Versione testata: PlayStation 3
Più che un videogioco, Fallout 3 è stato ed è tutt'ora per molti appassionati quasi una sorta di oggetto di culto. La qualità del prodotto, la completezza sotto molti aspetti dello stesso, etc, hanno reso il capolavoro di Bethesda, nonostante qualche difettuccio, uno dei giochi più belli di sempre, come dimostrano le milioni di copie vendute e gli svariati premi vinti fra i quali il Game Critics Award e il Game Developers Choice Award, testimonianze del gradimento ottenuto da parte di pubblico, addetti ai lavori e media. Forti di questo successo ma desiderosi di non abbandonare i propri utenti, il team di sviluppo ha ben pensato di dare sfogo ulteriormente alla propria creatività e di non archiviare il possente mondo di gioco creato rilasciando a periodi anche cinque espansioni per ampliare l'avventura base senza rendere incoerenti le aggiunte scaricabili, cosa che il pubblico ha dimostrato di apprezzare.
Fallout 3 Game of the Year Edition è l'edizione speciale e definitiva di questo prodotto contenente proprio tutte le espansioni fino a oggi rilasciate come contenuti scaricabili e il gioco originale.
In linea di massima Fallout 3 è un GDR che fa della trama, dell'esplorazione libera, delle meccaniche di gioco accurate e dell'atmosfera i suoi punti di forza. Esso riprende lo stile delle meccaniche di gioco e di gameplay di Oblivion, proponendo una quest principale che il giocatore può seguire e svolgere in libertà e secondo il suo stile di gioco, e tutta una serie di missioni secondarie più o meno legate alla narrazione principale. Ambientato intorno al 2277 il gioco racconta di un futuro post-apocalittico dove il pianeta terra è stato devastato da una terribile guerra nucleare fra Stati Uniti e Cina e i protagonisti vivono sigillati in un grande bunker sigillato dall'interno, un vero e proprio ecosistema a sé stante dove nessuno può entrare nè uscire, nel sottosuolo di Washington D.C. (rinominata per l'occasione Wasteland Capital). Lì vive anche il protagonista della storia che viene guidato letteralmente fin dalla nascita dal videogamer che ne decide sesso, statistiche base (forza, percezione, stamina, carisma, intelligenza, agilità e fortuna) e perfino la professione, più avanti, quando sosterrà addirittura un test attitudinale (il G.O.A.T.) che fornirà validi indizi su quella più indicata al proprio stile di gioco (tale test potrà comunque essere manomesso per selezionare manualmente gli attributi delle 13 skill disponibili). Per ragioni di spazio, per tutte le informazioni dettagliate vi rimandiamo comunque alla esaustiva recensione disponibile a questo indirizzo, mentre noi vedremo di concentrarci in questo articolo principalmente sul contenuto generale di questa edizione speciale, e in particolare sugli extra che la caratterizzano.
Operation Anchorage
E' la prima espansione rilasciata da Bethesda ma è anche quella forse più "diversa" concettualmente dall'idea originale del gioco vero e proprio. L'approccio scelto per questo DLC dai creatori è infatti all'opposto in termini di gameplay rispetto a quello visto in Fallout 3 essendo il primo più improntato sull'azione piuttosto che su quegli elementi chiave del secondo. Operation Anchorage mette da parte dunque le fasi di esplorazione, qui ridotte al minimo, la libertà di scelta sui percorsi da prendere e quella di raccogliere oggetti e armi nel simulatore (ne parliamo tra poco -Ndr) in favore di una maggiore dinamicità, rendendo il tutto più simile a un frenetico Fps che a un RPG. Per introdurre questa espansione senza snaturare la trama del prodotto base gli sviluppatori hanno escogitato un sistema legato alla realtà virtuale, trasportando tramite essa il giocatore lontano nello spazio e nel tempo rispetto agli eventi della main quest e precisamente in uno dei momenti chiave della guerra tra Stati Uniti e Cina che ha portato alla distruzione atomica globale: la liberazione della città di Anchorage in Alaska.
