Versione testata: PC
Painkiller divenne famoso in due occasioni: appena pubblicato in versione retail, per il suo essere uno sparatutto ignorante alla Serious Sam (quindi con decine di nemici sullo schermo contemporaneamente) ma con un'atmosfera molto più dark, e appena ripubblicato su Steam, dove ha venduto una carrettata di copie non indifferente e ha fatto parlare nuovamente di sé. Negli anni sono uscite nell'ordine: una discreta espansione (Battle out of Hell), un brutto derivato (Overdose) e un titolo fotocopia (Dreamkiller). Ora, finalmente, esce Painkiller: Resurrection, altro derivato alla Overdose che ha come suo punto di forza la modalità co-op. Tutti gli annunci che lo hanno riguardato hanno puntato a sottolineare quanto sarebbe stato divertente giocarlo in co-op. Sulle pubblicità la parola co-op era più grossa del logo del gioco. Gli appassionati dell'originale non parlavano d'altro che del co-op di Resurrection e di quanto la loro vita fosse niente senza poterlo provare.
Pensate che un paio di sette millenariste hanno rimandato dei suicidi di massa per provare il co-op del nuovo Painkiller e che una pornostar si è rinchiusa in un convento per provarlo senza essere disturbata... e il publisher che fa? Manda il gioco in pasto alle masse senza co-op, ovvio! Nei menu non ce n'è traccia! Poi dite che uno non deve essere cattivo quando recensisce i giochi... hanno promesso che lo aggiungeranno con una patch. Ma è possibile che chi ha acquistato il gioco subito debba attendere che la modalità più pubblicizzata venga aggiunta tramite una pezza? Deve essere un incubo. Ovviamente i giocatori sono inferociti e ne hanno tutte le ragioni. In realtà la modalità tanto agoniata c'è, semplicemente è stata resa invisibile e difficile da avviare. Quei pochi che sono riusciti a trovarla hanno avuto dei grossi problemi perché funziona veramente male e si blocca continuamente. Geniale!
Come avviare la modalità co-op
Multiplayer indossa il cappello e la frusta e va a caccia della modalità nascosta. Per iniziare una partita in co-op, avviate un server dedicato con il tool fornito insieme al gioco. Selezionate le mappe della campagna da C9L01 a C9L06, scegliete FFA e avviate il gioco. Se volete potete aggiungere anche dei bot per accompagnarvi.
Il videogioco ecologico
Almeno il resto sarà ben fatto vi chiederete voi? No. Painkiller: Resurrection è la fiera del riciclo. Dopo cinque anni dall'uscita dell'originale non è cambiato nulla. Ma proprio nulla. I nemici sono gli stessi, la maggior parte degli effetti grafici sono identici a quelli del 2004, le armi sono uguali, addirittura i menu sono rimasti immutati. Ad essere cambiati sono i tempi di caricamento, diventati faraonici - stiamo nell'ordine del minuto sulla configurazione di prova. Almeno i livelli sono differenti? Ni. Le ambientazioni sono molto simili a quelle già viste nei titoli precedenti e la somiglianza è rafforzata dalla presenza di texture e modelli copiati senza troppe remore dal primo Painkiller. Sono state allargate le texture, vero, e sono stati aggiunti degli effetti atmosferici - non benissimo, in verità, visto che fanno crollare la fluidità - ma quando si comincia a giocare e ci si trova in una cattedrale e quando arrivando al secondo livello ci si trova in un cimitero, il senso di deja-vu diventa fortissimo. Oltretutto i livelli sono sei in totale e c'è soltanto una nuova arma. Non scherziamo, per favore.
La bugfest 2009 è qui!
