una corsa folle con ReRunners
Corsa contro il mondo
Che ReRunners sia un'interpretazione un po' matta del classico endless runner appare evidente semplicemente guardando le immagini del gioco, con il suo stile grafico stilizzato, le forme folli e grottesche e una tendenza al parossismo nella rappresentazione degli elementi dello scenario. Suona un po' strano ma in tutto questo trova un'ottima collocazione anche l'assurda atmosfera pre-colombiana con cui veniamo iniziati alla corsa, che diventa in questo modo una sorta di evento mistico a cui partecipa tutto il mondo, non si sa bene per quale motivo. Insomma, dal punto di vista stilistico ReRunners è dotato di una coerenza inaspettata, se vogliamo anche superflua ma che assume un peso fondamentale nella creazione dell'identità del gioco, elemento che diventa di grande importanza in un panorama sovraffollato come quello dei titoli mobile di questo genere. La meccanica è semplice e classica, ormai: con due tasti si impartisce la direzione (destra e sinistra), con uno si salta e con un'altro si utilizza un'abilità speciale da scegliere prima della corsa.
Da notare il fatto che non ci sono solo livelli da affrontare di corsa ma anche scenari che possono essere esplorati con più calma, senza la necessità di un timer e con il tempo di trovare i vari segreti e bonus nascosti, cosa che riesce ad arricchire un po' la struttura con situazioni diversificate, oltre a rimarcare come ci sia una quantità di contenuti davvero enorme stipata in questo piccolo titolo. C'è una certa progressione nel gioco, data dalla possibilità di investire denaro nel potenziamento di varie statistiche del corridore (velocità, accelerazione, salto e doppio salto) oltre che sulle abilità speciali. Grande spazio è poi lasciato alla personalizzazione del personaggio, con una grande quantità di elementi cosmetici da acquistare, sbloccare e applicare per rendere il più folle possibile il protagonista. In tutto questo, ovviamente, intervengono anche i classici meccanismi delle micro-transazioni, trattandosi di un titolo free-to-play: c'è una barra di energia che si consuma a ogni corsa e costringe dunque a delle attese tra una partita e l'altra, così come è necessario attendere del tempo per poter applicare i potenziamenti scelti alle varie statistiche. Le attese possono essere eliminate spendendo delle gemme, con queste che ovviamente possono essere acquistate con denaro reale e questo chiude il classico ciclo del free-to-play, a dire il vero meno invasivo qui che in molte altre situazioni.
Conclusioni
È difficile non essere stanchi degli endless runner, ma se c'è un titolo che ha trovato qualcosa da dire in un genere così diffuso è proprio ReRunners. L'idea della corsa in multiplayer asincrono è semplice ma geniale e riesce a segnare l'esperienza di gioco quanto basta da renderla originale, supportata poi dalla caratterizzazione grafica veramente particolare. Certo il succo del discorso è sempre lo stesso e la meccanica è semplice come una corsa da un punto A a un punto B, ma per sessioni brevi e spensierate ReRunners può essere l'ideale, a patto di sopportare la solita meccanica delle attese e dell'energia ricaricabile.
PRO
- Ottima l'idea del multiplayer asincrono
- Caratterizzazione memorabile
- Tanti contenuti e presenza di esplorazione
CONTRO
- Alla fine è sempre un endless runner
- Solita meccanica free-to-play delle attese
- Interfaccia un po' caotica