La storia inizia con la ricezione da parte del videogamer e del suo alter ego di un misterioso segnale radio proveniente da un gruppo di rinnegati. Dopo qualche vicissitudine il protagonista dell'avventura si ritrova così all'interno di una base militare dove scopre che gli autori del messaggio che lo ha portato fino a lì hanno a loro volta ritrovato un vecchio deposito di armi risalenti al periodo della guerra tra USA e Cina. Per accedere al suo interno è però necessario completare un complesso programma di realtà virtuale, ovvero un simulatore che riproduce la battaglia della sopraccitata cittadina del nord America. Comincia così il gioco vero e proprio in cui lo scopo principale è quello di eliminare i nemici fino al raggiungimento degli obiettivi delle varie missioni (per un totale di quattro) dietro le linee nemiche, con un minimo di gestione strategica della squadra di supporto, di cui possiamo scegliere composizione ed equipaggiamento, che accompagna il protagonista nelle operazioni militari. Trattandosi di un simulatore, la realtà in cui ci si muove è fittizia per cui il recupero di munizioni ed energia è strutturato in punti di raccolta con veri e propri distributori, l'arsenale a disposizione può essere scelto solo all'inizio di ogni missione e non può essere cambiato in qualsiasi momento, etc. Il tutto per poche ore di gioco vero e proprio.
The Pitt
E' la seconda espansione di Fallout 3 e rispetto alla precedente riavvicina nuovamente lo stile delle ambientazioni e la struttura di gioco a quelle del prodotto originale. The Pitt è un'area industriale a nord nella mappa principale. In essa vive un manipolo di soldati che risiede all'interno di una città fortificata in continua crescita, edificata con le lamiere e la fatica di alcuni schiavi. I primi sono la classe dominante, coloro che vanno nella zona contaminata a cercare cibo e nuove reclute, mentre i secondi sono dei lavoratori che passano le loro giornate a tagliare e fondere il metallo per costruire edifici e ampliare la zona abitata. Fuori dalle "mura" della città vivono infine i trogloditi, una nuova forma di mutanti in continua crescita di numero: in questa area infatti c'è un'epidemia inarrestabile che prima o poi trasforma tutti gli umani in queste creature.
L'atmosfera che permea tutta l'avventura è molto particolare e il giocatore è chiamato a compiere delle scelte morali che influenzeranno di volta in volta il proseguo della storia. Di fatto egli dovrà scegliere per esempio se schierarsi con i predatori di Ishmael Ashur, il leader dei soldati, o con Wernher e Midea, due ribelli che vogliono rovesciare il capo dei militari schiavisti e che hanno saputo di una cura miracolosa, tenuta nascosta alla popolazione proprio dal "boss" di The Pitt.
Il gameplay come accennavamo in apertura paragrafo abbandona l'impostazione tipicamente Fps su binari in favore di una missione ben articolata, con un finale alternativo e con un'ambientazione degna delle migliori sub-quest di Fallout 3. Le cose da fare sono parecchie dalle armi nuove, dalle armature e dagli oggetti da recuperare alle abilità extra da sbloccare e potenziare. Inoltre è possibile entrare e uscire dalla mappa in qualsiasi momento per tornare a completare compiti rimasti in sospeso o per compiere degli acquisti. Certo, la longevità non è esagerata e i dialoghi non sono tantissimi, manca ancora di complessità ma è certo un buon prodotto.
Broken Steel
Broken Steel rappresenta la terza espansione di Fallout 3 e oltre ad aggiungere una inedita quest della durata complessiva di circa quattro-cinque ore, elimina il finale originale del gioco inserendo nuovi elementi narrativi in modo di consentire ai giocatori di ritornare nella zona contaminata senza problemi per proseguirne l'esplorazione, e sposta il limite massimo imposto sulla progressione nei livelli di esperienza del personaggio dal 20 al livello 30 con tutto il corollario di Perks e abilità corrispondenti.
Ovviamente vengono introdotte nuovi extra per il protagonista, nuove devastanti armi delle categorie "a energia" e "pesanti" e nemici agguerritissimi da fronteggiare come i Supermutanti Supremi, i terrificanti Tecnologisti Ghoul, etc. Questo DLC segna inoltre il ritorno dei compagni d'avventura del personaggio principale. Gli avvenimenti di Broken Steel iniziano due settimane dopo la fine della campagna principale, con il risveglio del protagonista da uno stato comatoso subito dopo la messa in atto del Progetto Purezza e avranno a che fare a grandi linee, senza spoilerare troppo, con la guerra ai resti dell'Enclave e la raccolta di una serie di componenti necessari alla costruzione di un cannone denominato Tesla. La giocabilità si attesta su ottimi livelli e la sensazione di continuità della trama principale del gioco, grazie anche alla presenza di scenari conosciuti o stilisticamente uguali ad altri esistenti, le notizie nuove di Tre Cani su Galaxy News Radio contribuiscono a rendere l'esperienza di gioco molto positiva.
