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Ci sono volontari?

Prima della battaglia finale contro il perfido Solomon Dark, all'Istituto per maghi di Dead Hawg si sperimentavano metodi didattici decisamente alternativi...

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   05/11/2010
Solomon's Boneyard
Solomon's Boneyard
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Le peripezie della scuola di magia più famosa su iPhone, culminate con l'epico scontro di Solomon's Keep, a quanto pare non riguardavano soltanto gli studenti dell'ultimo anno.

Ci sono volontari?

In Solomon's Boneyard infatti il curioso e quanto mai opinabile metodo di insegnamento adottato dagli speciali docenti si scopre essere destinato anche alle giovani leve; vittime del sottile e neppure troppo velato ricatto che di tanto in tanto i prof (anche normali, se si può dire) propinano ai propri studenti, camuffando noiosi compiti da svolgere oltre le ore di lezione in "attività extracurricolare facoltativa" (di fatto poi obbigatoria), i piccoli protagonisti si troveranno in questo contesto ad affrontare una vera e propria prova di coraggio, solo per non deludere i propri insegnanti.

Una notte al cimitero

Prequel del citato Solomon's Keep, Solomon's Boneyard narra le vicende di 7 giovani maghi (di cui solo 4 immediatamente disponibili) impegnati in una lotta contro le creature della notte che infestano il cimitero di Dead Hawg. L'ancora inesperto negromante Solomon Dark, appena diplomato ma già decisamente votato al "lato oscuro", si trova in quel tristo luogo per sviluppare e allenare la sua principale ablità, cioè risvegliare e comandare i morti. Alla guida di un mago alla volta, compito del giocatore sarà sterminare la quantità maggiore possibile di zombie, scheletri e simili nefandezze, utilizzando le magie caratteristiche per ogni personaggio. Abbandonata quindi la classica modalità storia con i dungeon casuali, l'universo di Solomon si trasforma in una sorta di Survival Horror senza fine, con il solo obbiettivo di collezionare più uccisioni possibili. Il paragone con il precedente episodio è utile in questa occasione per comprendere le meccaniche di gioco, riprese sostanzialmente per intero: con lo stick virtuale sinistro (strutturato come una ghiera rotante) si indicherà al personaggio la direzione di movimento, mentre quello di destra sarà invece deputato alle varie tipologie di attacco. Purtroppo, o per fortuna a seconda dei casi, dopo un'attenta prova e un accurato confronto con Solomon's Keep, si nota una leggera imprecisione nella levetta di destra, non dovuta ad una perdita di sensibilità del controller ma paradossalmente proprio all'aumento della stessa, che costringerà il giocatore a mantenere il pollice molto più fermo e preciso; nulla di particolarmente accentuato, sia chiaro, ma facilmente riscontrabile nell'utilizzo con tutti i maghi. Ulteriore elemento che accomuna Solomon's Boneyard al precedente capitolo è la casualità delle skills potenziabili ad ogni passaggio di livello: anche qui, raggiunto un certo numero di uccisioni, si guadagnerà in esperienza e si potrà scegliere un potenziamento tra una rosa di tre selezionati casualmente dalla CPU. Permangono dei dubbi su questa scelta, che pur donando imprevedibilità all'azione limita abbastanza lo sviluppo del personaggio; tuttavia gli upgrade, essendo in numero leggermente minore, a rotazione compariranno più frequentemente facilitando quindi la scelta.

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Nonostante l'assenza dei dungeon casuali dunque, dovuta all'ambientazione fissa nel cimitero, la possibilità di alternare la scelta del protagonista conferisce al gioco una varietà superiore rispetto al precedente capitolo: ogni maghetto infatti ha un diverso stile di attacco dovuto alla particolarità delle magie in possesso. A titolo d'esempio, un mago del fuoco dovrà sparare le sue sfere mirando con precisione su ogni creatura, mentre la strega con poteri del fulmine potrà limitarsi ad indirizzare il potente raggio verso un punto imprecisato del gruppo di nemici colpendoli a caso con il fascio elettrico. Tra la rosa dei poteri dell'universo di Solomon compare poi quello del ghiaccio, gestito dal mago Morth, il cui potenziale se opportunamente sviluppato permette di congelare un enorme numero di nemici contemporaneamente grazie all'ampio ventaglio del getto. Come d'abitudine poi, le vittime rilasciano spesso monete d'oro da utilizzare per l'acquisto di oggetti e pozioni, parte del tradizionale inventario fantasy; tali monete resteranno a disposizione anche dopo il game over per il potenziamento di tutti i maghi. Per bilanciare il maggior ritmo di gioco, dato dalla struttura ad orde, la barra del mana (il "carburante" per gli attacchi, presente insieme a quella della salute in alto sullo schermo) si rigenererà più velocemente del solito, permettendo quindi la ricarica più rapida delle magie. Anche tecnicamente, Solomon's Boneyard si attesta sui buoni livelli del precedente capitolo, migliorando se possibile i giochi di luce e i riflessi delle ombre, mantenendo al contempo lo stile horror/umoristico che contraddistingue la serie. Resta il problema della ripetitività degli ambienti e l'anonimato del comparto audio, limitato a pochi effetti e musiche, mentre compare finalmente l'integrazione con il sistema degli obbiettivi Open Feint.

Prezzo: 0,79€
La versione testata è la 1.5
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.9
Lettori (8)
6.5
Il tuo voto

Solomon's Boneyard riesce a modificare, migliorandolo, lo spirito vincente che il precedente Solomon's Keep ha soltanto sfiorato. Mentre infatti nel primo episodio l'eccessiva ripetitività delle azioni, parzialmente mitigata dalla generazione casuale dei dungeon, minava decisamente il divertimento, in questa incarnazione i diversi approcci dovuti alle varie tipologie di incantesimi utilizzati dai maghi aprono scenari tattici sempre nuovi e imprevedibili. La struttura ad orde, potenzialmente infinita, offre ore di sano divertimento e si presterebbe facilmente ad una modalità multiplayer che purtroppo, al momento, non è prevista. Ultima nota da segnalare, non secondaria, riguarda il prezzo davvero irrisorio, piacevole abitudine su App Store che contribuisce a fugare ogni dubbio su un eventuale acquisto per gli amanti del genere.

PRO

  • Buon comparto tecnico
  • Magie diverse e ben realizzate
  • Longevità potenzialmente infinita

CONTRO

  • Ambientazione fissa
  • Le Skill casuali possono non piacere
  • Una modalità multiplayer era auspicabile