Oltretutto si è anche costretti a combattere con decine di bug che non fanno che peggiorare l'impressione generale. Solo nel primo livello ci siamo incastrati tre volte nello scenario e siamo stati costretti a ricaricare l'ultimo salvataggio per poter proseguire. I glitch sono innumerevoli così come i problemi legati al design stesso degli schemi. In realtà gli sviluppatori hanno fatto molto per cercare di proporre scenari più articolati e meglio disegnati rispetto al passato,
I nemici, quando si trovano davanti a un ostacolo troppo complesso da superare, continuano a correre incuranti del fatto di non riuscire più a muoversi
il problema è che i nemici non sono stati avvertiti e sono rimasti quelli di prima. Non fraintendete, non vogliamo nemici Einstein, assurdo in questo frangente, ma sarebbe almeno auspicabile che i poveracci non s'incastrino con regolarità svizzera nelle diverse escrescenze degli scenari. Semplicemente, quando si trovano davanti a un ostacolo troppo complesso da superare, continuano a correre incuranti del fatto di non riuscire più a muoversi. Fa una certa pena vedere dei cani infernali posizionati per tenderci un'imboscata rimanere bloccati dentro una baracchetta da cui non riescono a uscire perché la porta è troppo stretta. Ma questo è solo uno dei mille esempi elencabili. Fatto sta che in molte occasioni si riesce a frenare la marmaglia dei nemici semplicemente posizionandosi dietro a qualche ostacolo. In altri casi è possibile finire interi livelli senza sparare un colpo. Come? Basta correre, schivare i nemici e contare sul fatto che non siano in grado di inseguire chicchessia. In generale possiamo dire senza remore che la modalità single player di Resurrection è ben peggiore di quella del primo Painkiller, il che è tutto dire visti gli anni che sono passati.
Datemi un martello!
Ma i bug non finiscono qui. Anche le musiche non collaborano, sparendo nei momenti più concitati o partendo quando non c'è nessuno da eliminare.
Dispiace inoltre che alcuni sacrosanti consigli dati dai fan non siano stati seguiti, come quello di rendere conservabile il danno bonus ottenibile raccogliendo le anime dei nemici in modo da dare al giocatore la possibilità di usarlo a sua discrezione invece di doverlo sprecare quando magari non c'è nessuno da uccidere. La parte peggiore del gioco rimane comunque il multiplayer. È brutto dirlo per il seguito di un titolo ancora molto giocato online, ma è così. Cosa c'è che non va? Probabilmente nulla, se si riuscisse a rimanere in gioco per più di cinque minuti. Purtroppo s'impalla continuamente e non c'è stato verso di renderlo stabile. Anche questi problemi verranno sistemati con una patch? Così è stato promesso. E intanto cosa ce ne facciamo del gioco? Lo lasciamo a stagionare?
Conclusioni
Painkiller: Resurrection è la fiera dei bug. Più che un gioco completo sembra una beta. Insomma, vuoi per l'inspiegabile inutilizzabilità della modalità più pubblicizzata (quella co-op), vuoi per la presenza di talmente tanti errori che è difficile riuscire a contarli e vuoi per l'impossibilità di giocare in qualsiasi modalità multiplayer, non possiamo che parlare di disastro completo. Magari in futuro verrà sistemato a colpi di patch, ma è un vero peccato vedere un titolo così amato ridotto in questo modo. Ci chiediamo soltanto perché sia stato fatto uscire in questo stato pietoso. Più che un gioco nuovo sembra un mod mal realizzato.
PRO
- Se lo si acquista su Steam si riceve in regalo la Black Edition di Painkiller
CONTRO
- La modalità co-op è semplicemente inutilizzabile, il single player ha solo sei livelli e c'è un'unica arma nuova
- Texture riciclate, oggetti riciclati, nemici riciclati, scenari riciclati, armi riciclate, modelli riciclati
- Il multiplayer classico s'impalla con regolarità e i nemici si incastrano puntualmente all'interno degli scenari
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 4 GB
- Scheda video: GeForce 250 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
- Processore: 2.4GHZ+ (per core)
- RAM: 2 GB o superiore
- Scheda video: Radeon 3800 / Geforce 7800 o superiore
- Spazio su disco: 6 GB
- DirectX: 9.0c