Che Nintendo sia maestra quando si tratta di stratificazione del gameplay è cosa nota. Praticamente tutti i titoli principali della casa vantano meccaniche semplici solo all'apparenza, che nascondono una profondità rara sotto a una coloratissima grafica cartoon o a sistemi intuitivi per chiunque (indipendentemente dall'età). Con un marchio importante come quello di Mario a disposizione, dunque, è naturale che la casa abbia tentato di ampliare le vedute dell'italico idraulico al di fuori dei puri platform, arrivando persino a produrre dei titoli sportivi "atipici" di qualità più che degna. Eppure tra questi curiosi esperimenti di capolavori indimenticabili non ce ne sono mai stati, plausibilmente per via dell'assenza di elementi simulativi, o della comunque marcata spinta verso tutte le possibili fasce di pubblico a cui il buon Mario non ha modo di sottrarsi. Messa di fronte a tale problematica condizione, Nintendo ha pensato bene di mettere in atto il più logico dei piani: riunire i suoi titoli sportivi in un unico gioco- con tanto di nuovi contenuti dedicati - e creare quindi una raccolta capace di soddisfare ogni tipologia di giocatore. Alle redini, gli stessi Camelot Studios a cui si devono i giochi primari da cui la collection è composta; eppure questa strategia apparentemente infallibile non è andata del tutto a buon fine...
Mario Sports Superstars sarà all'altezza dei titoli sportivi sfornati finora da Nintendo?
Siamo sportivissimi
Come detto nell'introduzione, Mario Sports Superstars non è una raccolta di minigiochi, bensì di cinque giochi sportivi completi, che si rifanno a titoli già visti sulle console Nintendo. Il giocatore può scegliere tra calcio, tennis, golf, equitazione e baseball, con un totale di 18 personaggi selezionabili in ogni sport (due vanno sbloccati).
Gli atleti hanno caratteristiche variabili ovviamente, e laddove un Wario vanterà una potenza maggiore, un Waluigi sarà più preciso e tecnico, con le dovute variazioni in base ad ogni disciplina. Le statistiche dei "capitani", tuttavia, sono il meno: prevedibilmente, ogni gioco vanta un gameplay complesso, perfettamente in grado di reggersi in piedi da solo nonostante alcune modifiche sostanziali (forse volute per adattarlo a una console portatile, o semplicemente per una questione di potenza dell'hardware). È quando si vanno a prendere le discipline una ad una che si nota la cura riposta nella loro creazione, dopotutto. Superato un tutorial iniziale (inevitabile, e peraltro incompleto in molti casi, con la necessità di andarsi a leggere le guide interne per apprendere le manovre avanzate), potrete ad esempio scoprire il calcio, una variante di quanto visto in Mario Strikers ma con ben undici giocatori per squadra e la possibilità di sferrare tiri potenziati una volta mantenuto il possesso palla a sufficienza. Ancor più complessi poi Baseball e Tennis, con il primo che richiede un tempismo perfetto per la battuta e permette di eseguire numerosi lanci a effetto (oltre a richiedere un minimo di strategia nella gestione delle basi), e il secondo che a tutti gli effetti sembra essere una trasposizione 1 a 1 delle notevolissime meccaniche di Mario Tennis Open. Golf e ippica chiudono il pacchetto: il primo è a sua volta una sorta di traslazione di Mario Golf: World Tour, estremamente simile a quel gioco anche a livello di interfaccia; la seconda invece è una novità, e vi vede gareggiare in una sorta di strana variante coi cavalli di Mario Kart, ove la tattica e la capacità di prendere la scia degli avversari (i destrieri si affaticano mentre accelerano, e stare in gruppo permette di mantenere l'energia e di scattare di più) risultano molto più importanti della semplice abilità nel curvare.
Fuoriclasse o fuoricampo?
Sulla carta una bomba, insomma, eppure il gioco di Nintendo inizia a scricchiolare quando si va ad analizzarlo un po' più a fondo. Il calcio e il golf sono complessi, ad esempio, ma il primo risulta meno responsivo, veloce e riuscito rispetto al più contenuto ma adrenalinico Strikers, laddove il secondo, impeccabile dal punto di vista del gameplay puro, ha solo quattro tracciati con nove buche ciascuno, che non fanno certo gridare al miracolo.
Persino il tennis ha ben pochi campi, e seppur sia stato riportato con grande fedeltà rispetto al gioco originale, diverte davvero solo in multiplayer, perché l'intelligenza artificiale degli avversari su Nintendo 3DS dà ben poche soddisfazioni anche alle alte difficoltà. A volerla dir tutta, è paradossalmente la novità dell'ippica ad essere la più curata contenutisticamente: offre, pensate, la possibilità di curare e coccolare il proprio cavallo (personalizzandolo con oggetti vari) tra una gara e l'altra, soffrendo tuttavia proprio nella modalità principe, perché un po' lenta e noiosa se paragonata agli altri sport. Per il baseball, prevedibilmente, sono ancora una volta contenuti e modalità ad essere insoddisfacenti, mentre il sistema di gioco risulta di altissima qualità. D'altro canto, proprio il multiplayer che abbiamo appena tirato in ballo sembra essere il fulcro reale di Mario Sports Superstars. Il gioco sfrutta un sistema a punti per le partite online che ricorda da vicino quello visto in Mario Kart 8, ma diviso per ogni singola disciplina. La valuta guadagnata ad ogni partita va invece usata per acquistare buste di figurine dedicate a un album virtuale, che rappresenta davvero un contentino da poco, e non fa che sottolineare la natura competitiva di questa raccolta. Persino qui ad ogni modo ci sono alcuni problemi: in locale le discipline possono venir affrontate in gruppo, mentre online praticamente tutte sono esclusivamente 1 contro 1. Non è tutto peraltro, perché i personaggi possono venir potenziati come "Superstar" utilizzando le carte amiibo, e in questa versione vantano statistiche altissime ottenibili solo in quel modo. Sbilanciamenti da poco, sia chiaro - considerando che le potenti versioni "Star" dei personaggi sono sbloccabili normalmente - ma si poteva indubbiamente evitare. Nulla da eccepire invece per quando riguarda il comparto tecnico: questo è senza dubbio un gioco graficamente eccellente nella libreria della portatile Nintendo; coloratissimo, fluido e davvero piacevole da vedere in azione.
Conclusioni
Seppur di alta qualità dal punto di vista del puro gameplay, Mario Sports Superstars risulta carente quando si va a valutare la sua attrattiva in single player. Questa raccolta è chiaramente pensata per l'online e il multiplayer locale, e dà il meglio di sé quando si hanno amici da affrontare. Inoltre, se da un lato sono pochi gli sport "sacrificati" nel campo delle meccaniche, il fatto che certe discipline siano state riportate in modo pressoché identico ai loro titoli dedicati rende il gioco davvero sensato solo per chi non ha avuto modo di mettere le mani su quei - più completi - prodotti in passato. Ora della fine, Superstars non è certo un titolo scadente, ma Nintendo avrebbe potuto osare molto di più.
PRO
- Cinque giochi, dal gameplay molto curato
- Tecnicamente notevole per un gioco Nintendo 3DS
- Online e con gli amici è spassoso
CONTRO
- In singleplayer lascia molto a desiderare
- Il calcio ha sofferto il passaggio di piattaforma, e l'ippica non è superlativa
- Il sistema di sblocco delle Superstars si poteva evitare