Tra i primi giochi di lancio di PlayStation Move, Kung Fu Rider è certamente quello più stravagante e bizzarro, dove si è mai visto un tipo occhialuto e dinoccolato, di nome Tobyn, che sfreccia per una città giapponese, seduto al contrario su una sedia da ufficio, ma anche un cavallino giocattolo, prendere a calci volanti mafiosi della yakuza e nello stesso tempo derapare per raccattare rotoli di Yen? Il titolo di Japan Studio di Sony è essenzialmente una sorta di gioco di guida, in cui Move alla mano, ci è richiesto di arrivare in fondo al percorso, schivando vetture, motorini e tutta una serie di oggetti che cadono in strada, evitando gli attacchi dei mafiosi, il tutto entro un tempo limite e con un quantitativo limitato di vite.
Salto o accelero?
La nuova periferica Sony viene sfruttata in ogni modo: per accelerare si sposta il Move in su e giu, per saltare gli si da un rapido colpo in alto, per il turbo, una profonda stoccata in avanti e per andare a destra e sinistra...bè lo si muove a destra e sinistra! A tutti questi movimenti si aggiungono i calci rotanti con il tasto Move, "la schivata bassa" con il trigger dello stick, mentre X e O servono per muoversi lateralmente. Un comodo tutorial ci insegna un pò come destrateggiarci con tutti questi movimenti da mandare a memoria, ma bastano un paio di corse per capire che alcune scelte fatte non sono propriamente azzeccate. Avere impostato l'accelerazione e il salto con movimenti molto simili di fatto ci fa fare in gioco grossolani errori e per di più, muovere velocemente in su e in giù per prendere velocità diventa presto faticoso e stancante. Secondariamente il motore fisico Havok fa si un buon lavoro nel far cadere in terra e rotolare realisticamente oggetti come casse, bidoni, frutta varia e così via, peccato che quello che una volta non sembra essere un'ostacolo la volta dopo, piuttosto casualmente diventa uno stop forzato che ci fa perdere una vita, il tutto senza una ragione apparente.
Anche gli attacchi agli yakuza, soffrono dello stesso problema. Il tempismo dovrebbe essere la chiave tanto per evitare quelli con i lunghi bastoni, tanto per prendere a calci in faccia tutti gli altri. Purtroppo, la rilevazione delle nostre azioni non sempre è precisa, e ci si ritrova sbattuti in terra senza motivo, con la convinzione di aver superato in scioltezza l'ostacolo umano. Non ci son solo difetti nel titolo della software house giapponese, ma anche alcune buone idee. Innanzitutto i vari tracciati cittadini, benché di fatto molto simili l'un l'altro, sono pieni di bivi e percorsi alternativi, e invitano a rigiocare più volte la stessa aerea alla ricerca della valutazione migliore, imboccando nuove strade e viuzze, secondariamente al raggiungimento di particolari risultati sbloccheremo nuove "vetture" come il già citato cavallino, o come un passeggino o uno sporchissimo carrellino della spesa, ognuno con diverse caratteristiche di mobilità, velocità e resistenza agli urti, starà quindi a noi decidere cosa cavalcare secondo il nostro stile di guida.
Una sedia rotta
Piuttosto buono l'aspetto tecnico, i grafici giappponesi hanno sicuramente fatto un buon lavoro nel costruire piccole porzioni di città ben dettagliate piene zeppe di oggetti pronti a farci cadere in terra, il tutto impreziosito da comicissime animazioni del protagonista Tobyn ogni qualvolta finisce con lo sbattere la faccia contro qualcosa. Che dire insomma di questo Kung Fu Rider? E' un peccato che un'idea potenzialmente molto divertente, sia stata per certi versi rovinata del tutto da una confusionaria implementazione dei comandi sul Move. Nonostante una certa ripetitività di fondo, Kung Fu Rider riesce comunque a divertire, almeno nelle prime battute, anche se alla lunga, tra l'imprecisione dei controlli e quella delle collisioni, c'è il serio rischio che il gioco possa essere accantonato per qualcosa magari di più limitato, ma più funzionale e reattivo.
CI PIACE
- Bizzarro e stravagante
- Graficamente piacevole
NON CI PIACE
- Comandi confusionari rovinano l'esperienza di gioco
- Alla lunga noioso