Durante le feste natalizie è normale trovare i centri commerciali strapieni. Il problema è che quello, gigantesco, che si trova nella città di Willamette, Colorado, è strapieno... di zombie. Un misterioso agente patogeno ha fatto sì che i morti uscissero dalle tombe per invadere le strade, mordendo e trasformando a loro volta chiunque gli si parasse di fronte. Il risultato è un'intera zona in quarantena, con il governo americano che deve decidere come risolvere il problema prima che diventi ingestibile e un fotoreporter d'assalto, Frank West, determinato a realizzare lo scoop della vita. Frank noleggia un passaggio in elicottero e si fa lasciare proprio sul tetto del centro commerciale di Willamette, chiedendo al pilota di tornare a prenderlo dopo tre giorni: il tempo necessario per fare un bel po' di foto e capire cosa diavolo è successo.
Tra Frank e il suo obiettivo si frappongono però i sopravvissuti, gente che in qualche modo è riuscita a sfuggire al terribile destino di finire divorata dagli zombie ma che ha bisogno di aiuto per poter raggiungere il rifugio sicuro che si trova nella sala manutenzione della struttura. L'aspetto rude del fotografo nasconde un animo nobile, e così il robusto personaggio non può esimersi dal prestare soccorso a chi glielo chiede, cercando di portare avanti di pari passo il proprio reportage. Uscito nel 2006 in esclusiva per Xbox 360, Dead Rising ha saputo spiazzare critica e pubblico per via di una struttura tutt'altro che amichevole, che imponeva il backtracking all'interno di un alto numero di missioni "di scorta", in cui bisognava non solo raggiungere uno dei superstiti all'interno dello sconfinato centro commerciale, ma anche accompagnarlo sano e salvo al rifugio. A rendere le cose più complicate, un rigoroso limite di tempo che scandiva gli eventi della missione principale e che non poteva in alcun modo essere ignorato per salvare qualche vita in più: se le cose diventavano troppo complicate, l'unica possibilità era abbandonare qualcuno al proprio destino e tirare avanti. A un gameplay così spietato si abbinava una realizzazione tecnica straordinaria, che univa animazioni estremamente convincenti a un numero spropositato di zombie gestiti contemporaneamente dal motore grafico, il tutto senza il minimo rallentamento.
Dalle stelle alle stalle
La conversione di Dead Rising per Wii ha dimostrato che modificare anche solo uno degli elementi che tenevano insieme il prodotto Capcom, in un equilibrio senz'altro precario, significava snaturarlo. Un centro commerciale in cui non erano presenti a ogni angolo centinaia di zombie ma solo decine, comunicava già di per sé un'idea diversa da quella originale. Il resto è stato fatto da un sistema di controllo e da una gestione delle armi quantomeno discutibili. Appurato dunque che l'avventura di Frank West non poteva in alcun modo essere ridisegnata per una piattaforma dalle capacità tecniche inferiori, come mai si è deciso di farne un'edizione portatile per iPhone e iPod Touch? Mistero.
Dead Rising Mobile arricchisce dunque la collezione dei titoli Capcom presenti su App Store, ma non nel modo che tutti auspicavano. La storia di partenza è la stessa che già conosciamo, con Frank che si trova all'interno di una gigantesca struttura piena di morti viventi. Cambiano gli obiettivi: anziché salvare di fatto dei superstiti, il personaggio si trova a completare missioni insensate come ad esempio raccogliere il disco preferito di un tizio, le chiavi dell'auto di un altro e così via, inframezzate da combattimenti con gli zombie normali e con i cosiddetti "mad zombies", versioni in qualche modo potenziate dei non-morti a cui siamo abituati. Se dal punto di vista tecnico speravamo di poter parlare di un piccolo miracolo, la realtà dei fatti è ben diversa: gli zombie sono invisibili da lontano, compaiono sullo schermo solo quando si trovano a pochi metri da Frank e comunque in numero ridotto. Ma il problema più che altro sono i modelli poligonali, che sembrano quelli del Dreamcast e rappresentano un netto passo indietro rispetto a ciò che il dispositivo Apple ha dimostrato di saper fare, anche in tempi non recenti. A peggiorare le cose arriva infine il sistema di controllo, mutuato dagli episodi classici di Resident Evil e dunque con il protagonista che fatica a girarsi e a cambiare direzione, mentre la telecamera sembra andare per i fatti propri. Le musichette originali di Dead Rising e la presenza dell'interessante opzione "rescue call" (con cui è possibile chiedere soccorso a un amico tramite Game Center non appena si incorra nel game over) da sole non bastano assolutamente a rendere il quadro generale meno triste.
La versione testata è la 1.00.01
Prezzo: 3,99€
Link App Store
Conclusioni
Preso per quello che è, Dead Rising Mobile si presenta come un action game in terza persona piuttosto noioso e ripetitivo, con il personaggio costretto a tornare sovente sui propri passi per raccogliere un oggetto o per affrontare un combattimento. Il numero di armi disponibili all'inizio sembra enorme, ma bastano poche missioni per provare tutte le combinazioni possibili, lasciando quindi alla sola struttura di gioco l'onere di ravvivare il nostro entusiasmo fino al completamento dell'avventura. Un compito davvero ingrato visto il pessimo sistema di controllo, l'assoluta mancanza di varietà e di una realizzazione tecnica che possa in qualche modo motivarci ad andare avanti: l'assenza di caricamenti per accedere alle varie zone del centro commerciale paga dazio a modelli poligonali blocchettosi e male animati, che proprio nulla hanno a che vedere con il gioco originale.
PRO
- Interessanti le "rescue call"
- Un gran numero di missioni...
CONTRO
- ...tutte uguali, fondamentalmente
- Grafica orribile
- Controlli legnosi