Versione testata: Xbox 360
I grandi legami sono fatti di grandi separazioni. Anche nella Germania del 700. Ma ancora non poteva saperlo il boia Heinrich, soprattutto nel momento in cui calava la pesante scure sul collo di Gretchen, accusata di stregoneria sopra un triste patibolo. Ma questo è il passato, ormai ridotto a una scarica ossessiva di flashback utili solo ad alimentare i sensi di colpa. E' trascorso qualche anno, siamo ancora in un universo medievale oscuro e minaccioso, popolato da creature demoniache, magia e paesaggi crepuscolari. Ritroviamo il nerboruto Heinrich, ma è molto diverso da come lo conoscevamo. Colorito poco rassicurante, cicatrici ovunque e una mostruosa falce protesa verso i malintenzionati. Scopriamo ben presto che il nostro poco delicato eroe non può morire, anche se fatto completamente a pezzi dai nemici, è sufficiente premere freneticamente il tasto A per farlo tornare in piedi. Come se non bastasse troviamo una rediviva Gretchen, d'altronde con una strega tutto è possibile. Le strade di questa improbabile coppia si riuniscono per un duplice scopo, Heinrich è vittima di una maledizione e deve trovare un modo per tornare mortale, Gretchen ha qualche conto in sospeso da risolvere. Da qui in avanti ogni obiettivo sarà conseguito a quattro mani.
Perché io ho te
Questo in soldoni è il preambolo di Knights Contract, già intuibile dal titolo stesso, è un action adventure basato interamente sulla cooperazione, la cui ferocia è bizzarramente mitigata da un atipico sentimentalismo. La software house giapponese Game Republic, già autrice di Folklore, non è certo nuova agli esperimenti, e fin dai primi minuti di gioco spezza un tabù pesante, mettendo in mano al giocatore un protagonista invincibile. Il senso di onnipotenza è però breve, il lato punitivo, e sostanzialmente ciò che offre sfida, è rappresentato dalla vulnerabilità di Gretchen. Il nostro compito è quindi salvaguardare la sua incolumità, proprio come farebbe un'efficiente guardia del corpo, e all'occorrenza ripristinare la sua barra di salute prendendola in braccio.
In questa situazione risulta impossibile effettuare qualsiasi azione offensiva, l'unica cosa da fare quindi è fuggire a gambe levate dalle situazioni pericolose. Gretchen non è propriamente una sprovveduta, la sua natura di strega le consente di effettuare una variegata serie di magie elementali, ma il suo vero potere offensivo scaturisce dalla combinazione con la falce di Heinrich. Con questa inusuale fusione si giustificano le classiche mosse speciali, che il protagonista non sarebbe in grado di lanciare, ma richiamando con i tasti dorsali una specifica magia, si vanno ad attivare una serie di combinazioni dagli effetti devastanti. Si passa da trappole di ghiaccio, pittoresche decapitazioni o squartamenti selvaggi, e la stessa cosa vale per il protagonista. Non è raro vedere Heinrich fatto completamente a pezzi durante uno scontro, non prima di finire in uno stato di stordimento mitigabile con la solita trafila, ovvero la pressione selvaggia dei tasti del pad (snervante alla lunga). Il rovescio della medaglia è che in questa condizione non è possibile proteggere Gretchen, e la scarsa intelligenza artificiale che la gestisce porta troppo facilmente alla sua morte, e conseguente Game Over.
Obiettivi Xbox 360
1000 punti giocatore divisi lungo 50 obiettivi attendono di essere guadagnati. Abbiamo un po' di tutto, dalla raccolta di un certo numero di anime, da 10.000 fino a 100.000, a quelli relativi al completamento della storia principale. Il più impegnativo e corposo è quello che richiede il completamento del gioco nel livello di difficoltà Witchslayer, verrete ricompensati con ben 40 punti. Buona caccia immortali!
Io vorrei, non vorrei...
Il gioco tenta continuamente di mescolare le carte in tavola, anteponendo nemici in grado di parare qualsiasi colpo frontale, e che richiedono manovre elusive molto simili a quanto già visto nel combat system di Bayonetta, sebbene molto meno rifinito. A questo si aggiunge una struttura dei livelli poco lineare, giocata sui controtempi. Non è raro trovarsi in scontri con i boss a metà di un capitolo, come imbattersi in veri e propri labirinti, dove viene proposta una struttura ad esplorazione alquanto confusionaria negli obiettivi. L'inventario presenta timidi elementi da RPG, con la possibilità di investire le anime dei nemici abbattuti per potenziare le magie e sbloccarne di nuove, niente che non si sia già visto in prodotti similari e migliori. Ogni capitolo termina con uno scontro con possenti nemici, che richiedono nella parte finale il superamento di sequenze basate su specifici tasti del pad. Insomma i famigerati quick time event di scuola tipicamente giapponese, anche questi mal implementati dal momento che il non superamento porta il giocatore in situazioni sconvenienti, con il boss che ha recuperato larga parte della sua energia e l'obbligo di ripetere la sequenza.
Una routine estremamente frustrante, anche se in parte ridimensionata dal fatto che i tasti da premere sono sempre i medesimi. Knights Contract dimostra una gestazione indubbiamente travagliata a partire dalla presenza asfissiante di filmati, funzionali alla narrazione, ma veramente eccessivi in lunghezza e frequenza, di qualità estremamente imbarazzante e innestati in momenti che interrompono violentemente la fluidtià dell'azione. Il comparto tecnico tutto sommato è passabile, con un buon utilizzo di effetti, normal mapping e texture piacevoli, nonostante qualche calo del framerate e una direzione artistica non certo ispirata. Risulta un mistero come le cutscene in confronto siano così scadenti. Un peccato, dal momento che la storia è anche piacevole da seguire, per certi versi originale e con personaggi che si lasciano apprezzare.
Conclusioni
Quasi niente funziona in Knights Contract, un prodotto che soffre di una gestazione evidentemente problematica e non al passo dei molti capisaldi di un genere estremamente inflazionato. Stupisce che uno studio come Game Republic si presenti con un titolo così arrancante, anche se non privo di uno strano fascino per come cerca di presentare cliché occidentali, ma interpretati con una sensibilità diversa e magnetica. L'idea del protagonista e il suo rapporto con Gretchen è originale e affascinante, ma i buoni propositi crollano di fronte alla frustrazione scaturita dal sistema di gioco confusionario, poco rifinito, mortificato da una scadente intelligenza artificiale, e che si rifiuta sistematicamente di entrare in sintonia con il giocatore. Non aiutano le asfissianti cutscene di qualità veramente pessima, innestate in tempi sbagliati e che mettono ancora più in difficoltà chi vuole seguire le avventure di questa bizzarra coppia. Chi vuol dare fiducia alla produzione Namco Bandai deve armarsi di molta pazienza, tutti gli altri possono tranquillamente passare oltre.
PRO
- Idea originale
- Storia piacevole e protagonisti curiosi
- Accettabile la grafica in gioco...
CONTRO
- ...atroce quella delle cutscene
- Sistema di combattimento poco rifinito
- Confusionario e decisamente frustrante da giocare