Versione testata: PSP
Ci sono persone che hanno dedicato talmente tanto tempo ai vari Pro Evolution Soccer e FIFA da aver contratto una grave forma di rigetto verso qualsiasi simulazione calcistica. Viene da sé che quando tali persone si trovano di fronte a un titolo capace di non stufare dopo pochi minuti per via dei soliti deja vu, significa che qualcosa in questo filone videoludico sta davvero cambiando. È appunto il caso della serie EA Sports, che anche nella sua riduzione portatile per PSP dimostra di badare alla sostanza più che alla forma, non solo grazie a una certa attenzione circa le modalità presenti (sempre abbondanti), ma anche e soprattutto per l'introduzione di dinamiche di gioco tutt'altro che banali.
Una vera e propria ventata d'aria fresca rispetto ad anni e anni di centravanti che sfondano anche i muri, passaggi filtranti che non vengono mai intercettati e micidiali triangolazioni a due metri dalla porta, insomma. Dopo un approccio iniziale diffidente, FIFA 11 si lascia giocare con piacere e ci mostra tutte le proprie sfaccettature, donando alle partite uno spessore e una varietà difficili da trovare in un calcio portatile. Affermare che il prodotto di Electronic Arts sia perfetto sarebbe tuttavia sbagliato: da un lato sono davvero troppi i punti in comune con l'edizione 2010, dunque chi la possiede dovrà ponderare con attenzione il passaggio alla nuova versione; dall'altro l'inspiegabile eliminazione di una modalità fondamentale come il multiplayer online, insieme a una serie di problemi ancora irrisolti, costituisce un fattore non di poco conto ai fini della valutazione globale.
Le squadre scendono in campo
Già dalla classica "partita veloce" è possibile accedere ad alcune delle novità di FIFA 11, novità purtroppo non entusiasmanti ma che costituiscono comunque un'interessante punto di partenza per il futuro. Si può infatti disputare una partita controllando l'intera squadra, in modalità professionista (dunque nei panni di un unico giocatore) oppure come semplice portiere. In quest'ultimo caso l'azione non è granché divertente (per usare un eufemismo), visto che si è costretti a guardare tutto il match fra i pali e a intervenire solo quando gli avversari entrano nella nostra area di rigore.
La modalità "carriera" costituisce come al solito il fulcro del gioco: dopo aver selezionato un calciatore (che svolgerà anche il ruolo di allenatore in campo), avremo la possibilità di disputare le partite come semplice simulazione, giocandole nel modo più classico oppure impersonando il singolo personaggio. È interessante appunto la mancanza di vincoli, ovvero di volta in volta si potrà sperimentare liberamente uno dei tre approcci e farsi strada all'interno della stagione in tal modo. I risultati positivi si tradurranno inoltre in un miglioramento delle prestazioni della squadra, in modo simile alla "master league" di PES ma con le rose reali. L'offerta delle modalità viene completata dalle numerose "sfide" (scenari storici da "raddrizzare", con un livello di difficoltà crescente), dalla modalità "pratica" e dal multiplayer in locale. Come già detto, manca purtroppo il multiplayer online; una volta in campo, comunque, FIFA 11 sa come farsi scusare grazie alle sue indubbie qualità.
La palla è rotonda
La velocità di gioco è generalmente bassa e si nota fin da subito una maggiore attenzione verso gli aspetti tattici, infatti le squadre rimangono sempre piuttosto coperte e non si allungano se non in rari casi. Viene da sé che organizzare dei contropiede efficaci si rivela un'impresa, e spesso la nostra punta si troverà a fronteggiare almeno due difensori prima di potersi trovare a tu per tu con il portiere avversario. L'introduzione della protezione della palla e del dribbling a 360 gradi produce delle sostanziali differenze sull'approccio alle marcature, con i giocatori più abili che riescono ad approfittare di spazi anche minimi per involarsi sulla fascia ed effettuare un cross. Si percepisce chiaramente una "predominanza" della fase difensiva rispetto a quella offensiva, ovvero sono quasi del tutto assenti le situazioni in cui un centravanti di peso riesce a "sfondare" la difesa semplicemente correndo in avanti.
Allo stesso modo, i gol non sono semplicissimi da segnare: i portieri riescono a coprire bene gli spazi, con anche qualche salvataggio al limite sulle palle più insidiose. Il problema maggiore, tuttavia, è arrivare al tiro: i passaggi filtranti vengono intercettati molto spesso, le triangolazioni risultano difficili da eseguire per via di marcature molto strette e similmente i cross non trovano i nostri compagni liberi di colpire il pallone: si controbilancia in tal modo una gestione delle conclusioni al volo forse semplicistica, che quando si verifica non lascia scampo all'avversario Una delle cose su cui il calcio EA Sports storicamente insegue PES è la fisica della palla, specie negli undici metri, e FIFA 11 per PSP purtroppo non fa eccezione. Il pallone si produce infatti in reazioni inaspettate, procedendo lentissimo dopo un violento contrasto con rimpallo (tanto da non uscire neppure fuori dal campo) e prendendo invece il volo durante buona parte dei cross. Sono tuttavia le conclusioni a rete a convincere di meno: la sensazione di impatto è scarsa e non aiutano gli effetti sonori, che in tale frangente vedono il pubblico ammutolirsi come in presenza di un gol fantasma, anche quando magari la cosa si verifica al termine di una lunga azione. Il comparto sonoro in generale non fa impazzire, necessita di una svecchiata nel commento e di una maggior attenzione per questo tipo di situazioni. La colonna sonora "firmata" di questa edizione, inoltre, è forse fra le meno brillanti degli ultimi anni. L'interfaccia grafica è la stessa di FIFA 10 e purtroppo si rivela pesante, lenta a caricare e tutt'altro che intuitiva: la gestione della squadra in tal senso è un disastro che porta a giocare sempre e comunque con la rosa e il modulo predefiniti pur di non perdere tempo. I modelli poligonali dei giocatori di per sé sono ben fatti, ma ci sono casi emblematici circa la somiglianza con le controparti reali: se mi presenti uno Sneijder con i capelli, significa che qualcosa proprio non va. Si notano infine alcuni problemi con le animazioni, che in determinati frangenti diventano scattose, e qualche piccolo ma fastidioso bug.
Conclusioni
Proprio quando era lì lì per decollare, la versione PSP di FIFA finisce purtroppo per arenarsi e ci propone un'edizione 2011 un po' troppo conservativa, che non risolve alcuni problemi più o meno gravi (l'interfaccia e la gestione della squadra su tutti) e si permette persino di eliminare una modalità importante come il multiplayer online. I meriti del calcio EA sulla console portatile Sony sono comunque molti, e fondamentalmente riescono a colmare le lacune: il gameplay è ricco di spessore, le tattiche più inflazionate negli ultimi anni sono state accantonate in modo deciso (anche troppo, talvolta) in favore di nuove soluzioni strategiche e tutto ciò produce quella "voglia di fare un'altra partita" sempre più rara nei generi videoludici particolarmente "affollati". Un titolo sicuramente da acquistare se si desiderano le rose aggiornate, fra le altre cose, ma per il prossimo anno ci aspettiamo qualcosa di più. PSP 2 permettendo.
PRO
- Gameplay solido e ricco di sfaccettature
- Un buon numero di modalità
- Grafica di buon livello...
CONTRO
- ...ma con qualche lacuna
- Manca il multiplayer online
- Comparto sonoro da rivedere