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Farming Simulator 18 sbarca sulle portatili

Una delle serie più particolari arriva anche su console portatile, avrà senso questa operazione?

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   17/06/2017
Farming Simulator 18
Farming Simulator 18
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Il fenomeno che ha portato al successo la serie Farming Simulator è quasi inspiegabile. Vestire i panni di un contadino deciso a far quadrare i conti della sua fattoria non sembrava essere una base di partenza particolarmente vincente ma il mercato, il folle mercato videoludico, ha deciso che un'idea così strampalata andava per forza di cose premiata. Così Farming Simulator arriva oggi alla sua nona iterazione, con un record di vendite davvero impressionante in eredità, tale da permettere agli sviluppatori di allontanarsi da quel pubblico PC e console che fino ad ora li aveva supportati per raggiungere anche la nicchia delle piccole portatili PlayStation Vita e Nintendo 3DS, in attesa ovviamente persino dell'approdo su Nintendo Switch tra qualche mese. Curiosi come non mai di vedere quanto potesse avere senso questa operazione abbiamo girato le chiavi del nostro trattore e ci siamo messi ad arare campi.

Farming Simulator 18 sbarca sulle portatili

Un 3D che non si nota

Il 3D su Nintendo 3DS sta divenendo una feature sempre meno utilizzata in maniera creativa e i titoli che sfruttano a dovere questa particolarità della console si contano ormai sulla punta delle dita. Farming Simulator 18 non fa certo eccezione ma la sua funzione primaria, cioè quella di offrire una maggior profondità di campo viene comunque proposta in modo positivo, soprattutto a camera ravvicinata. Con la visuale a volo d'uccello le texture si impastano tra loro rendendo fastidioso mantenere attivo il 3D.

Braccia rubate all'agricoltura: mai più.

Non si perde in chiacchiere Farming Simulator 18 su Nintendo 3DS e senza alcun preambolo o introduzione vi mette a bordo del vostro primo trattore con un intero campo da arare. A dire il vero sembra quasi che questo nuovo titolo sia studiato per un pubblico che già ama la serie e non, come sarebbe invece lecito aspettarsi, per novizi che ci mettono mano per la prima volta. Manca infatti un tutorial corposo che accompagni passo passo il giocatore nelle prime azioni, lasciandolo così inizialmente sperduto tra le mille icone incomprensibili a schermo e la dozzina di azioni possibili da fare. Ci vuole comunque poco a capire che si può saltare da un trattore all'altro con un click sulla croce direzionale, si può agganciare un aratro avvicinandosi in retromarcia e iniziare così a dissodare il terreno semplicemente passando sopra la zona dedicata. La nostra fortuna è che a qualche precedente capitolo della serie un occhio lo avevamo dato e in questa edizione, estremamente semplificata, siamo riusciti a destreggiarci in scioltezza notando però subito tante mancanze. Quella più evidente, probabilmente, è l'assenza di una visuale in prima persona, feature che invece è apprezzatissima nelle versioni maggiori. Potremo così guidare i vicoli solo con una visuale esterna, anche se completamente libera, godendo di un comparto tecnico non esattamente esaltante, con un aliasing fortemente marcato e texture bidimensionali spalmate un po' dappertutto in malo modo. Manca la possibilità di scegliere un appezzamento di terreno particolare, scelta che viene fatta automaticamente all'inizio di ogni nostra nuova partita, e mancano anche alcune chicche sul ciclo giorno/notte ma, al netto di tutto questo, l'essenza di Farming Simulator è rimasta comunque inalterata.

Si inizia così a lavorare i campi e ad attendere pazientemente che il nostro raccolto cresca prima di poterlo mietere e rivendere. È un processo purtroppo tedioso e frustrante visto che la velocità di gioco non può essere alterata questa volta e, soprattutto all'inizio, con un solo campo a disposizione non vi resterà che rimanere a guardare passivi lo scorrere delle ore. Le cose migliorano ovviamente quando, avanzando nel gioco, potrete ottenere diversi campi e diversificare il tipo di attività ma fino ad allora aspettatevi un ritmo blando e quasi noioso, uno scalino che potrebbe diventare insuperabile per chi ha voglia di progredire velocemente verso il cuore del gioco. Se da una parte quindi le prime ore fanno intravedere un grinding terrificante, le cose vanno via via migliorando grazie anche alla possibilità di arruolare aiutanti per la raccolta o per il rifornimento, ma anche alla presenza del pilota automatico, che costerà crediti al giocatore ma gli garantirà una gestione manageriale dei suoi possedimenti, una scelta saggia per cercare di attutire la pesantezza di alcune azioni cicliche da compiere. Tenete bene a mente però che Farming Simulator 18 è proprio questo: un gioco estremamente ripetitivo che vi chiederà per tutta la sua durata di eseguire all'infinito le medesime azioni, con la spinta unica a proseguire derivante dalla possibilità di acquistare nuovi veicoli e macchinari (la maggior parte di quelli presenti nella versione casalinga). Non compare tuttavia la possibilità di comprare strutture differenti dai soliti silo e campi, riducendo ulteriormente le modalità di guadagno e diminuendo la varietà di cose da fare sul lungo periodo. Nota positiva invece per l'interfaccia touch, estremamente pratica e di veloce fruizione, che vi permette di continuare a giocare senza soluzione di continuità e senza la necessità di vagare per interminabili menù di acquisto. Con un semplice tap sullo schermo inferiore potrete ottenere nuove proprietà, assegnare compiti e dirigere la vostra attività, unica aggiunta intelligente di questa nuova versione.

Farming Simulator 18 sbarca sulle portatili

Conclusioni

Versione testata Nintendo 3DS
Multiplayer.it
6.0
Lettori (4)
7.1
Il tuo voto

La versione portatile di Farming Simulator 18 non è certamente il fiore all'occhiello della serie. I tagli sono grossi e importanti anche se l'essenza del titolo è presente e ben salda. Consigliare il gioco non è quindi un compito facile. Sicuramente per poter apprezzare la produzione dovrete già essere fan del genere ma se lo conoscete a menadito potreste trovare grosse mancanze in questo caso e un appiattimento del gameplay forse troppo accentuato. Anche il lato tecnico non aiuta, visto che oltre ai trattori, dal buon livello di dettaglio, tutta l'ambientazione è spoglia e poco curata. Un limite tecnico dovuto ovviamente alla scarsa potenza delle console ma che comunque non può non pesare sulla valutazione finale.

PRO

  • Mantiene l'essenza di Farming Simulator
  • La gestione touch dell'interfaccia è ottima
  • Gli aiutanti sono una buona soluzione al grinding

CONTRO

  • Tecnicamente molto arretrato
  • Ripetitività e grinding spinti all'estremo