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In fuga per New York

Di Zombie non si è mai sazi, questa volta però bisogna fuggire a gambe levate! Sparando, s'intende.

RECENSIONE di Antonio Fucito   —   15/07/2010
Zombie Shock
Zombie Shock
Immagini

Zombie, Zombie, Zombie, al pari della seconda guerra mondiale hanno rotto decisamente le scatole come fonte di ispirazione per le produzioni videoludiche, dove sviluppatori lobotomizzati hanno letteralmente invaso in questo caso specifico l'App Store con titoli dedicati ai loro simili, inserendoli perfino in giochi di flipper o cucina. Eppure al di là di gusti personali e simpatici preamboli, Zombie Shock rientra nella schiera dei titoli di cui sopra assolutamente validi, venduti ad un prezzo contenuto e di qualità superiore a tanti altri più blasonati, perfetti per un dispositivo portatile quale può essere l'iPhone o un iPad Touch.

In fuga per New York

La modalità principale vede il protagonista, un biologo che si chiama Abel, rinchiuso in una sorta di manicomio a causa di un disordine mentale nonostante avesse in passato trovato il vaccino per il virus dell'AIDS. Durante la sua "permanenza" un nuovo virus chiamato FEAR ha messo la popolazione in scacco, trasformando tutti gli abitanti in zombie, che a loro volta stanno letteralmente mangiando i pochi superstiti. 

Ancora vestito da "internato", il biologo si trova quindi a dover fuggire e raggiungere l'aeroporto di New York per tentare di scampare definitivamente al pericolo.

Ti apro il cervello in due

Zombie Shock può essere definito come un titolo d'azione con alcuni elementi da Tower Defense; lo schema di gioco in orizzontale vede infatti il protagonista principale correre all'indietro inseguito da orde di zombie mentre col classico controllo dual stick è possibile muoverlo all'interno dell'area disponibile e calibrare in altezza il mirino dell'arma a propria disposizione, per poi sparare semplicemente toccando la parte destra libera dello schermo. Sulla sinistra quindi e in maniera costante arrivano orde differenti di zombie, e lo scopo è quello di rintuzzarle eliminandole ed evitando che entrino a contatto col protagonista. Posizionare il mirino dell'arma è necessario perché ci sono diverse tipologie di nemici che differiscono anche per altezza e velocità di movimento; bisogna quindi alternare il movimento del biologo in alto e in basso in maniera da colpire dalla posizione migliore. In egual misura la scelta dell'arma è importante; in Zombie Shock infatti si acquisiscono soldi per ogni zombie massacrato, e nel caso in cui si eseguano combo -che sono legate al numero consecutivo di avversari eliminati con un colpo alla testa- la quantità di denaro aumenta esponenzialmente. A questo punto può essere speso tra un livello e l'altro per acquisire nuove armi (ognuna divisa a sua volta in tre livelli per potenza e quantità di munizioni di ogni caricatore) o potenziamenti legati al quantitativo massimo di energia, difesa, attacco, velocità e così via, elementi che aggiungono un minimo di pianificazione perché l'accumulo delle risorse è estremamente ben bilanciato e quindi bisogna essere ponderati nell'ordine di scelta dei propri potenziamenti.

In fuga per New York

Il gameplay vero e proprio è sicuramente semplice nelle meccaniche, ma si rivela estremamente divertente e ben congegnato. Avere la meglio sulle orde nemiche non stanca mai grazie agli elementi strategici di cui sopra, ma anche a fronte dell'ottimo sistema di controllo e al fluire dell'azione; bisogna scegliere quali armi portare con se (per un massimo di tre) e organizzarsi per non rimanere mai senza munizioni, visto che pur essendo infinite necessitano di un tempo di attesa tra l'utilizzo di un caricatore e l'altro. Anche la durata dell'avventura principale, composta da 5 capitoli di 10 livelli l'uno, non è male e a garantire varietà ci pensano le diverse tipologie di zombie e i boss che si affrontano alla fine di ogni capitolo, più ostici e che necessitano di maggiore strategia legata al movimento del personaggio principale. Il comparto tecnico si comporta egregiamente per questo tipo di produzione, ugualmente semplice è però ottimo dal punto di vista artistico, fa bene il suo lavoro come impatto grafico e dispone di un accompagnamento musicale molto buono, insieme al sonoro e al doppiaggio del biologo protagonista. Come unica modalità aggiuntiva abbiamo invece quella Survival, dove come suggerisce il nome bisogna resistere al più alto numero di ondate "zombiesche".

La versione testata è la 1.02
Link Apple Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (4)
5.1
Il tuo voto

Zombie Shock è un titolo tanto semplice nelle meccaniche quanto ben realizzato, in grado di regalare qualche ora di sano divertimento grazie ad una formula che funziona alla perfezione e ben bilanciata fino al completamento del gioco. Il prezzo poi irrisorio lascia spazio a pochi dubbi: il titolo sviluppato da Blue Wind, team composto da sole quattro persone, è il classico acquisto da fare senza pensarci troppo, "no brain" proprio come gli odiati zombie che vogliono fare a fettine il protagonista.

PRO

  • Immediato, divertente e ben bilanciato
  • Comparto tecnico piacevole
  • Rapporto qualità/prezzo eccellente

CONTRO

  • Qualche modalità in più non avrebbe guastato
  • Alla lunga ripetitivo