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Il tesoro di Popcap Games

Pietre preziose, miniere, tavoli da poker, magia, insetti e glaciazioni.... e le sorprese di Bejeweled 3 non si fermano qui!

RECENSIONE di Mattia Armani   —   13/12/2010
Bejeweled 3
Bejeweled 3
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Il panorama dei puzzle games è più ricco oggi di quanto non lo fosse anni fa quando non esistevano motori 3D e le differenze tra titoli ad alto e basso budget non erano certo così marcate. Soprattutto negli ultimi tempi questo genere ha beneficiato della diffusione dei computer portatili, dei PC nei posti di lavoro, di Facebook, degli arcade a basso prezzo e degli smartphone e si è imposto nuovamente tra quelli di maggior interesse, registrando vendite da capogiro. Un successo planetario insomma che ha premiato anche la serie Bejeweled, giocato da milioni di giocatori ogni giorno, e chi lo sviluppa, l'americana PopCap anche alle spalle di altri successi incredibili, come Piante contro Zombie. Non stupisce dunque che l'azienda punti ancora su una saga che non solo ha lanciato la software house ben dieci anni fa, ma che ha anche ricevuto parecchi riconoscimenti per la sua qualità e si è dimostrata in grado di generare costanti profitti attraverso una quantità di sistemi differenti.

Le quattro modalità principali

Da una parte Bejeweled 3 è sempre incentrato sulla realizzazione di combinazioni di 3, 4 o 5 pietre preziose e continua saldamente la tradizione della saga focalizzandosi su combo e sfide a tempo, ma dall'altra arricchisce la formula con numerosi elementi extra. Elementi che includono nuove gemme, come la devastante supernova che richiede una combinazione di sei pietre, ma anche nuove modalità, una lunga serie di obiettivi e anche qualche cambiamento alle opzioni storiche che ovviamente, Classic mode incluso, tornano in toto.

Il tesoro di Popcap Games

Sul versante della sfida la spunta senza dubbio il Blitz mode, ovvero la fortunata modalità a tempo delle ultime versioni di Bejeweled che ha consacrato il titolo targato Popcap su Facebook e sugli smartphone. Ma questa volta la variante agonistica si chiama Lightning e ha in serbo qualche sorpresa come le gemme temporali che sostituiscono le gemme moltipicatore. Si tratta di elementi speciali che caricano un bonus temporale quando vengono combinati o deflagrati e mutano radicalmente il gameplay consentendo punteggi stratosferici. L'unico motivo di disappunto è che non c'è integrazione con Facebook: la scelta probabilmente deriva dalla priorità, all'interno del social network planetario, riservata a Bejeweled Blitz che si è evoluto a parte includendo nuovi bonus che possono essere acquistati con moneta sonante o guadagnati attraverso le ormai classiche interazioni pubblicitarie dei social network. In questo terzo capitolo torna anche l'Endless mode - qui chiamato Zen come in Bejeweled Twist - e ci da la possibilità di giocare all'infinito senza limiti di tempo ne ostacoli di alcun tipo. Un tipo di fruizione votata al relax che torna in forma più carismatica con una serie di opzioni, come il rumore dei gabbiani e del respiro umano, che cercano di trasformare il titolo in una rilassante esperienza meditativa. Difficile però valutarne la qualità sia sotto il profilo del gameplay che della meditazione, e anche se l'audio è sicuramente di buon livello troviamo più compatibili con il titolo le piacevoli colonne sonore standard che si combinano efficacemente con gli effetti sonori sonori delle gemme, delle esplosioni e dei bonus. Arriviamo infine alla modalità nuova fiammante di Bejeweled 3. Parliamo del Quest Mode che ci consente di affrontare 40 missioni basate su decine di varianti del gameplay base. E quattro di queste varianti sono anche sbloccabili come modalità principali, portando a termine specifici compiti nelle quattro modalità iniziali.

Quest mode: un'esperienza sfaccettata

Il Quest Mode include ovviamente le buone vecchie bombe a tempo e time trials di ogni tipo ma affrontando le 40 missioni disponibili troviamo anche alcune variazioni al gameplay piuttosto complesse e innovative. Variazioni spesso basate sul caso e radicalmente differenti dalle classiche modalità di Bejeweled, ma che sono sono capaci di elevarne complessità e profondità e di giustificare quei 20 euro di prezzo che non sono certo un'enormità ma non sono neppure pochi per un puzzle game. Ed ecco alcuni esempi relativi alle svariate sfide del Quest mode:
Butterflies: alcune farfalle, disegnate come gemme con le ali, attraversano il tabellone avanzando ogni turno. Dall'altro lato del campo di gioco le attende un famelico ragno.

