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Difesa estrema

Sanctum fa accoppiare il genere dei tower defence con quello degli sparatutto in prima persona: sarà farfalla o scarrafone?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   09/05/2011
Sanctum
Sanctum
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Sanctum è uno sparatutto in prima persona tower defense che, non contento di far parte dell'insieme degli FPSTD, cioè di costringere i poveri redattori a legarsi la lingua all'inguine per pronunciarlo, pretende pure di avere una trama: Skye è una soldatessa d'élite inviata a difendere la sua patria da un assalto alieno. Il problema è che deve fare tutto da sola. Non bastasse questo a darci l'idea dell'importanza nella scacchiera galattica della patria di Skye, battezzata Elysion One da qualche buontempone, va aggiunto che la nostra deve anche costruirsi tutte le strutture difensive dell'amata terra natie e raccogliere le risorse da spendere all'uopo spazzando via le ondate nemiche.

Difesa estrema

Ancora non siete convinti che la produzione di creme depilatorie per balene non ti fa avere un ruolo chiave tra i grandi dell'universo? Allora aggiungiamo che Skye dispone sin da subito di tre armi depotenziate, roba che farebbe impallidire gli archibugi rinascimentali in quanto a potenza, velocità di fuoco e prestazioni generali. Ce la farà la nostra eroina a vincere la sua guerra, molto simile a un simulatore di misoginia galattica?

Con le torrette, i fucili e le basi

Sanctum è un progetto a costo quasi zero nato da un gruppo di studenti addestrati all'uso dell'UDK che sono riusciti a fare il salto. Esistono altri nobili esempi di titoli importanti nati con presupposti produttivi simili, ad esempio Portal, The Ball o Gioventù Rib... ahem, no, quest'ultimo proprio no.

Difesa estrema

Il gioco è più semplice da giocare che da spiegare. Scelta una delle tre mappe selezionabili bisogna costruire i blocchi delle strutture difensive (mitragliatrici, torrette laser, mortai e così via) sulle caselle edificabili. Lo scopo è impedire che i gruppi di alieni raggiungano il nucleo energetico posto all'estremità opposta rispetto alle loro zone di approdo. Finito di costruire, si passa alla fase successiva, ovvero l'azione vera e propria, con il giocatore chiamato a partecipare direttamente al conflitto come in un FPS classico, impugnando una delle tre armi a disposizione sin da subito: una mitragliatrice/lancia granate, un fucile di precisione e una pistola congelante, tutte e tre potenziabili più volte.
Ogni struttura costruita o migliorata costa risorse, risorse che altrimenti possono essere impiegate per potenziare le armi. All'inizio si hanno pochi crediti, che si accumulano respingendo le ondate nemiche, quindi bisogna scegliere bene cosa costruire e impostare quella che poi sarà la strategia di tutto il livello. Bastano poche sconfitte per capire che la forza bruta non è tutto e che, se si vogliono avere risultati accettabili, bisogna imparare a posizionare in modo utile le torrette. Eliminare i nemici è lo scopo, ma è più importante rallentarli.

Come, dove, quando!

Di base le difese vanno costruite in modo da rendere il più intricato possibile il percorso che divide le zone di arrivo del nemico dal nucleo. In questo modo gli alieni staranno sulla mappa per più tempo e si avrà modo di colpirli da diverse posizioni più a lungo. Insomma, è inutile avere strutture potenziate al massimo se il nemico impiega pochi istanti per superarle, com'è altrettanto inutile avere armi migliorate se poi non si ha il tempo di farle cantare. L'unica regola da seguire quando si costruisce è di non chiudere tutti i passaggi che conducono al nucleo. In caso di errore nella disposizione di qualche struttura è possibile tornare sui propri passi rivendendola, anche se non si riottengono tutti i crediti spesi. Detto per inciso conviene avere un buon progetto iniziale piuttosto che improvvisare in corso d'opera.

Difesa estrema

Gli alieni sono piuttosto sciocchi e sono aggressivi solo nei confronti del nucleo. A parte posizionandosi direttamente sulla loro strada, Skye non corre alcun rischio di essere aggredita, così come le strutture non rischiano di subire alcun danno. Sfortunatamente esistono diversi tipi di alieni e bisogna imparare a variare stile difensivo in ogni occasione. Ad esempio i nemici volanti si fermano meglio incrociando le postazioni antiaeree con l'uso del fucile di precisione potenziato di almeno due livelli, mentre gli alieni corazzati richiedono semplicemente di essere rallentati per avere più tempo per riempirli di piombo. Con l'aumentare del livello di difficoltà, tutto diventa più frenetico e complicato.

Con un compagno si fa più strada

Volendo è possibile rigiocare le tre mappe di Sanctum anche online in modalità cooperativa, che poi è il vero fulcro del gioco e dove si passa la maggior parte delle ore.

Difesa estrema

Online non cambia molto rispetto a giocare da soli, con le azioni da compiere che rimangono invariate. Soltanto, bisogna coordinarsi con gli altri giocatori nella costruzione delle strutture e, soprattutto, tenere in considerazione la maggiore difficoltà generale rispetto al single player, anche a livello casual, e la minore quantità di risorse a disposizione, oltre al fatto che è tutto sbloccato.
Dal punto di vista tecnico il titolo è senza infamia e senza lode. Bello l'uso dei colori, che ricorda un po' la vitalità degli scenari di Bulletstorm e in generale le tre mappe sono ben fatte, ma non c'è moltissima roba e alcuni nemici stentano a spiccare nel design. Stesso discorso per il lato colonna sonora, funzionale e nulla più, a parte per la splendida chat che campiona le frasi scritte trasformando le partite coop in un'esperienza surreale. Un'ultima nota la merita la promessa degli sviluppatori di continuare a supportare il gioco con nuove armi e mappe gratuite che usciranno a breve.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (18)
7.1
Il tuo voto

Sanctum è un titolo che costa poco ma che ha molto da offrire in termini di novità. Esperimento interessante, riesce a divertire pur non avendo moltissimi contenuti. In realtà ci sentiamo di consigliarlo senza riserve soltanto a chi abbia voglia di provarlo in modalità cooperativa, perché la modalità single player è molto breve, pur essendo rigiocabile ai diversi livelli di difficoltà.

PRO

  • Miscuglio tra tower defense e FPS ben realizzato
  • Divertente in coop
  • I campionamenti della chat sono divertenti

CONTRO

  • Pochi contenuti
  • Scarsa varietà
  • Design degli alieni non sempre eccelso

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce 250 GTS
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
  • Processore: Intel Core 2 Duo, AMD Athlon X2, o equivalente
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: Compatibile con DirectX 9.0c, con 256 MB di VRAM; NVIDIA GeForce 7600 GS, ATI Radeon HD 2400 Pro 256 MB, o superiore
  • Spazio su disco: 2 GB
  • DirectX: 9.0c