Point Lookout
Questo è il quarto DLC in ordine di tempo rilasciato da Bethesda. Si tratta della più vasta espansione uscita per Fallout 3 visto che la penisola in cui è ambientata la storia è grande circa un quinto dell'intera zona contaminata e offre ai videogiocatori tantissime quest e varietà di situazioni che ricalcano, ovviamente in piccolo, la struttura caratterizzante il gioco originale. Non per niente essa punta maggiormente sull'esplorazione e sulla caratterizzazione ambientale rispetto alle precedenti produzioni.
In Point Lookout il videogamer può infatti seguire una storia principale e diverse avventure secondarie che riprendono come detto l'apertura e la varietà di situazioni tipiche del gioco principale. Insomma, è presente quella libertà decisionale e di esplorazione che ha caratterizzato Fallout 3.
Esplorando la devastata e contaminata area in cui è ambientata questa espansione, con le sue coste paludose e la nebbia che si dipana per la folta vegetazione avvolgendo ogni cosa, è possibile imbattersi in ostili abitanti della zona, in nuove creature ultra-aggressive e difficilissime da affrontare, in persone alla ricerca di aiuto che a loro volta possono innescare nuove mini avventure se si decide di dargli una mano. E nelle solite grandi quantità di item e armi da recuperare per potenziarsi. Probabilmente è questo il miglior contenuto extra disponibile per il capolavoro di Bethesda.
Mothership Zeta
L'ultima espansione rilasciata dal team di sviluppo è forse anche la meno apprezzata dai giocatori. Questo perché a differenza delle ultime tre, Mothership Zeta riprende lo stile di Anchorage, riducendo l'esperienza di gioco a un semplice FPS lineare e senza alcuna possibilità di scelta su percorsi e azioni da compiere.
Inoltre presenta un livello di difficoltà non elevatissimo che rende il tutto più semplice da portare a termine, una trama non eccelsa e un poco ispirato design di ambienti e nemici non certo al livello di quanto visto nel prodotto originale e negli altri contenuti extra.
Il solito messaggio radio porterà il protagonista questa volta nei pressi della navicella aliena già vista in Fallout 3 (quella in cui era possibile recuperare l'Alien Blaster e le celle d'energia).
Giunto sul posto quest'ultimo viene rapito tramite un raggio traente e trasportato sulla Nave Madre dove inizia l'avventura. Inutile forse aggiungere che le citazioni ai più famosi film di infima serie del genere, o a quegli elementi tipici della cultura popolare legati agli alieni viene riproposto dagli sviluppatori durante le varie fasi della storia, fra esperimenti misteriosi e rocambolesche sparatorie fra i corridoi dell'astronave. Di positivo restano comunque le tante armi aliene disponibili, dall'Atomizzatore al Disgregatore (un fucile a lunga gittata), gli oggetti e le corazze che potranno essere trovate all'interno del mezzo extraterrestre, nonché la possibilità per i fan più sfegatati di prolungare ulteriormente la propria permanenza nell'universo di Fallout 3.
Conclusioni
Fallout 3 Game of the Year Edition è la versione che ogni appassionato del capolavoro Bethesda dovrebbe avere nella propria personale collezione di videogiochi.
Il gioco originale, che cattura il giocatore per la sua ambientazione e il coinvolgimento che riesce a trasmettere minuto dopo minuto, è considerato giustamente un capolavoro e con l'aggiunta di tutte le espansioni, anche di quelle meno riuscite, diviene una esperienza videoludica assolutamente imperdibile.
PRO
- E' uno dei giochi più belli di sempre
- Realizzazione tecnica di grande impatto
- Molto coinvolgente e longevo
CONTRO
- Molti dei bug presenti nell'originale non sono stati risolti
- Le animazioni in alcuni casi non sono il massimo