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Un nuovo inizio

La nuova avventura grafica firmata Daedalic Entertainment ci porta a un passo dalla catastrofe ambientale

RECENSIONE di Umberto Moioli   —   22/06/2011
A New Beginning
A New Beginning
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Giunti al giro di boa della prima metà dell'anno, il 2011 non si può finora certo giudicare positivo per il mondo delle avventure grafiche: tolte alcune perle indipendenti come Gemini Rue o sporadici segni vitali di firme altrimenti sottotono, come TellTale Games con Hector: Badge of Carnage, l'encefalogramma è piatto. Anche uscite attese, come quel Gray Matter firmato Jane Jensen dopo lunghissimi anni di attesa, hanno lasciato con l'amaro in bocca e fanno da cartina tornasole di un genere da una parte confinato per interesse - e quindi sbocchi commerciali - a certi territori, dall'altra sempre più in cerca di una nuova dimensione che si declina in deriva casual oppure in esperimenti, anche riusciti, su console.

Un nuovo inizio

Non tira un'aria eccezionale, insomma, e se non fosse per una parte del mercato europeo la situazione sarebbe ancora peggiore. Dalla Germania, in particolare, continuano ad arrivare alcuni prodotti interessanti come quelli di Daedalic Entertainment che dopo l'imperfetto e affascinante The Whispered World torna alla carica con A New Beginning, eco thriller in sviluppo da più di quattro anni e finalmente arrivato anche sul territorio nostrano.

Un mondo in rovina

Quello messo in scena da A New Beginning è un intreccio piuttosto articolato sulle prime che, in termini di piani narrativi, si sposta dall'anno 2500, in cui la Terra è sull'orlo della distruzione a causa di una condizione ambientale irrecuperabile, fino ai giorni nostri, quando il dottor Bent Svensson viene raggiunto da Fay, tecnica delle comunicazioni parte di un gruppo di scienziati che dal futuro hanno il compito di tornare indietro nel tempo per prevenire le cause della catastrofe. In mezzo una lunga parentesi nel 2050, prima destinazione dei partecipanti alla missione che, sottostimando quanto nel passato si perdessero la ragioni di tale deterioramento dell'atmosfera terrestre, sbagliano mira rischiando di comprometterne la riuscita e vedendosi decimati. Il tema ambientale fa da sfondo all'intero svolgimento del gioco ma il timore che la tematica resti sul vago, facendo diventare l'intera trama una lezioncina sulla divisione dell'umido dalla carta dalla plastica, viene cancellato da un racconto ricco di avvenimenti, ben scritto e con personaggi convincenti. Per carità, un filo di retorica di tanto in tanto ci scappa e probabilmente è inevitabile, però il modo in cui vengono presentati Bent, un disilluso ex biologo il cui impegno lavorativo ha prevalso sulla vita privata fino a estremi irrecuperabili, e Fay, un po' ingenua e scollata da una realtà dissimile da quella del futuro in cui è cresciuta, convincono sia in quanto personaggi a sé stanti, sia quando servono a introdurre quelli secondari.

Un nuovo inizio

Spesso ottimi, come nel caso dell'inflessibile comandante Salvador. Parte del racconto, poi, diventano le ambientazioni stesse: Daedalic Entertainment si riconferma in grado di disegnare, finché le cose restano statiche, uno tra i migliori 2D in circolazione, con tavole eccellenti che dipingono ambienti completamente opposti - dal Brasile a San Francisco ai boschi nord europei e così via - ma raccontano in maniera precisa anche di epoche diverse, con scorci di strutture futuristiche e del degrado che verrà, e di personaggi tra loro distanti. Le ore di gioco - una dozzina circa per portarlo a termine - trascorrono in maniera solida e divertente, la storia appassiona anche se in certi punti sembra che determinati passaggi vogliano allungare un po' il brodo. Buono anche il ritmo dei dialoghi che, nei passaggi più importanti, vengono accompagnati da una tecnica che simula quella fumettistica ma la movimenta con animazioni e la comparsa progressiva dei riquadri. Il tutto doppiato in inglese con una resa generale discreta ma con più di qualche alto e basso, e sottotitolato in italiano.

