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Prima di Dragon Age II, prima dell'espansione Awakening e prima dei vari DLC rilasciati da BioWare nell'ultimo anno, c'era Dragon Age: Origins.
E Dragon Age: Origins ci aveva lasciato con delle domande alle quali i fan più testardi avevano cercato di dare risposta, arrendendosi di fronte all'inevitabile certezza che tutto sarebbe stato chiaro solo quando mamma BioWare l'avrebbe voluto. E l'annuncio di Caccia alle Streghe, dichiarato come ultimo contenuto aggiuntivo per il primo episodio del franchise, promette in pompa magna proprio le risposte che i giocatori volevano, riportando sulla scena uno dei personaggi più amati e controversi: la strega Morrigan. Dunque, misteri svelati o bufala dell'anno? Per saperlo, continuate a leggere, ma vi avvertiamo: in caso non abbiate ancora completato il capitolo principale, questo articolo contiene un po' di anticipazioni sul finale. Lettore avvisato...
Alla ricerca di Morrigan?
Il punto di partenza di Dragon Age: Origins - Caccia alle Streghe è la vecchia casa della defunta Flemeth, dove il vostro protagonista (o uno del tutto nuovo, in caso abbiate deciso di non importare il salvataggio di Origins o Awakening) apprenderà degli ultimi movimenti di Morrigan grazie a un'elfa che la ritiene colpevole del furto di un antico testo. L'elfa, Ariane, si unisce subito al vostro party insieme al fido mastino della campagna originale e non ci vorrà molto prima che il trio diventi un quartetto con l'entrata in scena di un mago di nome Finn.
In effetti, Ariane e Finn sono probabilmente l'elemento migliore di questo contenuto aggiuntivo: per quanto permetta la breve durata dell'avventura, la caratterizzazione dei due personaggi inediti è molto buona grazie sopratutto ai vari scambi di battute e interazioni che animano il viaggio e ricordano i siparietti comici con il caro, vecchio Alistair. La trama quindi ruota attorno a questa breve ricerca di antichi manufatti collegati ai piani di Morrigan, la quale appare soltanto negli ultimi minuti della narrazione per rispondere in modo vago ed evasivo alle vostre domande. A causa di un bug il gioco talvolta non prende in considerazione le scelte effettuate alla fine della campagna originale, ma nel caso siate abbastanza fortunati da non inciampare in questo spiacevole problema scoprirete che la caccia alla strega si conclude comunque frettolosamente com'è cominciata, senza chiudere proprio un bel niente. Perfino i due nuovi personaggi, e il cane ovviamente, vengono dimenticati dal repentino finale, che si limita ad accennare a un futuro ritorno di Flemeth e poco più, proponendo un vago epilogo che alimenta nuovi quesiti invece di fornire risposte.
Riciclo finale
Almeno dal punto di vista meramente contenutistico Caccia alle Streghe non fa certo gridare al miracolo ma offre comunque una certa varietà. La nuova avventura si dipana attraverso quattro brevissimi dungeon, riciclati dalle ambientazioni precedentemente esplorate in Dragon Age: Origins e Awakening. I quattro dungeon sono di diversa natura sia stilistica che tematica e ognuno propone una feature che lo caratterizza rispetto agli altri.
Nel reparto della biblioteca del Circolo dei Magi, per esempio, bisognerà affrontare dei nemici immortali, almeno fino a che non viene sconfitta un'altra unità in campo. In un altro dungeon dovremo interagire con delle fonti luminose che ci riveleranno i punti di interazione di volta in volta; le rovine elfiche, invece, propongono sopratutto nemici in grado di attaccare a distanza mentre l'ultima location metterà alla prova le nostre strategie contro cultisti, draghi e un inquietante, quanto gigantesco boss finale. In realtà, la minacciosità di questi pericoli è abbastanza contenuta e l'avventura propone dei comprimari ben equipaggiati e in possesso di abilità equilibrate (Finn, ad esempio, è un ottimo attaccante ma anche un eccellente guaritore) che rendono questa campagna decisamente semplice e scorrevole, impreziosita naturalmente dall'eccellente sistema di combattimento della serie. E' un peccato, insomma, che per il gran finale si sia ricorso a un DLC così modesto e incompleto; per fortuna, i dialoghi e le aggiunte al Codex presentano la solita, maniacale cura e qualità di BioWare e i fan gradiranno comunque questa nuova escursione nell'universo di Dragon Age, nonostante la durata decisamente contenuta: bastano infatti poco meno di due ore per completare Dragon Age: Origins - Caccia alle Streghe al cento per cento.
Conclusioni
Caccia alle Streghe offre ai fan di Dragon Age: Origins ben poco di nuovo o imprescindibile, a parte due ottimi comprimari destinati a finire nell'oblio da una conclusione posticcia, sbrigativa e decisamente vaga. I contenuti, per quanto riciclati dalle precedenti iterazioni del franchise, sono appaganti quanto basta per un DLC da pochi euro, ma a fronte delle grandi promesse di BioWare per quanto riguarda l'epilogo di una storia tanto avvincente e amata, ci si sente un po' presi in giro dai finali multipli presenti. Non c'è una sensazione di chiusura, non ci sono rivelazioni sconvolgenti (Flemeth tornerà... sai che scoperta!) e le domande si moltiplicano. Tutti attendiamo con ansia Dragon Age II ma l'amaro in bocca resta per l'occasione assolutamente sprecata che è questo contenuto scaricabile.
PRO
- Buona varietà di situazioni
- I nuovi personaggi sono intriganti
CONTRO
- Ambientazioni riciclate
- Epilogo enigmatico e insoddisfacente