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L'uomo in più

L'edizione 2011 del calcio Konami si rivela tecnicamente all'altezza della situazione, ma saprà stupire come ha fatto FIFA?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   12/11/2010
Pro Evolution Soccer 2011 (PES 2011)
Pro Evolution Soccer 2011 (PES 2011)
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Versione testata: PSP

Lo scontro fra PES e FIFA si rinnova anche quest'anno, e sul terreno di PSP la battaglia è quantomai incerta. La serie targata EA Sports mette infatti sul piatto un'azione lenta e riflessiva, che nasconde numerosi risvolti strategici, insieme a un'ottima fisicità dei contrasti e a una serie di dinamiche tutt'altro che inflazionate, in grado di mostrarci modi completamente nuovi di finalizzare una manovra d'attacco.

L'uomo in più

Dal canto suo, Pro Evolution Soccer 2011 appare più tradizionalista, nel bene e nel male, presentandosi con un comparto tecnico di tutto rispetto e con un gran numero di modalità, pur mostrando il fianco ad alcune incertezze per quanto concerne l'interazione fra i giocatori e la gestione della palla. Per molti versi, insomma, i due titoli si compensano a vicenda e offrono una visione fondamentalmente diversa del calcio. Ma procediamo con ordine. Una volta avviato il gioco, come già accennato, le modalità a nostra disposizione sono svariate: la semplice partita amichevole, la Champions League con la sua licenza ufficiale, la novità della Coppa Libertadores, la modalità World Player, il Campionato Master, la modalità "Diventa un mito" e la conseguente "Miti" per disputare partite e tornei utilizzando squadre e giocatori "mitici", il Campionato, la Coppa personalizzabile e la sessione di Allenamento. Purtroppo non è presente il multiplayer online (è possibile solo sfidare un amico in locale), una inspiegabile grave lacuna che accomuna PES e FIFA nelle loro ultime incarnazioni su PSP. Peccato!

Le squadre scendono in campo...

Una volta in campo, le differenze rispetto a Pro Evolution Soccer 2010 si fanno subito sentire: la corsa dei giocatori appare rapida ma non "eterea" come lo scorso anno, il ritmo di gioco è lievissimamente più lento (ma comunque molto più veloce di FIFA 11) e la difficoltà sembra generalmente aumentata: anche al livello di difficoltà intermedio, imporsi sulle squadre più forti non è un'impresa semplice. Gli sviluppatori hanno evidentemente posto il veto alle manovre più abusate, e infatti i vari passaggi filtranti vengono puntualmente intercettati anche dalle difese più modeste, ma a differenza del franchise EA Sports non si è provveduto a offrire delle reali alternative.

L'uomo in più

E così la lotta per la vittoria si risolve più che altro sugli episodi, sul dribbling che riesce miracolosamente (è proprio il caso di dirlo, vista l'inaffidabilità dello stick analogico di PSP, specie a queste velocità) e ci spedisce a rete, sullo spunto dei fuoriclasse che dalla fascia laterale riescono a coprire tutta la metà campo, penetrare l'area piccola e insaccare nell'angolino, sul colpo di testa dal corner che per una volta riusciamo a effettuare perché il difensore si è dimenticato la marcatura. Come al solito la regolazione di fino della formazione, delle singole posizioni e della strategia contribuisce in modo sostanziale al nostro successo e al numero di tiri in porta. Viene da chiedersi come mai le impostazioni di default di ogni squadra non "funzionino", ma alla fine dei conti fa piacere che la vittoria arrivi nel momento in cui ci facciamo realmente carico delle nostre responsabilità tecniche. Da questo punto di vista fa piacere ritrovare l'ottima gestione della fatica e della condizione fisica, un fattore che da sempre manca a FIFA e che costituisce un elemento importantissimo del gameplay, imponendoci di applicare il turnover specie se siamo alla guida di un team di fascia bassa.

L'uomo in più

Azione di contrasto

A fronte di una serie di importanti pregi, seppure ereditati dalle precedenti edizioni di PES, bisogna purtroppo segnalare dei limiti tutt'altro che trascurabili. In primo luogo la gestione dei contrasti e, in generale, la sensazione di fisicità dei giocatori. Da questo punto di vista, si osserva un'evidente supremazia da parte dei difensori, che la spuntano sempre sul portatore di palla e innescano odiose situazioni in cui il nostro calciatore si ritrova intontito e vaga per un paio di metri senza che si possa farlo reagire.

L'uomo in più

Il tackle è molto meno efficace che in passato, ma la differenza si nota soprattutto rispetto alle versioni "maggiori" del gioco, dove la stessa manovra restituisce sensazioni ben più convincenti. Rimane qualche problema nel cambio automatico dei giocatori (così come in quello manuale...), nel senso che talvolta non ci viene assegnato quello più vicino all'azione, e l'intraprendenza dei nostri compagni appare quantomeno discutibile, con inserimenti effettuati spesso in ritardo (o non effettuati affatto) nonostante le nostre indicazioni strategiche. La fisica della palla, elemento distintivo della serie Konami, convince molto meno del solito, specie dagli undici metri: manca la solita sensazione di impatto, i tiri di prima lasciano spesso delusi e in generale le conclusioni a rete danno poca soddisfazione. Dal punto di vista tecnico il confronto con FIFA 11 per PSP è impietoso: i modelli poligonali di PES2011 sono migliori, la loro somiglianza con le controparti reali è indiscutibile e non si limita ai giocatori più famosi. Migliore anche il commento audio, con la solita coppia Pardo / Altafini che ricicla frasi su frasi ma risulta in ogni caso più gradevole dell'ormai inascoltabile duo Caressa / Bergomi. Certo, entrambi i franchise da questo punto di vista necessitano di un forte rinnovamento. PES, infine, supera FIFA anche dal punto di vista dell'interfaccia grafica, in particolare per quanto concerne la gestione della squadra, molto più leggibile e immediata.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (36)
8.0
Il tuo voto

Decisamente migliorato rispetto allo scorso anno, Pro Evolution Soccer 2011 per PSP vanta un'ottima realizzazione tecnica, un'eccellente interfaccia grafica, un discreto comparto audio e un gran numero di modalità. Manca purtroppo il multiplayer online, che avrebbe garantito una longevità decisamente superiore, e le rose non risultano aggiornatissime (ma è un problema a cui si può ovviare tramite editing). L'esperienza di gioco appare decisamente "arcade" rispetto a FIFA 11, che al contrario punta su di un'azione più lenta e ragionata. Deludono purtroppo la gestione dei contrasti e la fisica della palla, e in generale la mancanza di un approccio originale e stimolante come quello adottato dal calcio EA Sports. In conclusione, non sarebbe giusto dire che ci troviamo di fronte al "solito PES", ma ci sono aspetti del titolo Konami che andavano senz'altro curati maggiormente e che invece risultano molto meglio implementati in FIFA.

PRO

  • Ottima realizzazione tecnica
  • Un gran numero di modalità
  • Elementi strategici di grande valore

CONTRO

  • Gestione dei contrasti discutibile
  • Dinamiche di gioco inflazionate
  • Manca il multiplayer online