Era l'ormai lontano 1996 quando Revolution Software consegnò ai nostri PC il primo capitolo della serie di Broken Sword. La maggior parte degli utenti giocava ancora sui 486 ed il gioco si presentava impacchettato su ben due CD che facevano frullare il lettore come fosse un aereo in fase di rollaggio.
Era l'epoca d'oro delle avventure punta e clicca, quella in cui sui nostri schermi eravamo in procinto di accogliere il terzo Monkey Island e da poco avevamo finito di giocare all'ultimo capitolo di Space Quest. In questo panorama Broken Sword si inseriva con naturalezza regalandoci una grafica, realizzata dagli Studios di Don Bluth, che ha saputo restituire ambientazioni davvero indimenticabili, una su tutte il celebre esterno del caffè parigino che dà inizio alle vicende narrate dal gioco. La versione per iPhone è tuttavia la Director's Cut che fu rilasciata originariamente per Wii e DS alcuni mesi fa e che inserisce, rispetto al gioco originale, la possibilità di gestire come personaggio giocabile Nico, la bella giornalista francese che fa da comprimaria a George Stobbart. Il gioco infatti ha inizio proprio con lei, alle prese con gli eventi che sfoceranno poi nell'esplosione del Bistro ad opera del clown-terrorista. Ci viene quindi reso possibile esplorare alcuni dei retroscena narrativi che prima di questa versione erano rimasti oscuri, rendendo così un certo valore aggiunto a chi abbia voglia di rituffarsi negli enigmi di un titolo che assieme ad altri fece scuola nel proprio genere.
Mi guardò come se avessi scoreggiato ad un funerale
Una delle novità maggiormente degne di nota di Broken Sword: Il Segreto dei Templari - Director's Cut è la traduzione di testi e dialoghi completamente in italiano. Oltre all'aggiunta di scenari e parti narrative che arricchiscono l'esperienza di gioco, è davvero un piacere poter ascoltare la voce con il suo marcato accento francese di Nico, come anche quella di protagonisti e comprimari.
Anche la grafica ha subito una rivisitazione, grazie al lavoro del disegnatore di fumetti Dave Gibbons che ha prestato la sua opera per la lavorazione delle scene aggiuntive, la maggior parte delle quali vede come protagonista proprio la suddetta Nico. Certo, chi era affezionato ai lineamenti del gioco classico potrebbe rimanere in prima battuta un poco spiazzato, ma dobbiamo ammettere che il lavoro di fino che è stato fatto al gioco rende, sul piccolo e brillante schermo dell'iPhone/iPod Touch, davvero una sensazione di gradevolezza visiva che non si può non apprezzare. Ci avventuriamo così in giro per il mondo, seguendo le tracce di clown e templari, fra mimi ed intrighi politici, tutto in una sontuosa insalata condita con lo humor ed il sarcasmo che sanno sempre strapparci un sorriso ed aumentare il grado di coinvolgimento con i personaggi e le loro vicende.
Comprare spiedino, comprare spiedino! Molto buonissimo!
Il gioco, su iPhone/iPod Touch, è completamente gestibile con la semplice pressione di un dito. E se è pur vero che le piattaforme Apple si prestano in maniera assolutamente naturale ad accogliere il genere dei punta e clicca, va anche detto che con questo gioco in particolare Revolution è riuscita a svolgere egregiamente il proprio compito. Basta toccare sullo schermo nei punti scelti per spostare agevolmente Nico o George e per rendere le cose ancora più facili è sufficiente mantenere per qualche istante la pressione di un dito sullo schermo perchè sullo schermo vengano evidenziati, sotto forma di piccoli circoletti, tutti i punti di interesse con cui possiamo avviare delle interazioni.
Il sistema funziona piuttosto bene, anche se con qualche incertezza: a volte è infatti necessario ripetere il "tap" perchè l'interazione scelta, che sia di osservazione o di azione (distinte da un'icona a forma di occhio o di ingranaggi) venga effettivamente recepita. In particolare può capitare di avere delle difficoltà quando ci siano più interazioni disponibili molto vicine fra di loro, soprattutto se avete polpastrelli non proprio da pianista. Qualche difficoltà si incontra anche nel caso in cui si debba tirar fuori un oggetto dal nostro inventario per usarlo con qualcosa di presente sullo schermo: l'operazione non è sempre semplicissima e può capitare di dover fare più di un tentativo. Molto ben riuscito è invece il sistema dei dialoghi: le scelte possibili sono rappresentate da delle piccole icone in alto sullo schermo che rappresentano il tema su cui si vuole interrogare il nostro interlocutore. Croce e delizia del gioco sono invece gli enigmi ed i puzzle che ci troveremo a dover risolvere strada facendo. Alcuni sono davvero ostici e potrebbero divenire anche un poco frustranti, almeno per i meno avvezzi al genere. Ma un sistema di aiuti, consultabile in qualsiasi momento, viene in soccorso sia nel caso in cui ci dovessimo trovare bloccati senza sapere come proseguire, sia nel caso in cui non si riesca a risolvere uno dei puzzle specifici. Risulta quindi impossibile restare bloccati a rimpiangere di non poter andare avanti fino alla conclusione della storia.
La versione testata è la 1.1
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Conclusioni
Broken Sword: Il Segreto dei Templari - Director's Cut è la riedizione per piattaforme Apple del classico adventure punta e clicca del lontano 1996. Completamente tradotto e doppiato in italiano, il gioco ci permette di tornare a vivere le avventure di George Stobbart e di Nico, quest'ultima giocabile in nuove ambientazioni e scene che ampliano la componente narrativa del gioco. Qualche incertezza nel sistema di controllo ed un Deus Ex Machina in alcuni casi forse un po' troppo a portata di mano ne limitano il livello di sfida e di impegno, pur allo stesso tempo evitando che l'esperienza di gioco possa diventare frustrante per chi sia meno avvezzo al genere. Grafica e sonoro sono di ottima qualità e permettono un livello di coinvolgimento ed una sensazione di modernità del titolo davvero gradevoli. Infine una nota sul prezzo, di soli 2,99 euro; una cifra che lascia ben poco spazio ai dubbi...
PRO
- Doppiaggio e testi in italiano
- Nico giocabile in nuove scene e ambientazioni
- Sistema di aiuti per le situazioni più difficili...
CONTRO
- ...lo rendono a volte troppo facile
- Qualche incertezza nei controlli