Golf per tutti

Nonostante sia disponibile sull'App Store già da alcuni mesi, Let's Golf di Gameloft ha meritato di passare sotto le forche caudine delle nostre recensioni per tre motivi:

il primo è l'abbassamento sostanziale di prezzo rispetto a quello di lancio, fissato ora agli accessibilissimi 1,59 euro. Il secondo è il ridotto numero - per il momento - di giochi a tema golfistico degni di questo nome presenti sulla piattaforma Apple. E il terzo è la ottima qualità del prodotto, che di fatto lo rende consigliabile ad ogni appassionato del genere.

Originalità questa sconosciuta

Che Gameloft non si indirizzi particolarmente verso l'originalità e l'innovazione è cosa risaputa, e anche Let's Golf non fa eccezione; in questo caso il punto di riferimento evidente è la apprezzata serie Everybody's Golf per piattaforme Sony, da cui il prodotto francese attinge gran parte delle caratteristiche. A cominciare dalla componente grafica, che si basa sullo stile fumettoso super deformed per gli atleti e più in generale su una palette cromatica particolarmente viva ed accesa. Un approccio invitante quindi,

interamente poligonale che dona al titolo nel complesso un aspetto valido, dettagliato e più che piacevole; a parte il frame rate non molto elevato, fattore comunque abbastanza secondario in questo tipo di prodotti, non esistono difetti particolari da segnalare sotto questo punto di vista. Discorso contrario invece per il sonoro, che si basa su pochi brani ed effetti ben preso ripetitivi e fastidiosi. I percorsi a disposizione sono 4, di cui due disponibili fin da subito e i restanti da sbloccare grazie alle proprie performance; in totale 63 buche, un numero di tutto rispetto che, affiancato ai 3 livelli di difficoltà, garantisce una longevità e un fattore sfida discreto. Sia chiaro che per i veterani, o comunque per chi ha acquistato una buona familiarità col sistema di controllo, solo il settaggio difficile è in grado di richiedere un po' di attenzione e concentrazione extra. 4 sono anche i personaggi, ovviamente dotati di caratteristiche differenziate tra loro e personalizzabili a piacimento. Per quanto riguarda infine il multiplayer, è limitato alla soluzione pass to play o al wi-fi locale; niente online quindi, ma tutto sommato poteva andare peggio. Il sistema di controllo si basa sulle meccaniche classiche del genere, quindi con la barra da fermare con un tap per la potenza, e con un secondo tocco per la precisione. Un sistema (nuovamente) del tutto non originale ma collaudato al punto da non prestare il fianco a nessuna critica; anche la gestione del touch screen è molto positiva, e bastano pochi istanti per prendere perfetta confidenza con tutti i comandi a disposizione.