Avventura classica

Per quanto il genere delle avventure grafiche sia quello più naturalmente incline a dare spazio alla componente narrativa, ciò non toglie che anche una buona realizzazione ludica sia fondamentale per la riuscita del prodotto. A New Beginning sceglie una direzione molto tradizionale, chiedendoci di interagire con i fondali, raccogliere e combinare gli oggetti e completare una serie di puzzle ambientali o enigmi indipendenti dal resto dell'ambientazione. Tutto come da regola, insomma, potendoci muovere tra un numero mai troppo elevato di scenari diversi ma interagendo con una elevata quantità di hot spot, così da far risultare molte situazioni complesse al punto giusto pur senza diventare frustranti.

Un nuovo inizio

Purtroppo manca una crescita d'interesse nei puzzle durante la seconda metà del gioco: si resta su livelli sempre piuttosto alti ma mentre il racconto sale d'intensità, la sfida non sembra sempre seguirlo a dovere. Con il tasto destro si apre e si chiude l'inventario mentre tenendo premuto il sinistro su un punto soggetto a interazione si aprirà un menù radiale da cui selezionare il tipo di azione desiderata; solitamente si tratta di esaminare, commentare, usare, aprire e così via.
Nel complesso A New Beginning è, con quanto detto nelle righe precedenti, un'avventura che non ci si può esimere dal raccomandare a tutti coloro in cerca di un titolo solido, maturo e ben realizzato. In realtà, oltre alla già citata non perfetta tenuta nella parte conclusiva, ci sono alcuni problemi che sono soprattutto riconducibili al motore usato dagli sviluppatori. Se i disegni sono ottimi e l'uso di riflessi e luci dona più dinamismo alle immagini rispetto a The Whispered World, come nel lavoro precedente si soffrono animazioni un po' povere, qualche tempo morto nel passaggio da un'immagine all'altra e soprattutto un rapporto delle immagini di 4:3. L'assenza del formato widescreen è più difficilmente risolvibile quando si lavora con una grafica bidimensionale, però in molti dovranno subirsi delle righe nere laterali a cui oramai ci si fa davvero fatica ad abituare. Ottimo invece tutto l'accompagnamento musicale.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (27)
8.3
Il tuo voto

Sommando tutti gli elementi, ludici e narrativi, A New Beginning non fatica a farsi raccomandare come un acquisto più che consigliato agli amanti delle avventure grafiche nonché quanto di meglio il genere abbia saputo esprimere, guardando alle uscite nei negozi e a quelle principali in digital delivery, nel 2011. Il tema fantascientifico-ambientale viene trattato in maniera serie e interessante, usato come sfondo per raccontare vicende e personaggi che accompagnano il giocatore nel completamento di un buon numero di enigmi, studiati per varietà e sfida. Peccato per qualche alto e basso e per le sbavature tecniche che si ripetono nei prodotti firmati Daedalic Entertainment, per il resto fantastici in quanto a disegno e qualità artistiche.

PRO

  • Disegni bellissimi
  • Storia matura e interessante
  • Longevo e coinvolgente...

CONTRO

  • ... anche se alcuni passaggi sono più stiracchiati
  • Qualche difetto tecnico

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom II X3 720@3.5 GHz
  • 4 GB di RAM
  • 2 x Scheda video NVIDIA GTX 460

Requisiti minimi

  • Processore 2GHz Single Core o 1,8GHz Dual Core
  • RAM 1GB, 1.5GB consigliati per 7/Vista
  • Scheda video compatibile con OpenGL 2.0, 256MB di memoria
  • 3,5GB di spazio libero su disco