Stoked si è già presentato in precedenza come l'outsider nel campo delle simulazioni di snowboard, un ambito a dire il vero ancora piuttosto aperto nei confronti di possibili concorrenti, vista la recente latitanza di titoli di alto profilo. O di titoli e basta. Si trattava di un gioco decisamente di nicchia, sviluppato pensando soprattutto agli appassionati dello sport in questione, presentandosi da subito molto tecnico e duro da metabolizzare, una ruvidezza che gli autori hanno cercato di lenire in Stoked: Big Air Edition.
Dopo essere giunto sul mercato americano nello scorso novembre, il gioco arriva in questi giorni in Europa decisamente in sordina, a quasi 4 mesi di distanza dalla sua uscita americana, un gap francamente incomprensibile per la produzione Destineer. La struttura è la medesima del primo Stoked, di cui questa edizione rappresenta una sorta di "director's cut", dunque resta un gioco destinato soprattutto agli appassionati, con una curva d'apprendimento che concede poco a chi ha voglia di lanciarsi subito in trick sovrumani senza spendere troppo tempo nell'apprendimento del sistema di controllo. Volendo fare un paragone, questo titolo occupa una posizione simile a quella di Skate nell'ambito delle simulazioni di skateboard, almeno guardando al suo posizionamento rispetto alla concorrenza all'epoca del primo capitolo. Non è dunque un gioco facile, sulle prime nemmeno molto divertente, a dire il vero, ma sa regalare grandi soddisfazioni a chi persevera nell'allenamento e nell'affinamento della tecnica, dopo almeno qualche ora di pratica. E' chiaro che questo determina un certo scarto nella possibile utenza, tra coloro che hanno intenzione di accettare di buon grado l'alto tasso di tecnica richiesta per rimanere in piedi dopo ogni tentativo di trick e quelli che invece abbandoneranno il controller al decimo tentativo di effettuare un determinato salto ed atterrare integri.
Sul tetto del mondo
Per impostazione, Stoked potrebbe essere assimilato ad una sorta di free-roaming su tavola, per così dire: abbiamo a disposizione 7 montagne su cui esibirci e per ognuna ci sono diversi tracciati possibili a seconda del punto di lancio, raggiungibile con un elicottero. Una volta buttati giù dall'elicottero in questione, ci troviamo a muoverci con una certa libertà sul versante montano, volendo arrivando fino a valle in completa libertà, lanciandosi in velocità sulle piste, eseguendo trick sugli elementi di scenario sparsi intorno o scoprendo nuovi tracciati fuori pista fino ai piedi della montagna, collezionando punti in baso alle performance. Oppure possiamo andare a caccia delle sfide sparse lungo il crinale e attivabili, una volta arrivati nelle vicinanze, con la semplice pressione di un tasto, suddivise in richieste standard come corse a tempo, "conquista" di punti di interesse attraverso la raccolta del maggior numero di punti possibile, eseguendo trick "contestuali" o sfide dirette su salti o specifici trick a richiesta.
Si può prendere parte alle varie "challenge" anche direttamente dal menù principale, un modo comodo soprattutto per completarle tutte senza ogni volta andare a cercare quelle mancanti, ma il fascino della scoperta rende comunque consigliabile l'esplorazione autonoma della montagna alla ricerca degli obiettivi da sbloccare. E' ovviamente presente un editor per la creazione del personaggio e per la personalizzazione del suo aspetto attraverso modifiche fisiche e applicazione di vestiario e accessori tratti direttamente dai cataloghi delle varie marche celebri nell'ambito snowboard, ma risulta piuttosto difficile carpire all'interno del gioco un filo conduttore che porti avanti in qualche modo la "storia" di questo boarder lanciato alla conquista della notorietà e di uno sponsor all'interno di una carriera evidentemente inserita in un secondo momento come collante delle numerose sfide disseminate per le montagne. Ovviamente si tratta di elementi marginali in un gioco del genere, ma data anche la difficoltà piuttosto sostenuta sulle prime, il senso di spaesamento che ci accompagna una volta lanciati dall'elicottero è piuttosto evidente.
La dura legge della tavola
Anche il sistema di controllo richiama in parte Skate, solo che inserito in un contesto come questo, caratterizzato dall'alta velocità e dalla scala maggiore dei salti e delle distanze da coprire, le cose si complicano un po'. Più che le astruse sequenze di tasti da memorizzare, quello che dobbiamo tenere a mente qui sono alcuni movimenti fondamentali su cui si applicano numerose variazioni per effettuare i vari trick. Un primo elemento con cui è subito necessario fare i conti è il tempismo, che richiede un calcolo preciso dei tempi di salto e atterraggio, necessario per poter eseguire le manovre richieste e poi allineare la tavola alla superficie innevata in maniera quanto più precisa possibile, pena l'inevitabile schianto. Non è una cosa semplice perché la tendenza al realismo non consente di passare tempi lunghissimi in aria e quindi dare modo di allinearsi per tempo, richiedendo subito una padronanza estrema dei movimenti da effettuare per coniugare spettacolarità d'azione a correttezza dei movimenti e del bilanciamento della tavola, cosa che può risultare velocemente frustrante per tutti coloro che non hanno intenzione di dedicarsi a lungo nell'apprendimento delle meccaniche di gioco. Solo dopo un certo quantitativo di ore di gioco è possibile trarre veramente soddisfazione da Stoked: Big Air Edition, quando si comincia a vincere la lotta con il sistema di controllo e la tavola si addomestica sotto le dita, a quel punto riuscire ad inanellare una serie di trick in combinazione ed atterrare perfettamente integri sulla neve diventa un'esperienza veramente esaltante, ma per arrivarci c'è da sudare un po' e non è detto che la condizione sia accettabile da chiunque. Una volta raggiunto un buon grado di padronanza è inoltre possibile accedere alle varie modalità di gioco in multiplayer, che sostanzialmente replicano le sfide presenti nella carriera in singolo ma contro avversari umani, aggiungendo ulteriore spessore all'offerta ludica presente nel gioco.