Il tesoro di Popcap Games

Ovviamente le farfalle devono essere combinate o colpite da un'esplosione prima che raggiungano l'aracnide. Il livello di sfida è piuttosto elevato, la colonna sonora incredibilmente azzeccata e anche sotto il profilo estetico è una delle varianti migliori.
Gold rush: causando l'esplosione delle gemme che poggiano sullo strato di terreno sottostante è possibile raggiungere alcune pepite d'oro. Una versione alternativa di questa modalità chiede di combinare le gemme in particolari zone del tabellone che sono coperte di sabbia per scoprire una serie di antiche reliquie.
Avalanche: il tabellone delle gemme è parzialmente vuoto ma ne cadono diverse dall'alto verso il basso ogni volta che mettiamo a segno una combinazione. Lo scopo è combinare abbastanza pietre preziose prima che lo schermo si riempa e ovviamente non è sufficiente limitarsi alle combinazioni da 3 gemme.
Ice Storm: alcune barre di ghiaccio crescono dal basso verso l'alto ma si spezzano quando le gemme vengono combinate lungo la traiettoria. L'obiettivo infatti è impedire che la stessa barra raggiunga per due volte la cima del tabellone interrompendo la partita. Si tratta forse della modalità più difficile di Bejeweled 3, con le colonne che via via si assottigliano e diventano sempre più rapide.
Poker: le combinazioni di una specifica gemma producono una carta che la raffigura che si pone in un mazzo alla sinistra del tabellone. Ovviamente bisogna combinare le carte secondo i punti del poker che vanno dalla coppia fino al colore e il dover attendere le gemme giuste in qualche modo ricrea realmente l'attesa del poker. Manca la scala ma al suo posto c'è lo Spectrum, ovvero una mano fatta da cinque carte. Creare gemme speciali consente alla carta relativa di regalarci punti bonus. Le combinazioni di più gemme regalano carte a doppia valenza. L'hypercube invece crea un jolly
Varie: il Quest Mode offre modalità a tempo di ogni genere che richiedono di effettuare combinazioni specifiche di gemme entro un limite di tempo o addirittura di colorare l'intero tabellone combinando le pietre preziose lungo una specifica linea o colonna per tingerla d'oro.

Il tesoro di Popcap Games

Sfida serrata o relax meditabondo?

Prevedibilmente le quattro modalità sbloccabili sono anche i quattro tipi di gameplay più rifiniti e complessi del Quest mode. Si parte dalla succitata modalità Butterfly, che richiede un'attenta pianificazione delle mosse, e si arriva all'Ice Storm passando per il Poker e per la Diamond Mine. Quest'ultima ci permette di scavare nel terreno come succede nel Gold Rush, procedendo di livello in livello sempre più in profondità trovando persino manufatti, assolutamente inutili, e bonus di ogni tipo. Il poker invece è una modalità più tranquilla e senza limiti di tempo mentre Ice Storm non concede nemmeno un secondo di riflessione ed è senza dubbio la più ostica da domare.

Il tesoro di Popcap Games

Detto di tutte queste varianti, gradevoli aggiunte all'offerta principale, la modalità regina di Bejeweled 3 resta senza dubbio il già citato Lightning Mode, almeno in termini di gameplay serrato e agonistico. E le nuove gemme temporali aumentano ulteriormente la profondità di questa che, pur limitata ad un solo minuto alla partenza, è studiata per permettere escalation spaventose. In Lightning infatti si gioca anche mentre lo schermo esplode ed un solo rallentamento può compromettere l'intera partita. Inoltre la percentuale di combo possibili è sensibilmente superiore alle altre modalità del titolo Popcap e in questo terzo capitolo è ancora maggiore rispetto a Bejeweled 2. Ma se da una parte più combo e maggior velocità aumentano spettacolarità e punteggi, dall'altro incrementano anche la difficoltà nel pianificare le mosse che devono essere conseguite rapidamente per garantire bonus e moltiplicatori. D'altronde, anche se il tempo è ora l'elemento chiave e non ci sono più gemme specifiche per elevare il moltiplicatore, è quest'ultimo il fattore fondamentale per dare un senso alle combo più articolate consentendoci di raggiungere punteggi record. Insomma Bejeweled 3 è estremamente vario ed è quindi in grado di offrire una gamma di esperienze basate su tempistiche molto differenti che possono regalarci sia 10 minuti al fulmicotone sia ore di svago rilassato. La modalità Zen si propone come puro passatempo mentre il Quest Mode è più articolato e pone degli scopi da raggiungere che potrebbero tra l'altro coinvolgere anche chi non apprezza le modalità standard. E se non bastasse il titolo Popcap prevede anche 65 obiettivi, qua chiamati distintivi, che ormai sono fondamentali per aggiungere un pizzico di sfida a ogni videogioco. I distintivi di base sono semplici da ottenere e basta cimentarsi più o meno in tutte le discipline di Bejeweled per ottenerle in tempi brevi. Meno semplici quelli elite anche se i giocatori assidui non faticheranno a conquistarli.

