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Castigati dal caos

Arriva sul mercato PC la seconda espansione di Dawn of War II, Retribution. L'universo rimane quello di Warhammer 40.000 ma le novità non mancano

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   01/03/2011
Warhammer 40.000 Dawn of War II: Retribution
Warhammer 40.000 Dawn of War II: Retribution
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E' innegabile che Relic abbia un preciso disegno alle spalle del suo brand sviluppato sotto l'onnipresente direzione artistica di Games Workshop, detentore dei diritti riguardanti l'intero franchise. A febbraio del 2009 arriva infatti sul mercato Warhammer 40.000 Dawn of War II mentre poco più di un anno dopo è la volta di Chaos Rising, prima espansione ufficiale. E ora, nella prima settimana di marzo, di nuovo appena 12 mesi dopo, tocca a Retribution, secondo add-on dello strategico in tempo reale. Ancora una volta saranno il prezzo concorrenziale del pacchetto e la sua natura stand alone - per giocarci infatti non c'è bisogno di avere installati i due precedenti giochi - a stimolare la propensione all'acquisto dei giocatori. Ma naturalmente non mancano gustose novità in termini di gameplay; vediamo di analizzarle nel dettaglio.

Libertà apparente

Iniziamo quindi col dire che Dawn of War II: Retribution offre ovviamente una campagna single player nuova di zecca che ha una interessante peculiarità. Le 15 missioni che compongono infatti l'avventura seguono un canovaccio narrativo piuttosto leggero, basato su una trama che si allontana purtroppo in negativo da quanto raccontato nel gioco originale o anche in Chaos Rising.

Castigati dal caos

La decisione intrapresa da Relic ha però un risvolto molto interessante per i veri fan dell'universo: per la prima volta nella serie, la campagna può essere affrontata con qualsiasi delle cinque razze viste in precedenza: Orki, Space Marine, Marine del Caos, Eldar e Tiranidi con la felice aggiunta delle Guardie Imperiali, introdotte per la prima volta con questa espansione. Di fondo la storia rimane la stessa e si svolge a dieci anni di distanza da quanto narrato in Chaos Rising: i Corvi Sanguinari, uno dei capitoli degli Space Marine, sono stati traditi dal proprio Maestro Capitolare e Capo Bibliotecario che ha ceduto alle lusinghe del Caos e, dopo aver ucciso il demone Ulkair che minacciava il settore Aurelia, sono alla disperata ricerca del traditore nell'estremo tentativo di liberarsi dell'accusa di rinnegati che grava sulla loro testa e, soprattutto, impedire l'applicazione dell'Extarminatus, l'arma finale di distruzione di massa dell'Impero, appena giunto nel sottosettore per verificare cosa sta accadendo. Ogni razza agirà ovviamente per il proprio tornaconto personale e ci saranno quindi delle minime variazioni sul tema, oltre a un incipit e ad un epilogo differenti, ma il susseguirsi delle missioni, nonostante i diversi obiettivi, rimarrà lo stesso.

Castigati dal caos

A seconda del livello di difficoltà scelto (quattro come di consueto), del numero di missioni facoltative completate e della competenza personale con la razza utilizzata, impiegherete non meno di 8 ore a completare la campagna ma non avrete difficoltà a raggiungere anche le 12 in determinate condizioni. E se pure l'espediente narrativo utilizzato da Relic non mancherà di lasciarvi probabilmente delusi per una mancanza di affezione nei confronti degli eroi e soprattutto per una povertà di toni epici nella storia, vi possiamo assicurare che sarete molto stimolati a rigiocarvi la campagna non meno di 2-3 volte per sperimentare i diversi stili di attacco e difesa che caratterizzano le diverse razze.

Originalità e compromessi

Se avete deciso di leggere questa recensione è assai probabile che conosciate Dawn of War II e il suo caratteristico stile di gameplay. Il titolo di Relic infatti, pur appartenendo al genere degli strategici in tempo reale mette completamente da parte la meccanica di costruzione della base e delle truppe a favore della gestione meticolosa ed estremamente tattica di un manipolo di eroi attraverso una pianificazione accurata dei movimenti e degli assalti. Le coperture sono infatti un elemento cruciale del gameplay e per usarle a dovere è fondamentale lo sfruttamento delle verticalità del terreno, delle sue asperità e più in generale di tutti gli elementi dello scenario. Con Retribution parte di questa originalità del progetto videoludico si viene a perdere ma, fortunatamente per chi gioca, con conseguenze non completamente negative.

