Il qui presente Snailboy: Rise of Hermitron è il secondo capitolo di una serie iniziata con Snailboy: An Epic Adventure, titolo del 2013 che segnò anche il debutto sul mercato del team di sviluppo indipendente Thoopid. All'epoca in molti furono concordi nel premiare un gameplay decisamente particolare, ma non mancarono delle critiche in merito ad alcuni macroscopici difetti che andavano a influire anche sulla qualità dell'azione di gioco. Snailboy: Rise of Hermitron arriva dunque con le idee ben chiare, riproponendo fondamentalmente la stessa formula epurata però di tutte le negatività che avevano condizionato il prequel: andiamo a dunque vedere se stavolta le cose sono andate per il verso giusto.
Snailboy: Rise of Hermitron fa le cose per bene, ma non si tratta di un titolo adatto a chiunque
Invertebrati alla riscossa
Se nel primo episodio l'ambientazione era quella di un lussureggiante giardino, qui l'azione si sposta nelle profondità del mare, con il protagonista chiamato a fronteggiare il malvagio granchio Hermitron e a fermare i suoi propositi di conquista della barriera corallina.
Non si può certo dire che la forza di Snailboy: Rise of Hermitron sia nella trama, né tantomeno in un design dei personaggi che oscilla tra il brutto e l'inquietante, ma per fortuna il prodotto Thoopid ha ben altre frecce al proprio arco. In maniera sostanzialmente identica al prequel, il gioco offre un gameplay di stampo platform ma con un'impostazione molto più riflessiva della media, cosa che si intuisce già dal peculiare sistema di controllo su cui si basa l'intera esperienza. Per muovere Snailboy sul piano bidimensionale è dunque necessario premere un dito sul personaggio e trascinarlo per effettuare un balzo nella direzione opposta con un'intensità proporzionale alla distanza tracciata sul touch screen. Meccanismi analoghi a quelli resi celebri da Angry Birds ed affini, che qui vengono accompagnati da dei tap ai lati dello schermo che consentono al protagonista di fare dei piccoli passettini in avanti e una pressione mantenuta sul display che gli consente di fluttuare dopo un salto. È evidente da simili premesse che i 25 livelli di Snailboy: Rise of Hermitron non consistono in un'adrenalinica corsa verso il traguardo (peraltro improbabile data la natura dell'eroe di turno) quanto piuttosto in una paziente ricerca del tragitto migliore per raggiungere la fine dello stage evitando gli ostacoli e i nemici e rastrellando il maggior numero possibile di bonus. Ad aggiungere un ulteriore strato di sfida ci pensano i quattro obiettivi opzionali disponibili per ogni schema, che richiedono rispettivamente di trovare uno specifico oggetto, scoprire l'area nascosta, raccogliere tutti i collezionabili ed arrivare in fondo senza perdere nemmeno una vita.
Pur trattandosi di un free to play, inoltre, Snailboy: Rise of Hermitron non calca troppo la mano sul fronte degli acquisti in-app: esistono dunque due tipologie di valute virtuali - monete e perle - che servono rispettivamente a comprare pozioni e potenziamenti e ad annullare gli effetti nefasti di un eventuale game over, ma si può procedere nell'avventura senza doversene servire in maniera obbligatoria. Il problema principale del prodotto Thoopid risiede proprio nel suo peculiare stile di gioco, che può apparire tanto ragionato e riflessivo quanto semplicemente macchinoso e noioso a seconda dell'inclinazione dell'utente: di sicuro gli sviluppatori non si sono scervellati per trovare un compromesso che potesse evitare una simile polarizzazione (sarebbe bastato adottare un sistema di controllo diverso), precludendosi così la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio. Un altro aspetto criticabile di Snailboy: Rise of Hermitron è infine quello prettamente tecnico: il prodotto presenta una grafica 2D pulita e dettagliata ma non troppo dissimile da quella del prequel, e ciò non vale come un complimento considerando che parliamo di un titolo uscito quattro anni fa...
Conclusioni
Snailboy: Rise of Hermitron ha per prima cosa il merito di aver saputo imparare dagli errori del prequel, che qui infatti sono stati opportunamente corretti; soprattutto, il titolo Thoopid gioca bene le carte del proprio peculiare gameplay, mettendo sul piatto un platform a tinte puzzle che ha sicuramente pochi eguali nell'attuale panorama mobile. Il fatto di essere così fuori dagli schemi può rappresentare tuttavia anche un tallone d'Achille per Snailboy: Rise of Hermitron, dato che non è difficile immaginare che più di qualche utente possa non essere conquistato dai ritmi da lumaca (è proprio il caso di dirlo) che contraddistinguono il gioco.
PRO
- Gameplay peculiare
- Discreto livello di sfida
- Acquisti in-app secondari
CONTRO
- Può apparire lento e noioso
- Controlli obiettivamente macchinosi
- Stilisticamente piuttosto brutto