Non è tutto oro quello che luccica

Le novità estetiche sono numerose e parecchie riguardano anche la parte di schermo al di fuori del riquadro che contiene le gemme. Suggestivi sfondi animati, laboratori alchemici e mazzi di carte che si compongono arricchiscono infatti il look generale del titolo che comunque può contare sul riquadro centrale all'interno del quale luccichii ed esplosioni in alta definizione non mancano quasi mai. Ma se modalità come il Lightning riescono a sfruttare al meglio le nuove animazioni delle gemme, l'illuminazione, i raggi laser e le nuove esplosioni, altrettanto non succede nella modalità classica che invece è più sommessa e mostra il fianco se paragonata ad altri puzzle game graficamente più vivaci e ispirati.

Il tesoro di Popcap Games

Inoltre gli effetti come le colonne di ghiaccio, il ragno che aspetta le farfalle a bordo schermo e il terreno o la sabbia che popolano alcune modalità, non sono certo il non plus ultra ne per per quanto riguarda i disegni ne per la qualità delle animazioni. Tra l'altro il motore non è leggerissimo e con un computer datato le modalità più concitate possono causare qualche rallentamento che non è assolutamente compatibile con il gameplay frenetico delle varianti a tempo. Per fortuna la scalabilità è buona ed è possibile ridurre diversi parametri oltre alla risoluzione, in modo da far girare il titolo anche su hardware modesti. Passando al sonoro spiccano le musiche sintetizzate, chiaramente ispirate a pezzi celebri, che sono di buona qualità e soprattutto sono abbastanza coinvolgenti e ipnotiche da tenere incollati a Bejeweled 3 quanto e più del gioco stesso. Anche gli effetti sonori, la voce che commenta le nostre imprese e il comparto sonoro della modalità zen sono ottimi anche se qualche basso in più per le esplosioni non avrebbe fatto male a nessuno.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (20)
7.3
Il tuo voto

Tra i pochi difetti di Bejeweled 3 si nota sicuramente la grafica che, per quanto sia più ricca e animata, è ancorata ad un look ormai datato e imparagonabile con quello di alcuni puzzle games visionari che sono usciti in questi ultimi anni. Per questo anche i 20 euro di prezzo possono sembrare molti. Ma per quanto riguarda varietà, novità e livello di sfida il titolo Popcap è sicuramente ai massimi livelli e può regalare decine di ore di puro divertimento a tutti i fan della serie.

PRO

  • Otto modalità e decine di varianti
  • Colonna sonora ipnotica
  • La modalità Lightning è un esplosione di giocabilità

CONTRO

  • Alcuni elementi grafici poco ispirati
  • La modalità classica ormai offre troppo poco
  • Poco meno di 20 euro possono risultare molti rispetto a una fetta di concorrenza

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Core i7 920
  • RAM: 6GB
  • Scheda Video: GeForce GTX 275

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows XP SP2/Vista/7/ OS X Leopard 10.5.8, Snow Leopard 10.6.3
  • Processore: PC - processore da 1.2GHz, Mac - Intel Core Duo 1.66
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: 128MB di memoria video (256+MB recommended)
  • Hard Disk: 320MB di spazio libero
  • DirectX®: 9.0c

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Pentium 4 da 3.2GHz o AMD Athlon 64 3200
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: AMD o Nvidia da 256 MB
  • Hard Disk: 320MB di spazio libero
  • DirectX: 10