Obiettivi Xbox 360
48 obiettivi per 1000 punti sono il bottino messo in palio da Stoked: Big Air. Vista la natura del gioco, la raccolta degli obiettivi dipende soprattutto dalle performance del nostro boarder all'interno delle varie sfide proposto o nelle discese libere, dunque la raccolta completa richiede una certa dedizione per essere portata avanti e completata.
Le discese ardite
Il colpo d'occhio è davvero notevole, una volta lanciati dall'elicottero, si tratta probabilmente del momento più spettacolare dell'intera esperienza di gioco legata a Stoked: Big Air Edition. Immaginate la scena: scegliete il punto di sgancio e venite eli-trasportati in cima ad una montagna della Patagonia (ma proprio in cima) e una volta toccata la neve chilometri di discesa si aprono come una voragine poco sotto la tavola da snowboard.
Ci lanciamo giù quasi in caduta libera, alberi e strutture cominciano ad intravedersi soltanto molto più in basso, mentre pendii impossibili e rocce affioranti sibilano intorno a noi, con un ottimo effetto di blur lo scenario sfuma a ben rappresentare la velocità di caduta che stiamo raggiungendo sulla neve scricchiolante e le possibilità si aprono numerose al di sotto, ponendoci la scelta su dove andare e cosa fare di tutta quella vastità innevata. L'esperienza di discesa ed esecuzione libera dei trick senza la necessità di seguire percorsi prestabiliti o eseguire determinate azioni è forse il momento di godimento maggiore che Stoked può regalare, anche grazie alla buona sensazione di velocità in grado di imprimere e alla più che soddisfacente modellazione dello scenario, nonché la realistica sensazione data dalla neve nelle sue varie condizioni, cosa incrementata dalle variazioni meteorologiche che avvengono in tempo reale durante la discesa. Qualche incertezza si riscontra nella modellazione dei boarders e in alcune animazioni (alquanto ridicola la possibilità di risalire intere montagne "passeggiando" con la tavola sotto i piedi) e in diversi casi per quanto riguarda il contatto tra i poligoni, in base al quale di frequente ci si può trovare incastrati contro alberi o altri elementi dello scenario o condannati a sbattere continuamente contro il medesimo ostacolo perché il gioco ci reinserisce in discesa troppo vicini al punto d'impatto. Ciononostante, l'esperienza della discesa risulta comunque spettacolare, in particolare una volta che si riesce a padroneggiare il sistema di controllo, e ci si trova a desiderare di poter allungare a dismisura la lunghezza dei tracciati per poter continuare a sfrecciare sulla neve. Il versante audio non si segnala per particolari soluzioni, caratterizzato dalle voci campionate di rito (da notare il pilota dell'elicottero decisamente logorroico) e dalla classica fornitura di brani su licenza che spaziano dall'hip hop al punk, dall'alternative rock all'hardcore melodico.
Conclusioni
Raccogliendo in parte l'eredità di Amped e in qualche modo trasferendo lo spirito di Skate nel contesto snowboard, Stoked: Big Air Edition si presenta come una valida proposta per gli appassionati di questo sport, probabilmente la scelta migliore rispetto ai prodotti contemporanei e in attesa del nuovo SSX che comunque è ancora decisamente di là da venire. Il grosso ostacolo alla fruizione completa di Stoked è rappresentato dalla sua essenza fortemente tecnica: se cercate un titolo teso alla spettacolarizzazione parossistica di questo sport, nel quale lanciarsi immediatamente in corse folli e trick astrusi a pochi minuti dal caricamento iniziale allora vi troverete a sbattere ben presto contro la gelida neve. Destineer ha confezionato piuttosto una vera e propria simulazione che, pur puntando sempre sullo spettacolo, richiede una certa dedizione per essere padroneggiata. Un prodotto migliorabile ma fatto con passione e dedicato agli appassionati.
PRO
- 7 montagne da esplorare liberamente
- Discese libere altamente spettacolari
- Tante cose da fare e da imparare
CONTRO
- Difficile da padroneggiare in pieno
- Tecnicamente migliorabile ancora
- Auspicabile una maggiore cura nello sviluppo della carriera