Castigati dal caos

Durante le missioni sarà infatti possibile conquistare i vari fari teletrasportatori e quartier generali per aumentare il limite della popolazione ed investire i punti energia e reliquia raccolti nella costruzione di fanteria e veicoli. Le risorse rimangono sempre abbastanza scarse da impedire assalti con grandi numeri tipici di altri RTS, ma è indubbio che così facendo aumenta il caos delle battaglie e il gameplay tende ad alleggerirsi del suo tatticismo, visto che per il giocatore diventa molto più permissivo mandare all'assalto manciate di truppe senza preoccuparsi eccessivamente del posizionamento delle proprie unità e soprattutto di quelle nemiche. Ciò si nota soprattutto nelle missioni più avanzate, quando riusciamo ad avere accesso ai veicoli e alla fanteria più corazzata. Questo rinnovato stile di gameplay ha ovviamente conseguenze anche al di fuori delle missioni vere e proprie. Prima di tutto come ricompensa per ogni missione dovremo scegliere tra l'immancabile pezzo di equipaggiamento e due potenziamenti per le proprie unità. In seconda battuta durante la fase di schieramento che precede il caricamento della mappa potremo decidere di lasciare a casa gli eroi per avere accesso ad una versione leggermente potenziata di alcune unità e sbloccare una manciata di bonus accessori, come un limite della popolazione più elevato oppure danni maggiorati per determinate truppe. Tutto il sistema funziona piuttosto bene e aumenta esponenzialmente il grado di libertà dato al giocatore nella composizione della propria forza di assalto senza mostrare eccessivamente il fianco a problemi di bilanciamento (anche se Retribution, rispetto ai suoi predecessori, è decisamente più facile da portare a termine). Tuttavia, anche per venire incontro a queste novità, il numero di eroi è stato drasticamente ridotto: ora ce ne sono solo quattro per razza e il level cap è bloccato al 10° livello con una riduzione del sistema di potenziamento dei propri beniamini che rimane sempre diviso nei tre alberi Stamina, Attacco e Volontà ma ognuno composto da soli 5 livelli.

In compagnia si gioca meglio!

Qualche novità la troviamo anche nel comparto multiplayer di Dawn of War II: Retribution. Rimane ovviamente valida la possibilità di giocare l'intera campagna anche in cooperative accompagnati da un secondo giocatore come già visto nei due titoli precedenti, con in più l'aggiunta di una chat sempre attiva in tutte le schermate di gioco tranne che durante la missione vera e propria, utile per incontrare in un attimo persone con cui giocare adeguatamente suddivise nelle varie stanze disponibili. Immancabile anche la modalità Ultima Resistenza che ritorna in questa espansione potenziata dall'aggiunta ovvia della Guardia Imperiale. Si tratta di una modalità cooperative che permette a quattro giocatori in totale di resistere a ondate di nemici di difficoltà crescente e composizione sempre più variegata.

Castigati dal caos

Per quanto riguarda invece il multiplayer competitivo ritroviamo le due modalità di gioco a cui ci ha abituato Dawn of War II, Annientamento e Controllo Punti Vittoria, accompagnate questa volta da due tipologie molto classiche ma, se la memoria non ci inganna, storicamente assenti nella serie: il classico Tutti contro Tutti e la variante a squadre. In tutti i casi il limite è sei giocatori contemporanei, eventualmente suddivisi in tre squadre diverse. Da un punto di vista tecnico invece non abbiamo notato particolari novità. Retribution, come tutta la serie, rimane assolutamente splendido da vedere con ottimi effetti di luce e un grandissimo dettaglio per le strutture e i modelli che risultano sempre animati alla perfezione. E come da tradizione, il gioco stupisce per l'eccellente resa delle esplosioni e dei detriti che si comportano sempre in modo molto credibile, complice l'ottima fisica che gestisce il mondo di gioco e che consente una modifica costante del terreno e delle costruzioni in conseguenza agli impatti più violenti. Un plauso va fatto anche all'ottimo comparto audio composto da un doppiaggio in inglese veramente ben recitato (il gioco è comunque interamente sottotitolato in modo egregio in italiano), effetti audio all'altezza della produzione e alcune musiche orchestrali forse un po' deboli ma mai noiose.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (75)
8.9
Il tuo voto

Retribution è una buona aggiunta alla serie di Warhammer 40.000 Dawn of War II. Nonostante risulti leggermente inferiore qualitativamente alla precedente espansione Chaos Rising per trama e caratterizzazione degli eroi, è fuori di dubbio che la manciata di aggiunte fatte da Relic al gameplay riescano ad offrire al giocatore maggiore libertà nell'azione e nella pianificazione degli assalti e soprattutto un forte stimolo alla rigiocabilità della campagna. Resta innegabile comunque che Retribution, nonostante la sua natura stand alone, sia fortemente consigliato solo a chi ha giocato almeno all'espansione precedente ma siamo sicuri che può allo stesso tempo fungere da stimolo per avvicinarsi all'intera, meravigliosa serie, ideata da Relic.

PRO

  • La campagna può essere affrontata con tutte e sei le razze
  • Grande libertà concessa al giocatore nel creare la propria forza di assalto
  • Anche Retribution contribuisce a mostrare la qualità grafica del motore di Relic

CONTRO

  • La trama è piuttosto debole e banale
  • Gli eroi sono molto meno caratterizzati
  • Qualche aggiunta di rilievo al multiplayer non avrebbe guastato

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • Memoria: 4 GB di RAM a 1333 MHz
  • Scheda video: ATI Radeon HD 5870
  • Sistema operativo: Windows 7 Ultimate 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore: Pentium IV 3.2 GHz o qualsiasi dual core
  • Memoria: 1 GB (Windows XP), 1.5 GB (Windows Vista / 7)
  • Scheda video: con 128 MB di RAM e compatibile Shader Model 3 (NVIDIA GeForce 6600 GT / ATI X1600)
  • Spazio su disco: 8.5 GB
  • Sistema operativo: Windows XP SP2, Windows Vista, Windows 7
  • DirectX Versione 9.0c

Requisiti consigliati

  • Processore: Qualsiasi Core 2, Athlon X2
  • Memoria: 2 GB
  • Scheda video: con 256 MB di RAM e compatibile Shader Model 3 (NVIDIA GeForce 7800GT o serie GT200 / ATI X1900 o serie HD3600)