Versione testata: PlayStation 3
Quello di Sonic è un argomento che tocca delle corde delicatissime per gli amanti dei videogiochi, specialmente per quelli cresciuti nell'epoca dei 16 bit, che hanno seguito la rivalità tra le mascotte Nintendo e Sega quasi con un tifo da stadio.
L'identità del porcospino blu si è un po' persa di vista nell'ultima decina di anni e quello che era il protagonista di alcuni tra i migliori platform bidimensionali sul mercato si è trovato in mondi isometrici, avventure tridimensionali e RPG BioWare, spesso mettendosi perfino da parte per lasciare spazio ai suoi tanti comprimari. Con Sonic 4: Episode 1, Sega cerca di riportare in auge lo spirito del Sonic originale, con un'operazione simile a quelle di New Super Mario Bros. e Megaman 9 ma, in un certo senso, completamente diversa.
Atto dopo Atto
Se oggigiorno è difficile fare un sequel per un franchise moderno, figuriamoci come può esserlo per un titolo degli anni '90, cercando sopratutto di mantenerne lo spirito e la struttura senza voler fare un semplice remake. Gli sviluppatori di Dimps Corporation ci sono riusciti, in parte, ispirandosi pesantemente al level design originale, incorporando però nel gameplay alcune feature più recenti della serie, come il "homing attack" che diventa ora più uno strumento che un'arma vera e propria. Sonic 4: Episode 1 si ispira fortemente ai primi tre episodi della serie, proponendo una rivisitazione di alcuni tra gli stage più tipici e caratteristici per dare inizio a questa nuova "serie" facendo leva anche, e sopratutto, sui nostalgici.
Dunque ecco la tipica zona "Hills" di partenza che introduce anche i nuovi giocatori alla caratteristica principale dei giochi di Sonic, la sfrenata velocità che caratterizza alcuni passaggi: è solo la prima di quattro zone, divise in tre atti ciascuna più relativo boss, che riprongono alcuni tormentoni del franchise. Ci sono la psichedelica zona casinò e il tempio antico, tanto per dire, ma non tutte riescono a mantenere intatta la sensazione di ritrovarsi tra le mani un gioco del passato in grafica ad alta risoluzione. Se Splash Hills e Casino Street, insomma, sono strepitosi omaggi al porcospino del Mega Drive, lo stesso non si può dire degli altri due stage, spesso frustranti ed eccessivamente lenti, o dei boss stessi: gli alterchi con il solito Dr. Eggman, reo di aver rapito gli animali per trasformarli in robot, riescono a essere, se possibile, più frustranti che in passato.
Eppur si Muove
E' anche una questione di prospettiva, probabilmente, perchè chi si aspetta la frenesia e la spericolatezza, sempre e comunque un po' tattica, dei Sonic originali o dei recenti Sonic Rush per Nintendo DS, resterà parzialmente deluso dai momenti in cui la velocità, finalmente appena innescata, viene bruscamente frenata da scelte di design infelici, come semplici puzzle o piattaforme semoventi che richiedono salti precisi o movimenti calcolati. L'illusione in quei momenti, per fortuna non troppo frequenti, crolla inesorabilmente e ci si rende conto all'improvviso di stare giocando a un Sonic che, per un pelo, non riesce a essere un vero e proprio sequel.
Nonostante questo, Sonic 4: Episode 1 offre quanto di meglio un fan, e anche un neofita, possa volere da un gioco di Sonic "vecchio stile": numerosi percorsi alternativi per completare gli Atti, da provare e riprovare alla ricerca del miglior record a livello di tempo ed anelli, e i cari, vecchi Smeraldi del Caos, da ottenere completando una serie di livelli speciali, accessibili soltanto in determinate condizioni, in cui non muoveremo Sonic ma piuttosto l'intero stage attorno a lui, cercando di condurlo alla meta. Il comparto tecnico, oltretutto, riesce a essere più che soddisfacente, strizzando l'occhio alla nuova generazione senza allontanarsi troppo dallo stile originale della serie. Le varie zone sono un'orgia di colori e dettagli, nei quali si muove il modello poligonale di Sonic, una riproduzione più che fedele del personaggio che, però, dimostra una lentezza e impacciataggine di animazioni un po' fuori luogo. L'azione è accompagnata da brani musicali che si rifanno a quelli originali: non altrettanto memorabili, vero, ma sicuramente orecchiabili e azzeccati (specialmente nel caso di Splash Hills, forse gli Atti più riusciti del gioco, sotto ogni aspetto).
Conclusioni
Per un fan di Sonic, questo quarto episodio potrebbe suscitare sentimenti contrastanti. Nel tentativo di produrre un sequel che non sembrasse un remake, mantenendosi fedeli al game design originale ma integrandolo con elementi inediti, gli sviluppatori di Dimps Corporation hanno creato un titolo fatto di alti e bassi che non riesce ad eguagliare la qualità dei suoi illustri predecessori. E tuttavia, Sonic 4: Episode 1 è il Sonic..."più Sonic" che abbiamo potuto giocare da qualche anno a questa parte e un acquisto obbligato per chi ama il porcospino Sega o non ha mai provato l'ebbrezza di sfrecciare a folle velocità (in questo caso un po' meno folle) nelle sue scarpette rosse.
PRO
- Ha il fascino di Sonic dell'era Mega Drive
- Level design incostante ma generalmente buono
CONTRO
- Ritmo altalenante e non sempre frenetico
- Eccessivamente breve, anche se rigiocabile