L'era dei leggendari picchiaduro a scorrimento, che negli anni 80 e 90 rappresentavano il non plus ultra per un qualunque fruitore di videogiochi, rinasce nei dispositivi portatili di Apple grazie a vere e proprie perle disponibili nell'App Store.
I giocatori "vissuti", quelli con ancora in mente le duecento lire da inserire nei polverosi cabinati delle sale giochi di periferia, ricorderanno con affetto e nostalgia capolavori come Double Dragon, in cui con un illusorio senso di profondità si malmenavano nemici bidimensionali utilizzando due sprite colorati, mossi più dalla nostra fantasia che dalle semplici animazioni gestite con lo stick ad 8 direzioni. Knight's Rush, prodotto da Chillingo, è però il seguito spirituale del buon Knight Onrush, un titolo riconducibile alla serie "tower defense"; tuttavia, al contrario del prequel in questa incarnazione la deriva hack & slash ha preso decisamente il sopravvento, regalando un titolo profondo, longevo e dannatamente impegnativo.
Martellate interdimensionali
In Knight's Rush saltando inutili preamboli ci si ritroverà immersi quasi immediatamente in un mondo fantastico, dove tramite alcuni portali interdimensionali sarà possibile spostarsi nello spazio e nel tempo, attraversando ambientazioni sempre più lugubri, pericolose e ricche di azione. Protagonisti dell'avventuroso viaggio saranno tre eroi, stereotipi classici del genere, che rappresentano il solito guerriero equilibrato in ogni parametro, il potente colosso dotato di martellone e smisurata forza fisica e infine un agile elfo verde, con due lame leggere ma in grado di spiccare salti lunghissimi evitando molti nemici contemporaneamente. Pur non differendo molto nelle animazioni, i tre personaggi, tutti selezionabili dall'inizio nel mondo "base" dei portali, rappresentano tre diversi approcci alla battaglia donando così già dall'inizio spessore tattico al titolo. La struttura del gameplay è, come già accennato, quella del classico picchiaduro a scorrimento stile Double Dragon: l'eroe di turno, manovrato tramite lo stick virtuale sinistro, può spostarsi in 8 direzioni e avrà a disposizione un tipo di attacco base (differente a seconda del personaggio selezionato) oltre ad un numero vario di attacchi speciali potenziabili con l'avanzare dei livelli. Nelle casse disseminate lungo il tragitto sarà possibile poi trovare diversi power up, come esplosivi o magie congelanti, di grande aiuto soprattutto per le fasi più concitate o per affrontare gli imponenti boss di fine livello. Nella pratica però, ci ritroveremo spesso a premere ripetutamente il tasto dell'attacco base in mischia, sperando di risolvere così le situazioni più spinose: questa soluzione, che può andare bene nei primi due mondi di gioco, a partire dal terzo si rivelerà decisamente inefficace, mostrando quella che è la vera profondità del titolo. Ogni mostro, trappola o arma incontrata deve essere infatti affrontata con la giusta tattica, pena la perdita di prezioso fluido vitale; la varietà dei nemici e degli ostacoli fisici, in gran parte distruttibili, che si incontreranno girovagando per i sette mondi è davvero impressionante, si parla di almeno 30 diversi tipi di avversari (tra cui cavalieri, maghi, elfi, scheletri ecc.) oltre a circa quindici tipi di trappole e marchingegni di difesa sparsi un po' ovunque lungo i livelli, tutti caratterizzati in maniera perfetta.
La salvaguardia della salute è però in Knight's Rush qualcosa di veramente fondamentale, a causa delle nefaste conseguenze provocate dalla morte durante lo svolgimento di un livello: essere sconfitti infatti non causerà un classico game over ma neppure il semplice respawn dal più vicino punto di controllo, bensì costringerà il giocatore a ricominciare lo stage di gioco in corso dall'inizio, perdendo istantaneamente tutti i punti esperienza e gli upgrade conquistati! Il sistema di bilanciamento sotto questo punto di vista fa effettivamente storcere il naso, perché se durante i normali livelli non è difficilissimo accumulare punti esperienza, grazie all'elevato numero di nemici e oggetti affrontabili, al contrario durante un combattimento contro un boss di fine stage morire anche una sola volta significa dover poi affrontare il mostro da capo con soltanto l'equipaggiamento base, complicando non poco l'esito positivo della battaglia. Questa grave lacuna è in grado da sola di rendere quasi frustrante un titolo che in realtà potrebbe tranquillamente essere giocato in scioltezza anche se, considerato che un'opinione diffusa tra gli addetti ai lavori riguarda la troppa facilità dei videogames moderni, per qualcuno potrebbe forse rappresentare un pregio. Una volta terminata la storia principale sarà poi possibile affrontare nuovamente i mondi in modalità infinita e super infinita, più complessa, al solo scopo di accumulare più punti possibile. Lo stacco maggiore che Knight's Rush ha con il predecessore, ma anche con moltissimi dei titoli App Store attualmente in vendita riguarda invece il comparto tecnico di altissimo livello: sull'iPhone 4 di prova il magnifico level design, con supporto al Retina Display, restituiva un'ambientazione colorata, dettagliata e assolutamente fluida anche nelle situazioni più caotiche, un vero spettacolo per gli occhi. Le musiche svolgono egregiamente il loro ruolo di accompagnamento alla battaglia, mentre i versi e gli effetti sonori dei nemici sono spesso ripetitivi e poco azzeccati, pur non inficiando minimamente il divertimento del gioco. Vista la difficoltà nel finire il titolo, legata come detto non tanto al gameplay vero e proprio quanto alla infelice scelta di annullare i potenziamenti ad ogni morte, sarebbe stata gradita una modalità multiplayer cooperativa via bluetooth o wifi, che è invece assente; pur non supportando ancora Game Center, l'applicazione dispone poi degli abbastanza diffusi obbiettivi Crystal.
Prezzo: 2,39€
La versione testata è la 1.0.1
Link Apple Store
Conclusioni
Azione, violenza e caos: con queste tre parole è possibile sintetizzare la vera natura di Knight's Rush, ennesimo titolo che segna, se ancora ce n'era il bisogno, il distacco definitivo dei giochi iPhone dal mondo dei "giochini" per cellulare. Al di là della esemplare realizzazione tecnica, il titolo riesce a restituire il piacere di giocare ad un picchiaduro a scorrimento, genere che da tempo era stato messo in disparte ma che Chillingo ha riscoperto e ravvivato. Peccato solo per il bilanciamento da rivedere, che farà sudare le classiche sette camicie agli sprovveduti giocatori occasionali ignari di cosa sia la "sofferenza" nel finire un videogioco.
PRO
- Comparto tecnico incredibile
- Divertente, "cafone" ma al contempo tattico e profondo
- Abbastanza vario e longevo
CONTRO
- Bilanciamento da rivedere
- Alcune magie poco efficaci
- Mancato supporto a Game Center